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VIATOSTO - Tra cielo e terra: simbologia e mistica degli alberi nel Medioevo - Alberi e piante hanno da sempre affascinato l’uomo. Nel Medioevo la simbologia collegata al culto degli alberi assunse significati religiosi cristiani, che si sovrapposero a miti e leggende antiche di matrice celtica. Il Borgo Viatosto rende omaggio al patrimonio naturale che ancora oggi ne costituisce la preziosa cornice, rappresentando in un’allegoria alcuni alberi e arbusti che si caratterizzavano per il loro particolare significato: la rosa, emblema di purezza e intimamente collegata al culto mariano; il noce, albero collegato a culti stregoneschi che sfruttavano le supposte proprietà divinatorie dei suoi frutti; l’olmo, sotto le cui fronde in Francia veniva amministrata la giustizia; il tasso o “albero della guerra” e della caccia, dal legno flessibile, particolarmente adatto per la fabbricazione degli archi. Non possono mancare i tre elementi simbolici presenti all’interno della chiesa romanica di Viatosto: il grano, le cui spighe costituiscono una premessa di benessere e nutrimento per le generazioni; la quercia, albero della legna, i cui frutti costituiscono un prezioso nutrimento per molte specie animali, presente sulla volta in una sorta di immensa ghirlanda; l’albero delle ciliegie: queste ultime sono rappresentate nella pala d’altare sulla navata sinistra dedicata alla Madonna, e costituiscono il simbolo della passione di Cristo, rinsaldando il legame tra natura e religiosità che costituisce l’elemento caratterizzante della storia del Borgo. |
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