IMPRESSIONISTI TRA SOGNO E COLORE
a Torino in mostra 300 opere di oltre 100 autori
Torino, 10 Marzo 2023
Impressionisti tra sogno e colore è il titolo della mostra visitabile al Mastio della Cittadella di Torino dall’11 marzo al 4 giugno 2023. L’esposizione torinese non si propone come un insieme di dipinti allineati l’uno accanto all’altro, ma come un insieme di opere organico che vuole documentare l’irrompere della rivoluzione impressionista a Parigi, in un arco di tempo compreso tra il 1850 e il 1915.
Esposte, nelle sale del Mastio della Cittadella di Torino, oltre 200 opere tra dipinti, disegni, acquerelli, sculture, ceramiche e incisioni, che testimoniano la partecipazione degli artisti alle otto mostre ufficiali “impressioniste”, con una particolare attenzione a tutte le tecniche da loro sperimentate e utilizzate.
Trovano posto nella mostra le opere di grandi protagonisti quali Monet, Degas, Manet, Renoir, Cezanne, Gauguin, Pissarro, affianco ai grandi comprimari quali Bracquemond, Guillaumin, Forain, Desboutin, Lepic e ad altri importanti nomi che con loro hanno condiviso l’avventura di un nuovo modo di fare arte.
La mostra torinese, per quantità di opere e per artisti presenti una delle più grandi e complete dedicate all’Impressionismo in Italia, è uno straordinario spaccato su questo grande movimento e sui suoi maggiori esponenti che hanno contribuito a diffondere una tra le più straordinarie rivoluzioni artistiche della storia dell’arte.
La mostra di Torino è suddivisa in tre sezioni per individuare le origini, la varietà stilistica e gli sviluppi del movimento artistico. La prima sezione Da David all’École de Barbizon, i fermenti dell’Impressionismo è dedicata ai cosiddetti pre impressionisti, con opere di 40 artisti (16 dipinti) tra le quali il dipinto Etude pour la mort de Sardanapale di Delacroix, tre dipinti di Courbet, disegni, acqueforti e l’arazzo Le spigolatrici di Jean-François Millet, oltre ad una rarissima serie di cliche-verre di Corot e Daubigny che accompagnano disegni e dipinti dei protagonisti dell’École de Barbizon che, assieme a Gustave Dorè, Eugene Boudin, e i dipinti dalle delicate atmosfere di Firmin-Girard, compongono le suggestioni che sono alla base della nascita dell’Impressionismo.
La seconda sezione, L’Impressionismo, vede raccolte oltre 150 opere di circa 50 artisti (16 dipinti) che del movimento impressionista furono i protagonisti, con successiva maggiore o minore fortuna. In questa sezione trovano posto, quindi, dipinti, disegni e acqueforti di Degas, Pissarro, Cézanne, xilografie e sculture di Gauguin; il dipinto Vase de fleurs di Manet insieme ad alcune sue litografie, come il ritratto di Berthe Morisot, e l’acquaforte Bar aux Folies Bergère; i piatti in ceramica dipinta di Bracquemond e l’acquaforte di Renoir del celebre dipinto La loge. Tra le opere si segnala La Saone se jetant dans les bras du Rhône, uno dei pastelli più grandi esistenti al mondo di Renoir.
La terza sezione è dedicata a L’eredità dell’Impressionismo, rappresentata attraverso le opere di 30 artisti (13 dipinti) come Bonnard, Toulouse-Lautrec, Suzanne Valadon e il figlio Maurice Utrillo, Emile Bernard, Vlaminck e molti altri.
Foto Renato Valterza
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