AL VIA IL 26° FESTIVAL CINEMAMBIENTE
Torino, 5 Giugno 2023
Al via la 26^ edizione del Festival CinemAmbiente che aperto questa edizione al Cinema Massimo, come ormai tradizione ultradecennale, con Il punto di Luca Mercalli, il report annuale che il noto meteorologo stila in esclusiva per l’apertura della manifestazione sullo stato di salute del Pianeta, anche nel 2022-23 segnato pesantemente dalle estremizzazioni climatiche.
La serata e’ proseguita con il film d’apertura, The Letter: a Message for Our Earth, diretto dal regista inglese Nicolas Brown e ispirato alla “Laudato si’” di Papa Francesco, che è stato introdotto dall’arcivescovo di Torino Roberto Repole, in dialogo con il giornalista Luca Rolandi.
Il film, diffuso attraverso i canali del Movimento Laudato Si’, presentato a Torino in anteprima nazionale in sala, è stato proiettato alla COP 27, al World Economic Forum di Davos, in svariati festival internazionali e in oltre 800 comunità in ogni angolo del Pianeta, nonché promosso da personaggi del mondo dello spettacolo come Leonardo Di Caprio e Arnold Schwarzenegger.
Girato anni dopo l’enciclica del 2015, ovvero la “lettera” – diretta non solo ai cattolici, ma a tutti gli abitanti del Pianeta – con cui il Pontefice ha affrontato il tema dell’impatto sempre più allarmante dell’uomo sulla Terra, il film accoglie le voci rimaste nel frattempo inascoltate nelle grandi conferenze sulla crisi globale. The Letter segue infatti le storie e il viaggio a Roma, su invito del Papa, di cinque persone, impegnate in prima linea sul fronte ambientale: un rifugiato climatico del Senegal, un leader indio dell’Amazzonia, una giovanissima attivista indiana, una coppia di scienziati statunitensi. Dal loro dialogo con il Pontefice e dalle loro testimonianze emerge il quadro vivido della crisi planetaria e della sofferenza della Terra che sono poste al centro della “Laudato sì’” con un’incisività e una forza senza precedenti nelle enunciazioni papali e che rendono ogni giorno più impellente il suo appello a prenderci cura della nostra casa comune.
Foto Renato Valterza
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