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CHIANOCCO
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è costituito da numerose borgate situate
sul versante montano e in parte verso il fondovalle alla destra orografica
della Dora riparia.
Sin dai tempi più remoti la comunità dedicò la propria economia
all'allevamento con la presenza di molte borgate in alta quota per i pascoli
e all'agricoltura e viticoltura verso il fondovalle.
Realtà ancora attuale è supportata da un'azione insediativa residenziale con
esercizi commerciali e di servizio verso i comuni limitrofi.
Attraversata dal Rio Prebec, torrente che scende impetuoso tra le profonde
gorge dell'Orrido, la borgata principale, Campoasciutto, raccoglie attorno a
se gli edifici principali della comunità.
Ma è proprio tra le gorge dell'Orrido, sotto ripari naturali che si
insediarono le prime comunità del luogo intorno al IV sec. a.C.
Come insediamento romano, la comunità si spostò più a fondovalle per seguire
i traffici lungo la via verso i valichi, e probabilmente in luogo della
cappella cimiteriale di S.Ippolito sorgeva un tempio dedicato alle Matrone,
analogamente a Foresto.
Il territorio di Canusco fu tra i beni che Olderico Manfredi donò
all'abbazia di S.Giusto nel 1029 e i feudatari laici che si insediarono nei
secoli furono famiglie fedeli ai Savoia tra le quali i Bertrandi che
detenevano la signoria anche su S.Giorio, Bruzolo e Villar Focchiardo.
Fu intorno al XIII sec. che venne edificata la prima casaforte verso il
fondovalle con lo scopo evidente di controllare l'asse viario principale.
In seguito nell'attuale località Campoasciutto in posizione più strategica,
in luogo elevato venne costruita una seconda casaforte, denominata castello,
ma che non fu residenza di alcun feudatario.
Modificò la sua funzione nei secoli fino a diventare sito agricolo e negli
ultimi anni anche ristorante, che fu anche distrutto da una tragica
alluvione del Rio Prebec nel primo dopoguerra.
ORRIDO DI CHIANOCCO
Derivante dal latino "horridum", l'Orrido
è, o dovrebbe essere, per sua natura, territorio aspro e terribile,
selvaggio e pericoloso. Niente di tutto questo, l'Orrido di Chianocco è un
ossimoro naturale: un orrido gradevolissimo e che non fa paura a nessuno, lo
si capisce fin dalla sua denominazione: "èRiserva Naturale Speciale Orrido e
Stazione di Leccio di Chianocco".
La Riserva, istituita allo scopo di tutelare l'unica stazione sicuramente
spontanea di leccio in Piemonte, si estende per 26 ettari nel territorio del
comune di Chianocco.
Il leccio, una quercia sempreverde, è una pianta tipicamente mediterranea,
in quest'area alpina è di certo una rarità, ma proprio qui ha trovato il
clima adatto alla sua sopravvivenza.
Oggi i lecci presenti nella riserva sono una ventina, tutti arrampicati
sulle pendici scoscese in prossimità dell'Orrido.
Situato nella parte terminale del torrente Prebec, l'orrido di Chianocco non
è altro che un'incisione profonda una cinquantina di metri, scavata dal
nostro torrente con un'opera d'erosione sulle rocce sottostanti, iniziata in
periodo post glaciale che dura tuttora.
Questo luogo aspro, oltre a proteggere il leccio, offre un naturale rifugio
a numerose varietà d'uccelli, circa ottanta, i più interessanti sono i
rapaci diurni come la poiana, il gheppio o lo sparviero, che qui possono
nidificare indisturbati.
In questo caso, il nome "Orrido" è molto distante dalla realtà di luogo
affascinante e protettivo, casa ospitale per flora, fauna e in passato anche
dell'uomo, come dimostra la caverna portata alla luce recentemente da un
equipe di archeologi guidati dal dott. Aureliano Bertone.
La grotta scavata sulla parete sinistra della gola è stata abitata circa
5000 anni fa dall'uomo preistorico, sicuramente uno dei primi "chianocchini"
che qui ha trovato terreno ideale per costruirsi la casa e vivere.
Un posto tutto da scoprire, che merita rispetto, attenzione, curiosità e
solo dopo averlo visitato ci si rende conto che nella nostra Chianocco vi è
un luogo dal nome terribile dove la natura ha dato "spettacolo".