CHERASCO STORIA CULTURA ED ARTE PER RIPARTIRE
Cherasco, 13 Giugno 2020
L’artista Sergio Unia
Sergio Unia è nato nel 1943 a Roccaforte Mondovì (CN) ed è residente ed attivo a Torino, dove si era trasferito giovanissimo. Formatosi ai Liberi Corsi di Nudo di Filippo Scroppo presso l’Accademia Albertina, nel 1971 l’artista esordisce con una prima esposizione personale alla Galleria Cassiopea di Torino.
Disegnatore oltre che scultore, Unia muove da una prima esperienza di figurazione “impegnata”, contraddistinta dal pathos dei soggetti trattati, sia civili che religiosi – per lo più episodi della Resistenza, Crocifissioni, Prigioni – per approdare, intorno alla metà degli anni Ottanta, ad una ricerca - d’indiscusso livello tecnico-incentrata sull’approfondimento di tematiche legate alla danza ( numerosi gli studi dal vero aventi a modello i ballerini del Teatro Regio di Torino e quelli della Scala di Milano) e alla bellezza femminile, concepita secondo un inconfondibile canone idealizzante.
In questa rassegna, a fianco della falange di ninfe bronzee, al cui proposito la critica ha concordemente individuato, quali possibili fonti d’ispirazione plastica, danzatrici e fanciulle di Degas, Messina e, presumibilmente, a maggior ragione, dello stesso Manzù - com’è ad esempio in parte desumibile da un primo confronto con gli archetipi di Erica Blank, della Bambina con sedia, dei Passi di danza – si intende porre l’accento su quel filone di ricerca, di sicura presa scenica ed emozionale, sviluppata dall’artista nell’ambito della citazione del “frammento”di scultura classica.
L’artista Lisena Aresu
Dopo il fermo obbligato imposto dall’emergenza Covid-19, tornano nella chiesa di San Gregorio di Cherasco le rassegne artistiche.
“La forma ed il segno” è il titolo della mostra costituita da sculture e disegni: statue di ragazze adolescenti, madri, anche quadri di bimbi.La rassegna proposta da Lisena ci conduce nel mondo incantato della donna per esprimere il meglio dei sentimenti legati all’amore e alla vita.
Seguita e assistita dal maestro Sergio Ùnia (che contemporaneamente espone a Palazzo Salmatoris) che ha saputo coltivare la sua celata passione, Lisena consegue valenti risultati controllando la materia argilla, restituendo all’osservatore propositi classici ma autentici.
Emergente artista plastico-statuario possiede doti raffinate; coinvolgenti gli studi preparatori a carboncino e grafite, tecniche grafiche che conferiscono loro una delicatezza quasi fisica.
Morbidamente cesellate sono le strutture tridimensionali ritraenti i visi di fanciulli e le gaie scene di maternità
La città Cherasco
Cherasco è oggi un attivo centro con oltre 9.000 abitanti, distribuiti in numerose frazioni, poste sugli oltre 82 chilometri quadrati di territorio.
Le frazioni più importanti sono Roreto, Bricco, Veglia, Cappellazzo, San Bartolomeo, Meane, San Giovanni. Gli ultimi 20 anni hanno visto una trasformazione di Cherasco: si è infatti modificata gradualmente da centro prevalentemente ad economia agricola a polo industriale, commerciale ed economico di buon livello qualitativo e quantitativo.
La tradizionale coltivazione di foraggi e verdure, insieme alla zootecnia intensiva, si sono validamente integrate alle numerose attività industriali e commerciali sorte, ottenendo su tutto il territorio uno sviluppo generalizzato che ha creato un cospicuo numero di posti di lavoro.
Grazie ad una oculata ed intelligente politica di gestione urbanistica da parte dell'Amministrazione Comunale, gli insediamenti creatisi sono di medie e piccole dimensioni, ma tutti estremamente diversificati con grande specializzazione nelle produzioni. Così le tecnologie della MTM-BRC, della BIEMMEDUE, i containers della SICOM, i vini della GIORDANO e mille altri prodotti cheraschesi sono oggi in tutte le parti del mondo.
Ma questa industrializzazione non ha modificato il tessuto sociale della città, né ha distrutto l'incomparabile ambiente. Mentre nelle frazioni sono sviluppate in modo particolare l'agricoltura e l'industria pesante, nel concentrico sorgono laboratori artigianali per la lavorazione del legno ed apprezzate botteghe di restauro ed antiquariato.
Cherasco, grazie alle vigne che si estendono nel versante oltre il Tanaro, fa parte degli undici comuni che compongono la TERRA del VINO BAROLO.
Ha inoltre sede in Cherasco l'Associazione Nazionale Elicicoltori per l'allevamento e la commercializzazione delle lumache da gastronomia.
Foto Renato Valterza
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