Up Le opere di Sergio Perrero allo Spazio Musa Slideshow

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Foto: Renato Valterza © 2023



LE OPERE DI SERGIO PERRERO ALLO SPAZIO MUSA "ELOGIO ALL'IMPERFEZIONE"

 

Torino, 16 Maggio 2023

Dal 17 maggio al 25 giugno lo spazio Musa di via della Consolata 11/E ospita la mostra dedicata a Sergio Perrero, grande precursore nell’architettura, nella moda e nell’arte. Geniale ed eclettico, nato a Torino nel 1950, negli anni ’70 applica la sua formazione da architetto in progetti dalla creatività libera e visionaria che lo portano a spaziare dai progetti per una discoteca alla creazione degli studi televisivi di GRP, per i quali realizza le scenografie per i programmi e le ambientazioni per gli spot, in collaborazione con lo studio pubblicitario Testa.

Dagli anni ’80 inizia la sua attività imprenditoriale nel mondo del tessile aprendo a Murisengo una stamperia serigrafica e tintoria di filati e tessuti, con la quale collabora con i maggiori marchi tessili italiani.

Grazie alla sua passione per la ricerca e alla sperimentazione di tecniche sofisticate applicate alla maglieria, all’abbigliamento, ai tessuti e alle carte da parati inizia a lavorare con importanti brand tra cui Armani, Valentino, Gucci, YSL, Jean Paul Gautier, Alberta Ferretti, Brunello Cucinelli, Prada, Stone Island, Ermenegildo Zegna, Tisettanta e Zanotta. Successivamente si dedica alla progettazione e trasformazione di tessuti di maglia con un’azienda che gli permette la produzione consapevole e sostenibile con l’utilizzo di tecnologie ecologiche e tecniche di riuso e riciclo.

Afrodite Oikonomidou, la curatrice, lo racconta così: “…affascinato e impegnato al riutilizzo dei materiali. Fortemente convinto che le cose non devono morire, ma possono acquisire una nuova vita e magari un’inaspettata ricollocazione nella nostra esistenza. Un precursore della filosofia del riuso che ha costruito un universo artistico intorno al tema della trasformazione. Mutando così materiali inutilizzati dell’industria del fashion-design, in vere e proprie opere d’arte. Nel suo laboratorio tecnica e idea, manualità e invenzione, arte e artigianato, concetto e sperimentazione si fondono con una dose di autoironia e divertimento per raggiungere la metamorfosi. Il risultato è una produzione sconfinata costituita da centinaia di opere, oggetti, progetti”.

Dal 2012, in collaborazione con Gino Piardi e Pietro Tassi, applica le sue tecniche di riuso dei tessuti stampati con interventi pittorici per creare gli arredi e gli allestimenti degli spazi relazionali di grandi manifestazioni fieristiche come Artissima e il Salone del Libro a Torino, Più Libri Più Liberi a Roma, Pitti Uomo e Pitti Filati a Firenze, White a Milano e tanti altri eventi artistici e culturali in tutto il mondo. Ha origine così Perrero Experience un progetto ispirato all’utilizzo etico dei materiali e al rispetto dell’ambiente, nato per trasformare, grazie ad una estrosa sperimentazione, i materiali e gli oggetti inutilizzati dell’industria fashion-design in vere e proprie opere d’arte. Le prime installazioni vengono presentate al Design District di Scalo Milano nel 2019. Perrero Experience, dopo la prematura scomparsa di Sergio Perrero nel 2020, prosegue con la missione di catalogare, conservare e far conoscere al pubblico le sue multiformi opere: tele, arredi, abiti, tessuti e la filosofia dell’etica e del rispetto con la quale le ha create.

Sergio Perrero – Elogio dell’imperfezione è l’occasione per presentare per la prima volta al pubblico l’insieme della produzione dell’artista. Intrecciando tutte le sue fasi creative, il percorso allestitivo accende i riflettori soprattutto sull’ultimo ciclo di lavori, quello delle Tele, per dare così continuità e visibilità a un progetto che Perrero non è riuscito a portare alla sua piena realizzazione.

Accanto alle sue creazioni iconiche, come le librerie e i tappeti, una sessantina di quadri di grandi dimensioni invadono lo Spazio Musa dando vita a una scenografia vibrante e carica di emozioni. In un dinamico rapporto tra pittura e stampa, le Tele di Perrero sono tracce visibili di un dialogo tra astrazione e fisicità. Narrazioni di mondi incantati con i quali l’autore interpreta esperienze, passioni, dubbi, convinzioni. Metafore di una vita, personali tavole proiettive per le quali non ci vuole nessuna chiave di lettura, tranne quella della sensibilità alla bellezza

 

 

    Foto Renato Valterza

 

 

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