MUSEO LAVAZZA. RIAPERTURA AL PROFUMO DI CAFFE'
ll Museo Lavazza torna ad aprire le porte al pubblico.
Lo fa in grande stile proponendo un'offerta diversificata ed accattivante.
Fra tutte, la possibilità di vedere dal vivo la macchina che ha fatto il caffè per Samantha Cristoforetti.
Torino, 27 Settembre 2020
Riapre a Torino il Museo Lavazza per continuare a raccontare una storia lunga ormai più di un secolo, da quando nel lontano 1995, il giovane Luigi Lavazza, da poco trasferitosi a Torino, rilevò una piccola drogheria, la Paissa & Olivero, dando inizio alla grande avventura di famiglia al profumo di caffè, fondando così la Lavazza S.p.A.
Per raccontare al meglio questa storia imprenditoriale tutta italiana ma anche per esigenze amministrative di vedere raccolte le varie espressioni del gruppo, nasce nel 2018 un polo virtuoso dove risiede non solo il cuore ma anche la totalità dell’azienda, su progetto dell’architetto Cino Zucchi, nell’area di Borgo Aurora, prende vita Nuvola Lavazza; un’area di circa 30mila mq sulla quale è concentrata tutta la filiera del marchio Lavazza.
Per festeggiare la riapertura del Museo Lavazza, l’azienda ha voluto creare una serie di eventi esclusivi, spalmati su due giorni, ieri e oggi, per dare degnamente il via a quelli che saranno gli appuntamenti che senza sosta si susseguiranno nei giorni e mesi a venire e faranno da corollario a tutte le novità presentate.
C’era voglia di ricominciare e alla Lavazza S.p.A. le cose si fanno in grande stile, non senza pregevoli contenuti e lo testimonia questa due giorni ricca di appuntamenti, visite guidate, laboratori nell’ambito di un’offerta culturale rivolta soprattutto ai giovani attraverso uno sguardo sempre sulla più moderna e sofisticata tecnologia, mezzo senz’altro più adatto per il dialogo con le nuove generazioni.
All’interno del Museo Lavazza grande spazio è dedicato a tutta quella che è stata la gradevole storia pubblicitaria dell’azienda del caffè; dalla bianca sudamericana Carmencita, all’indimenticato Nino Manfredi con l’immancabile spalla Nerina Montagnani, fino ad arrivare al San Pietro di Riccardo Garrone e nel Museo Lavazza, in un angolo dedicato, si possono ammirare dal vivo le scenografie che negli anni hanno reso celebri e di casa le pubblicità della Lavazza.
Foto Renato Valterza
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