Up Hayez - L'officina del pittore romantico Slideshow

_DSF0379
_DSF0380
_DSF0389
_DSF0401
_DSF0408
_DSF0410
_DSF0418
_DSF0422
_DSF0434
_DSF0437
_DSF0444
_DSF0449
_DSF0466
_DSF0484
_DSF0499
_DSF0503
_DSF0510
_DSF0516
_DSF0523
_DSF0528
_DSF0542
_DSF0554
_DSF0562
_DSF0576
_DSF0582
_DSF0586
_DSF0589
_DSF0599
_DSF0601
_DSF0637
_DSF0639
_DSF0647
_DSF0654
_DSF0657
_DSF0662
_DSF0669
_DSF0678
_DSF0684
_DSF0693
_DSF0767
_DSF0860
_DSF0862
_DSF0864
_DSF0868
_DSF0873
_DSF0888
_DSF0893
_DSF0900
_DSF0909
_DSF0911
_DSF0914-2
_DSF0920
_DSF0927
_DSF0932
_DSF0937
_DSF0950
_DSF0969
_DSF0985
_DSF7311
_DSF7315
_DSF7320
_DSF7325
_DSF7335
_DSF7337
_DSF7339
_DSF7347
_DSF7350
_DSF7359
_DSF7362
_DSF7375
_DSF7383
_DSF7387
_DSF7390
_DSF7406
_DSF7411
 

Foto: Renato Valterza © 2023



HAYEZ. L'OFFICINA DEL PITTORE ROMANTICO

Hayez conquista Torino con una grande mostra alla GAM

 

Torino, 16 Ottobre 2023

Francesco Hayez è stato in pittura quello che Giuseppe Verdi e Alessandro Manzoni furono per la musica e la letteratura dell’Italia risorgimentale. Una fama che purtroppo non raggiunge quella dei suoi contemporanei e amici, ma che ha tracciato la linea della pittura accademica italiana del XIX secolo, raccontando attraverso la storia, la religione e la mitologia i moti rivoluzionari e l’insofferenza italiana verso la dominazione straniera.

Dal 17 ottobre 2023 al 1° aprile 2024 la GAM di Torino racconta l’opera di Hayez con una mostra completa, avvincente e raffinata dal titolo Hayez. L’officina del pittore romantico. La lunghissima carriera dell’artista viene dipanata attraverso l’esposizione di dipinti, disegni, schizzi e acquerelli che raccontano il processo creativo, l’influenza che seppe dare alle arti del suo tempo e il periodo di profondi cambiamenti storici e sociali in cui visse.

La mostra si snoda in dieci sezioni, presentate in ordine cronologico. Dagli inizi veneziani allo sviluppo di uno stile versatile e attentissimo ai dettagli, in cui lo studio e il disegno hanno un ruolo fondamentale. A esprimere perfettamente il modus operandi di Hayez è una sezione speciale dedicata all’opera La sete dei Crociati, pensata dallo stesso artista come il suo capolavoro ed eseguita tra il 1833 e il 1850. Una sequenza di disegni e schizzi guidano lo spettatore nella lunga gestazione di quest’opera fortemente drammatica, oggi esposta al Palazzo Reale di Torino, a poca distanza dalla mostra.

Nonostante le opere di Hayez, specialmente quelle di carattere storico e mitologico, dimostrino una padronanza e uno studio attentissimo della composizione, i disegni in mostra vi contrappongono l’estro creativo dell’artista, che fissava su carta personaggi e dettagli che poi venivano continuamente modificati in corso d’opera, in base alle sensazioni del momento.

In mostra anche i disegni preparatori e una stampa del dipinto “Il conte di Carmagnola”, andato perduto durante la Seconda Guerra Mondiale

Hayez però non fu solamente abile nel rappresentare epiche scene corali, ma seppe indagare profondamente l’animo umano. Lo possiamo vedere in opere magnetiche come La Meditazione, proveniente dai Musei Civici di Verona-Galleria d’Arte Moderna Achille Forti, o l’Accusa segreta dei Musei Civici del Castello Visconteo di Pavia. A queste figure storiche o allegoriche si affianca una ricca produzione di ritratti, che colgono le sfumature più intime della personalità di figure cardine dell’Ottocento milanese, come Clara Maffei, padrona del salotto più esclusivo della città.

Dolcissimo il ritratto della piccola Antonietta Negroni Prati Morosini, contessina milanese ritratta con un’espressione di imbarazzo sul viso, che tramanda a noi contemporanei l’immagine familiare di una bimba costretta a posare per lungo tempo (Hayez per evitare sedute di posa troppo lunghe alla piccola si basò prevalentemente su fotografie, che richiedevano comunque diversi minuti di esposizione).

Il grande artista, considerato da Stendhal il “maggiore pittore vivente” e da Mazzini “l’interprete delle aspirazioni nazionali” abbandona per un momento il suo importante ruolo di figura cardine del Romanticismo italiano per donarci ritratti di intimità familiare come L’ammalata, ritratto della sua modella e compagna Carolina Zucchi a letto

Ai grandi ritratti e ai disegni preparatori, la mostra affianca anche un’interessante produzione di acquerelli e stampe dei suoi lavori più celebri, destinate ad amici e collezionisti affezionati e che servirono a diffondere la genialità del suo lavoro di artista.

Hayez. L’officina del pittore romantico è una mostra dalla forte impronta didattica, come raramente se ne vedono negli ultimi tempi. Non ci si limita a proporre una sequenza di immagini note e notissime al grande pubblico, ma si effettua una ricerca nel metodo e nel processo creativo dell’artista, contestualizzando la sua lunghissima carriera all’interno degli enormi cambiamenti sociali e politici dell’Italia

 

 

    Foto Renato Valterza

 

 

   VBS50 Network Photography Torino

    https://www.vbs50.com - info@vbs50.com

    FotoCronaca - Reportage - Servizi Fotografici - Web

    vbs50©1998

 

 

 


Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto