Up Ugo Nespolo e African Icons Slideshow

_DSF6517
_DSF6526
_DSF6531
_DSF6536
_DSF6540
_DSF6552
_DSF6562
_DSF6566
_DSF6571
_DSF6578
_DSF6599
_DSF6605
_DSF6609
_DSF6613
_DSF6616
_DSF6624
_DSF6630
_DSF6636
_DSF6645
_DSF6649
_DSF6653
_DSF6657
_DSF6668
_DSF6674
_DSF6676
_DSF6683
_DSF6684
_DSF6689
_DSF6692
_DSF6698
_DSF6700
_DSF6702
_DSF6706
_DSF6710
_DSF6716
_DSF6720
_DSF6725
_DSF6740
_DSF6743
_DSF6752
_DSF6756
_DSF6760
_DSF6769
_DSF6779
_DSF6782
_DSF6790
_DSF6796
_DSF6799
_DSF6805
_DSF6809
_DSF6820
_DSF6826
_DSF6832
_DSF6838
_DSF6848
_DSF6856
_DSF6862
_DSF6871
_DSF6874
_DSF6882
_DSF6889
_DSF6895
_DSF6899
_DSF6901
_DSF6907
_DSF6915
_DSF6921
_DSF6922
_DSF6924
_DSF6926
_DSF6928
_DSF6936
_DSF6941
_DSF6968
_DSF6974
_DSF6976
_DSF6980
_DSF6983
_DSF6985
_DSF6991
_DSF6996
_DSF7001
_DSF7011
_DSF7013
_DSF7019
_DSF7026
_DSF7038
_DSF7042
_DSF7048
_DSF7060
_DSF7071
 

Foto: Renato Valterza © 2023



MOSTRA UGO NESPOLO & AFRICAN ICONS

 

Torino, 24 Marzo 2023

Spazio Musa e Galleria Senesi di Cuneo presentano una mostra collettiva che mette in dialogo la ricerca di Ugo Nespolo e le opere di 13 artisti contemporanei provenienti da diversi Paesi del Continente africano.

Un dialogo tra stili e linguaggi, background e soluzioni, a distanza di spazi e di tempi: aprirà oggi, 24 marzo, allo Spazio Musa di Torino, in collaborazione con la Galleria Senesi di Cuneo, un’inedita mostra a più voci, che mette in rapporto la ricerca di Ugo Nespolo e quelle di 13 artisti provenienti da sette diversi Paesi dell’Africa, tra cui Sudafrica, Tanzania, Senegal e Congo.

Ad accogliere i visitatori nello spazio di via della Consolata 11/E, 26 opere di Nespolo realizzante negli ultimi anni e testimoni del suo percorso che, da sempre, riunisce arte, pittura, fotografia, scrittura, teatro, cinema e altre suggestioni, in lavori dall’acceso cromatismo. In esposizione, le “Visite al museo” che ritraggono spettatori mentre osservano grandi mostre, andando a ricreare una sorta di “effetto Droste” ricorsivo e specchiante con lo spettatore stesso. Numeri e colori caratterizzano opere e sculture, la numerologia è da sempre un tema ricorrente in tutti i suoi lavori. Si ritrovano anche citazioni ai capolavori del cinema e musicali insieme agli immancabili omaggi ad amici artisti tra i quali Enrico Baj, Capogrossi e Andy Warhol.

Al piano sotterraneo, «Come a voler simboleggiare le radici dell’umanità», spiegano gli organizzatori, 40 opere di autori provenienti dal Continente africano. Tra i più conosciuti esposti in mostra, Esther Mahlanghu, George Lilanga e le sculture di Seni Awa Camara. Parte di queste 40 opere sono state gentilmente concesse della Fondazione Sarenco, che da sempre si impegna a curare e comunicare l’arte africana nel mondo.

L’esperienza di Sarenco ha portato un profondo contributo per l’arte Africana. La nascita di una “Arte Africana Contemporanea” risale alla metà degli anni ’50 del XX secolo. Anni durante i quali i Paesi africani iniziavano la loro lotta per ottenere l’indipendenza dal colonialismo europeo, un processo faticoso e ancora solo parzialmente realizzato. «L’arte africana cosiddetta “antica” è ormai ben rappresentata nei grandi musei internazionali, in America e in Europa, proditoriamente sottratta da pionieri ed esploratori, da religiosi avveduti e da ogni sorta di masnadieri», continuano gli organizzatori, «Un’arte che è ormai in tutto il mondo. Un’arte che affonda le sue radici nell’origine dell’umanità».

 

 

    Foto Renato Valterza

 

 

   VBS50 Network Photography Torino

    https://www.vbs50.com - info@vbs50.com

    FotoCronaca - Reportage - Servizi Fotografici - Web

    vbs50©1998

 

 

 




Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto