MOSTRA DARIO ARGENTO THE EXHIBIT
A cura di Domenico De Gaetano e Marcello Garofalo
6 aprile 2022 – 16 gennaio 2023
Museo Nazionale del Cinema - Mole Antonelliana
Torino, 5 Aprile 2022
“Dario Argento è uno dei Maestri del cinema italiano più conosciuti e apprezzati a livello internazionale.”
– ha spiegato Enzo Ghigo, presidente del Museo Nazionale del Cinema di Torino, nel leggere la motivazione –.
“Dal suo esordio dietro la macchina da presa con L’uccello dalle piume di cristallo all’ultimo film Occhiali neri, ha spaziato tra giallo, thriller e horror, creando e imponendo a generazioni di spettatori il suo personalissimo immaginario, frutto di un talento figurativo fuori dal comune. Un regista ma anche un artista. Infatti, il suo cinema visionario dialoga costantemente con le altre arti, creando universi visivi seducenti e messe in scena sontuose attraverso un uso vitale e libero della macchina da presa.
Ogni film è una riflessione sulla natura dell'immagine e sulla sua percezione, facendo tesoro delle esperienze del precinema e degli studi a cavallo tra ottica e psicanalisi. Nelle ambientazioni spettrali dei suoi film ha restituito di Torino un’immagine inedita e perturbante che arricchisce di fascino e mistero il nostro sguardo verso la città.”
A partire da una sintesi visiva delle tematiche da lui predilette, la mostra propone per ciascun titolo della vasta filmografia del regista curiosità, citazioni, fotografie, sequenze filmiche, bozzetti, manifesti, costumi, creature meccanizzate e colonne sonore. Un excursus lungo tutti i vari linguaggi che concorrono alla definizione dell’estetica che lo ha reso celebre e apprezzato in tutto il mondo.
Tra le collezioni esposte anche opere di maison di alta moda che per Argento hanno realizzato costumi e gioielli, e le creazioni di maestri italiani degli effetti speciali.
Per la prima volta un progetto espositivo compone un completo e articolato discorso visivo sull'immaginario che il regista romano ha portato sullo schermo nel corso del proprio cinquantennale viaggio nei perturbanti territori dell’incubo.
"Il percorso della mostra" - spiega Domenico De Gaetano, Direttore del Museo Nazionale del Cinema e co-curatore dell'esposizione torinese -
"propone un approccio 'altro' all'opera di Dario Argento, considerandolo soprattutto un regista profondamente innamorato delle possibilità del mezzo filmico che attraverso una poetica del delirio visivo ha saputo diventare uno dei grandi creatori di immagini del nostro tempo, demiurgo di un mondo i cui tratti - sospesi tra l’onirico e il fantastico, tra l’astrazione e la tentazione del sublime - sono sfaccettati, molteplici e complessi, sempre posti oltre il confine della visione".
Foto Renato Valterza
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