GALLERIA SABAUDA
La storia della Galleria Sabauda inizia nel 1497 quando i Savoia riunirono con un inventario le prime antiche
opere acquisite dalla casata. Il primo catalogo di un certo rilievo risale al 1631 ed è accuratamente conservato
in una apposita teca.
Fu Carlo Emanuele I che commissionò al celebre Zuccari la rifinitura pittorica degli ambienti della galleria di
comunicazione tra Palazzo Reale e Palazzo Madama dove vennero sistemati i preziosi dipinti. Attraverso gli anni la
collezione si arricchì di altri importanti testimonianze di opere pittoriche di scuola fiamminga e olandese.
Ulteriore impulso a questa autentica ed unica collezione mondiale, fu dato da re Carlo Alberto che il 2 ottobre
1832 inaugurò la Reale Galleria forte di 365 dipinti. Il trasferimento definitivo della Galleria avvenne nel 1865
nel Palazzo dell'Accademia delle Scienze dove è tuttora visibile. Le opere salirono poi a 625 nel 1923 e un
secondo inventario e relativo riallestimento nel 1952 portò la struttura sabauda a livelli di prestigio
incommensurabile. Una prima riapertura avvenne nel 1959 con una ottima ristrutturazione e quindi negli anni
Settanta il definitivo assetto. Oggi nelle sale della "Sabauda" sono visibili tutte le più significative opere di
scuola piemontese, fiorentina, quasi tutte le opere dei maggiori pittori italiani, un prezioso polittico di
Giovanni Canavesio, l'intera collezione Gualino, opere del Mantenga, "La Cena" del Veronese e uno spettacolare
quadro di Bernardo Bellotto che riprende fedelmente un panorama di Torino a metà del Settecento.
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