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BORGO TANARO TRINCERE TORRAZZO - La vita sul fiume: dagli affari alle punizioni. La nascita della Società del Moleggio - Travagliata da continue guerre e lotte civili, l’economia astigiana nella seconda metà del XIV secolo era pesantemente compromessa. Luigi d’Orleans, signore di Asti dal 1387, decise di stimolare la ripresa economica con un’iniziativa imprenditoriale di grande rilievo. “…Si aqua fluminis Trevezie in civitatem nostram prolictam duceretur…..propter molendine, batanderia, parateria ut recas et alia artificia ibidem costruenda et edificanda…”: così si legge nelle Lettere Patenti del 23 ottobre 1397, documento mediante il quale il Signore d’Orleans sancì la nascita della Società del Moleggio, cui assegnava il monopolio sulla macinazione cerealicola nell’astigiano. La somma di 10.560 genoini, pari a 46.464 lire astesi dell’epoca, venne investita metà da sedici famiglie nobili astigiane e metà dallo stesso Luigi d’Orleans per la realizzazione delle bealere e la costruzione di nove mulini, di cui quattro molini natanti sul fiume Tanaro. Tra le famiglie nobili astigiane associate all’iniziativa comparivano i Curia, i Solaro, i Laiolo, gli Asinari, i Riccio ed altri ancora. Questa impresa doveva ripristinare l’attività molitoria, allora in crisi, ma al contempo creare nuovi mulini, battitoi, paratoi e segherie per ridare prosperità e benessere alla città e incrementare il commercio sul fiume. Grazie a questo investimento il Tanaro assumeva una centralità nuova nella vita economica e commerciale della città. Gli approdi fluviali tornarono ad essere luoghi di commercio, ove cercare stoffe, spezie e prodotti alimentari, vi trovarono spazio il mercato del pesce, l’attività delle lavandaie e i frutti della fatica dei contadini. Ma il fiume poteva essere anche teatro dell’amministrazione della giustizia: negli ordinati comunali di fine XIV secolo si legge che la pena per i bestemmiatori consisteva nell’essere calati con una corda dal ponte del Tanaro nelle acque del fiume sino a che non ne venivano completamente sommersi.

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SfilataPalio_225.JPG - BORGO TANARO TRINCERE TORRAZZO - La vita sul fiume: dagli affari alle punizioni. La nascita della Società del Moleggio - Travagliata da continue guerre e lotte civili, l’economia astigiana nella seconda metà del XIV secolo era pesantemente compromessa. Luigi d’Orleans, signore di Asti dal 1387, decise di stimolare la ripresa economica con un’iniziativa imprenditoriale di grande rilievo. “…Si aqua fluminis Trevezie in civitatem nostram prolictam duceretur…..propter molendine, batanderia, parateria ut recas et alia artificia ibidem costruenda et edificanda…”: così si legge nelle Lettere Patenti  del 23 ottobre 1397, documento  mediante il quale  il Signore d’Orleans sancì   la nascita della Società del Moleggio, cui assegnava il monopolio   sulla macinazione cerealicola nell’astigiano. La somma di 10.560 genoini, pari a 46.464 lire astesi dell’epoca, venne investita metà da sedici famiglie nobili astigiane e metà dallo stesso Luigi d’Orleans per la realizzazione delle bealere e la costruzione di nove mulini, di cui quattro molini natanti sul fiume Tanaro. Tra le famiglie nobili astigiane associate all’iniziativa comparivano i Curia, i Solaro, i Laiolo, gli Asinari, i Riccio ed altri ancora. Questa impresa doveva ripristinare l’attività molitoria,   allora in crisi, ma al contempo creare nuovi mulini, battitoi, paratoi e segherie per ridare prosperità e benessere alla città e incrementare il commercio sul fiume.Grazie a questo investimento il   Tanaro assumeva una centralità nuova nella    vita economica e commerciale della città. Gli approdi fluviali tornarono ad essere luoghi di commercio, ove cercare stoffe, spezie e prodotti alimentari, vi trovarono spazio il mercato del pesce, l’attività delle lavandaie e i frutti della fatica dei contadini. Ma il fiume poteva essere anche teatro dell’amministrazione della giustizia:  negli ordinati comunali di fine XIV secolo si legge che la pena per i bestemmiatori consisteva nell’essere  calati con una corda dal ponte del Tanaro nelle acque del fiume sino a che non ne venivano completamente sommersi.

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