"L'Italia minore, quella a volte più
sconosciuta e nascosta, rappresenta al meglio il dipanarsi della storia
millenaria che ha lasciato i suoi segni indelebili soprattutto in questi
luoghi rimasti emarginati dallo sviluppo e dalla modernità a tutti i costi",
scrive Fiorello Primi (http://www.borghitalia.it/html/club_it.php),
presidente del "Club dei Borghi più belli d'Italia", il club nato per
valorizzare il patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni
presente nei piccoli centri italiani.
Questi piccoli paesi rischiano in molte zone
d'Italia lo spopolamento: eppure in essi il visitatore riconosce
immediatamente un'idea di bellezza, un'atmosfera di speciale intensità,
spesso associata agli odori, ai sapori, ai suoni e soprattutto alla gente
che li abita.
Ci sono in Italia moltissimi paesi di impronta
medievale che le guerre e l'industralizzazione del ventesimo secolo non sono
riuscite, per fortuna, a distruggere: qui il visitatore può imbattersi in
libri di storia viventi o, meglio ancora, trovarsi davanti la visione dei
racconti che faceva il nonno o riconoscere la realtà conosciuta nelle pagine
di un romanzo o nelle immagini di un film.
Sono paesi spesso celebri, spesso no: chi
ha avuto l'occasione, come me, di soggiornare alcune settimane sulla costa
tirrenica cosentina, e interrompeva la vita di spiaggia effettuando
frequenti escursioni nell'interno, ha avuto la fortuna di conoscere luoghi
dai nomi mai sentiti: Aieta, Grisolia, Maierà, Papasidero, San Nicola
Arcella, Santa Domenica Talao, Tortora, Verbicaro. Luoghi dove l'emozione è
garantita. La stessa cosa è accaduta in Abruzzo, dove la pur bella spiaggia
adriatica non reggeva al confronto con un pomeriggio trascorso in visita a
luoghi come Abbateggio, Caramanico, Città San'Angelo, Sant’Eufemia a
Maiella, San Valentino in Abruzzo Citeriore.
Ugualmente nel nord e nel centro dell'Italia
si trova la magia della pietra antica: una strada, un castello, una chiesa,
un palazzo, o anche soltanto una scala con un gatto appisolato, una finestra
con qualcuno affacciato, una piazza dove le persone si riuniscono la
domenica per chiacchierare insieme.
Per qualsiasi giovane Londra, New York,
Berlino - splendide città in verità - rappresentano il sogno del presente.
Sui sogni del futuro è difficile fare previsioni: ma è probabile che le idee
di decrescita, di sviluppo sostenibile, di recupero della qualità vera della
vita e dei rapporti fra le persone riconducano, in un giorno non lontano,
alla dimensione del piccolo borgo.