OGR TECH
un anno di vita e una missione:
"Rilanciare il Paese e colmare le carenze digitali che il Covid ci ha mostrato". Si comincia dai videogames
Lapucci: "Chiediamo però tempi certi per la chiusura dell'area sanitaria".
Intanto il "regalo" per il primo compleanno è la collaborazione con Microsoft.
Candiani: "Cerchiamo 10 giochi da lanciare per XBox in un ecosistema ideale come Torino"
Torino, 25 Giugno 2020
Se c'è una dote che calza a pennello alle OGR, Officine Grandi Riparazioni, è senza dubbio "versatilità". Sono state officine per la riparazione dei "giganti" che correvano sui binari. Poi, nella loro seconda vita, si sono rilanciati come spazi per eventi, ma anche per fare da culla allo sviluppo di innovazione e nuovi business. Nel frattempo, con l'esplosione dell'emergenza Covid, hanno fatto spazio anche alle prestazioni sanitarie per chi aveva bisogno di cure ("anche se servono tempi certi per la chiusura", ha detto Massimo Lapucci, segretario generale della Fondazione Crt e direttore generale della struttura). E oggi, nella sua manica più recente ribattezzata Ogr Tech, spegne la prima candelina in occasione di quella che viene definita "L'alba di un nuovo giorno".
"In quest'anno ci è successo un po' di tutto - commenta Lapucci - anche al di sopra delle nostre previsioni. Abbiamo iniziato percorsi con aziende importanti come Techstars o Endeavour, ma non solo. E' stata anche la cornice per eventi di rilevanza nazionale. E proprio oggi celebriamo il nuovo passo avanti che facciamo con Microsoft: lo scorso anno siamo partiti da Microsoft for Startup sbarcato qui per la prima volta in Italia e oggi andiamo avanti con la Tech revolution Factory dedicata all'innovazione. Vogliamo essere uno dei pilastri per la ripresa di tutto il Paese".
E proprio sulle Ogr-ospedale, Lapucci ha aggiunto: "Abbiamo avviato un dialogo con le istituzioni per valutare la possibilità di una data per la chiusura degli spazi sanitari che Ogr ha messo a disposizione durante l'emergenza. Chiediamo di accelerare i tempi di rilascio, adesso". "Vorremmo che le autorità capissero che ora la città ha bisogno di ripartire, anche da quegli spazi che sono stati utilizzati per scopi sanitari e che ora devono tornare all'arte, alla cultura e all'incontro".
"Cominciamo dal gaming, dai videogiochi, alla ricerca di 10 start up che sappiano proporre giochi da diffondere poi con la piattaforma XBox - spiega Silvia Candiani, ad Microsoft Italia -. Ma vogliamo puntare in futuro anche su cloud e intelligenza artificiale, scommettendo sulla formazione e ponendoci come traguardo 1200 persone formate su questi temi, con un occhio di riguardo per il settore no profit e sociale. Un tema che ci sta a cuore, così come sta a cuore alla leadership di Ogr. Per far fruttare l'innovazione serve un ecosistema è Torino è la collocazione ideale grazie alla presenza di tante forze che possono contribuire. Vorremmo metterle a fattor comune e le Ogr sono l'hub ideale per riuscire".
La call per la sfida Ogr-Microsoft partirà a fine 2020 e sarà di livello internazionale. "Guardare al gaming insieme a Microsoft ci dà grande fiducia, ma ci conferma di intervenire su un trend molto consolidato a livello internazionale e con competenze consolidate proprio a Torino - prosegue Lapucci - e che vogliamo sviluppare ancora per diventare attrattore di ulteriori talenti a livello nazionale e internazionale".
Proprio l'emergenza Covid, poi - aggiunge il direttore generale Ogr - "ci ha dimostrato come il digital divide esista ancora in maniera forte nella nostra società. E quanta povertà educativa ci sia ancora ai nostri tempi e quindi vogliamo intervenire per colmare questa carenza".
"Il gaming è un settore in enorme crescita a livello globale - sottolinea Valerio Di Donato, ceo di 34Bigthings - e ha margini superiori a interi altri settori tradizionali messi insieme, con budget superiori anche al mondo del cinema. Un videogioco nasce da un'intuizione creativa, ma va poi migliorato in vari passaggi: un processo che lo rende naturalmente esposto all'accelerazione".
Ed è facile immaginare l'aumento di utenti per il gaming proprio durante il lockdown. "Soprattutto in Italia - aggiunge Candiani - dove le restrizioni sono state particolarmente severe. E' un ambito in cui c'è grande opportunità di crescita, anche per i piccoli player, mettendo insieme tecnologia, fatturato e divertimento oltre a essere dimostrazione di creatività per l'ingegno italiano".
Foto Renato Valterza
|