26° FESTIVAL CINEMA AMBIENTE
Conferenza Stampa
Torino, 29 Maggio 2023
Il Festival si svolge a Torino, dal 5 all’11 giugno 2023. Le proiezioni saranno ospitate nelle sale Cabiria e Soldati del Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema (via Giuseppe Verdi 18, Torino, tel. 011 8138574). A partire dal giorno successivo alla proiezione in sala, una selezione di film sarà visibile online tramite il sito del Festival, www.festivalcinemambiente.it, fino al 18 giugno, sulla piattaforma OpenDDB, che avrà una capienza di 500 accessi per ciascun titolo.
Come lo scorso anno, anche il Festival CinemAmbiente 2023 si inaugura nella datasimbolo del 5 giugno. Con la campagna #BeatPlasticPollution, la Giornata mondiale dell’Ambiente 2023 riporta l’attenzione su una delle più pericolose minacce incombenti sul Pianeta.
L’inquinamento da plastica è una bomba ecologica di cui siamo sempre più consapevoli e che potremmo contrastare con gli strumenti scientifici e tecnologici oggi a nostra disposizione. Invece, stiamo facendo troppo poco e troppo lentamente per riuscire a disinnescarla.
È una dicotomia che nell’ultimo anno è diventata pervasiva: l’opinione pubblica è sempre più attenta ai temi ecologici, continuano a fiorire ovunque manifestazioni green, si moltiplicano le iniziative (e anche le proteste) ambientaliste, mentre la situazione del Pianeta è sempre più preoccupante.
Poco celebrativa e molto concentrata sui contenuti, la 26ma edizione del Festival riflette il dualismo di consapevolezza e allarme secondo la cifra distintiva che gli ha assicurato storicamente, e continua ad assicurargli oggi, un ruolo di riferimento nelle manifestazioni ambientali nazionali: ovvero, tentando di guardare lontano, di individuare fenomeni ancora semisconosciuti (dalle superpotenze mondiali impegnate, in vista della crisi idrica del 2030, ad accaparrarsi riserve d’acqua e terreni fertili di altri Paesi, alle nuove attività di estrazione mineraria nelle profondità degli oceani, alla pseudo-transizione ecologica di alcune multinazionali dell’energia) e di anticipare temi destinati a entrare nel dibattito ambientale del futuro.
Sono oltre 80 i titoli di quest’anno, suddivisi, secondo la struttura del Festival adottata negli ultimi anni, nei concorsi dei lungometraggi e dei cortometraggi internazionali e nelle due sezioni non competitive Made in Italy e Panorama, integrate da un notevole numero di eventi speciali. Il cinema di attualità e di denuncia convive con l’atemporale cinema d’autore, dove il rapporto con la natura e l’ambiente si fa tema universale o poesia visuale.
Quest’edizione anticipa, infatti, una retrospettiva organizzata con il Museo Nazionale del Cinema, dedicata a George Ovashvili, l’autore georgiano del pluripremiato Corn Island, che sarà nella giuria del Festival, e assegna il Premio Stella della Mole al regista russo Victor Kossakovsky, che sarà ospite del Festival anche per una masterclass. Sul versante attoriale, il Premio Ciak verde, riconoscimento attribuito dallo scorso anno a un personaggio dello spettacolo impegnato nella difesa dell’ambiente, va per quest’edizione ad Andrea Pennacchi, magistrale interprete del distopico Pluto.
Il Premio letterario Le Ghiande di Cinemambiente, attribuito allo scrittore Claudio Morandini, si presenta quest’anno in una veste nuova, con un nuovo comitato selezionatore e con l’aspirazione di porsi come un riconoscimento sempre più significativo in un panorama editoriale in cui il tema ambientale è in grande crescita.
Foto Renato Valterza
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