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Festival dell'Oriente 2022 - L'arte dei Visi Cangianti |
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Foto: Renato Valterza © 2022
FESTIVAL DELL’ORIENTE. L’ARTE DEL CAMBIO MASCHERA (VISI CANGIANTI)
Torino, 19 Marzo 2022
L'arte dei Visi Cangianti, o bianlian (变脸 /byen-lyen/) in cinese, si sviluppa circa 300 anni fa, durante il regno dell'imperatore Qianlong (1736-1795) della Dinastia Qing. E' un aspetto importante dell'Opera Sichuanese e le tecniche utilizzate per cambiare le maschere sono un segreto gelosamente custodito. Questo segreto è stato tramandato dalle famiglie di teatranti di generazione in generazione.
All'inizio il colore dei visi degli attori si modificava soffiandovi sopra una polvere colorata. La polvere infatti, aderiva sulla loro pelle del viso inumidita e unta dal trucco. Un altro metodo utilizzato era quello di cospargersi sul viso della pasta colorata nascosta nel palmo della mano. Il rosso rappresentava la rabbia e il nero la furia cieca.
Negli anni '20 si usavano strati di maschere in materiali sottili e flessibili, come la carta. Gli attori più abili rimuovevano una maschera dopo l'altra.
Nell'opera contemporanea, i performer agitano le loro mani, ruotano le loro teste e le loro maschere dipinte cambiano continuamente, tra lo stupore e il divertimento del pubblico.
Gli attori dei nostri giorni usano maschere di seta dipinta che coprono l'intero viso e che possono essere indossate a strati fino ad un massimo di 24. Le star dell'Opera possono cambiare 10 maschere in 20 secondi. E' strabiliante guardare gli attori cambiare le loro maschere con un rapido movimento della mano o solamente girando la testa. E' praticamente impossibile vedere il momento preciso in cui le maschere si susseguono una dopo l'altra.
Alla fine l’artista si fa vedere con il suo vero volto
Foto Renato Valterza
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