La preziosa arte dei tintori
Nel 1387 Valentina Visconti sposa Luigi di
Valois, duca di Orléans e fratello del re di Francia Carlo VI, portandogli
in dote la Contea di Asti. Il primo provvedimento di politica economica del
nuovo signore stabilisce che le numerose manifatture astesi di seta, lana,
bambace e tele siano esentate da qualsiasi dazio e imposizione fiscale per
un periodo di tre anni, misura determinante per la ripresa di un’attività
economica destinata a dare nuovo benessere e nuovo lustro alla città
mediante la produzione di stoffe su vasta scala.
Fondamentale per impreziosire il tessuto prodotto ad Asti era l’arte dei
tintori, alla cui abilità e competenza erano dovute in gran parte la
stabilità e la brillantezza delle tinte delle stoffe, prodotte all’interno
di un ciclo molto complesso.
Negli Statuta Revarum Civitatis Ast, pervenuti nel testo
manoscritto del 1377 e in quello a stampa del 1534, sono raccolte le
cosiddette “reve” ovvero i pedaggi e le imposte sulle merci che transitavano
sui mercati astigiani. Scorrendone gli elenchi, si scoprono molte sostanze
utilizzate nell’arte tintoria: oltre all’allume di rocca, indispensabile
come mordente, l’orpimento e la zedoaria, necessari per ottenere i colori
giallo e arancio, il cinobrio, la robbia, il grana, il sangue di drago e la
pregiata colombina per le diverse tonalità di rosso.Svariate sostanze erano
usate per ottenere le differenti sfumature di azzurro: oltre l’azzurro
propriamente detto, sostanza minerale utilizzata per ottenere il blu, il
guado (isatis tinctoria) per il turchino detto “blu di Genova”, ma
soprattutto l’indaco. Nelle Reve sono citati l’endegum de
bagatello el’endegum de golfo, coloranti utilizzati per
ottenere il blu intenso: ambìto e prezioso, destinato a una clientela
raffinata ed esigente, è il colore del manto della Vergine Maria, simbolo di
fedeltà e spiritualità, ma anche segno della regalità. Principi, sovrani e
nobili usano il blu per abiti da cerimonia e per ogni importante evento
mondano o politico.
Il Rione Cattedrale propone come tema della sfilata l’arte tintoria, legata
alla produzione delle preziose stoffe astigiane, sostenuta e incrementata
sotto la dominazione orléanese.
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Rione Cattedrale |