Up SORELLE - Pascal Rambert di nuovo a Torino Slideshow

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SORELLE: I RIMPIANTI E LE FERITE NASCOSTE DI DUE SORELLE

ALL’ASTRA TORNA IL DRAMMA DI PASCAL RAMBERT IN CUI LE PAROLE FERISCONO COME COLTELLI
Il drammaturgo francese torna a Torino con la messinscena italiana
del suo testo “Sorelle”, protagoniste Sara Bertelà e Anna Della Rosa.
DAL 10 AL 13 FEBBRAIO 2022 - TEATRO ASTRA, TORINO

 

Torino, 3 Febbraio 2022

Dopo averne segnato con successo la riapertura lo scorso maggio, ritorna al Teatro Astra Sorelle, potente testo del drammaturgo francese Pascal Rambert che ne cura anche la regia, guidando sul palco due interpreti d’eccezione: Sara Bertelà, recente vincitrice del Premio Maschere del Teatro 2021, e Anna Della Rosa, nella terna dei premi Ubu 2021 come migliore attrice. Lo spettacolo è prodotto da TPE - Teatro Piemonte Europa e FOG Triennale Milano Performing Arts e rimarrà in scena dal 10 al 13 febbrario 2022.

Dopo i successi di Clôture de l’amour, Répétition (Prova), Architecture (con cui ha inaugurato il Festival di Avignon nel 2019), il regista e autore francese ritorna a Torino per dirigere due attrici molto amate dal pubblico e applaudite nelle stagioni passate in alcune produzioni TPE: Sara Bertelà (Molière / Il Misantropo, Una specie di Alaska, Niente di me) e Anna Della Rosa (Molière / Il Misantropo, Accabadora, Cleopatràs). Lo fa con un grande racconto che pone al centro la resa dei conti tra due sorelle, che lui stesso descrive come: «uno smisurato conflitto tra due donne che tutto separa e tutto riunisce. Una lotta all’ultimo sangue. Parola contro parola. Corpo contro corpo. Per dirsi - attraverso tutta questa violenza - solamente una cosa: l’amore che provano l’una per l’altra». Il regista intesse un grande racconto che mette al centro la resa dei conti tra due sorelle. L’intreccio muove da un conflitto famigliare per assumere in maniera raffinata e sottile una visione geopolitica perturbante per noi occidentali e poeticamente inedita.

Spiega Rambert «Non esiste una trama, mi piace immaginare lo spettacolo in termini di energia. Non mi interessa raccontare una storia di conflitto ma focalizzarmi su come le interpreti incarnano il testo. Sull’energia reale e organica che scaturisce dalla relazione che i loro due corpi instaurano nello spazio. Quando dico che si tratta di uno scontro tra due sorelle, dico tutto e allo stesso tempo niente. La forza del conflitto risiede, infatti, su due elementi: il potere dello scambio verbale e l’eco che questo genera nello spazio e nel tempo. È qualcosa che si rinnova ogni sera e che richiede un notevole sforzo fisico».

Sulla genesi della versione italiana aggiunge: «Ho scritto e diretto le versioni di Soeurs a Parigi e Madrid contemporaneamente con Audrey Bonnet e Barbara Lennie con cui, qualche anno prima, avevo lavorato rispettivamente per la versione francese e spagnola di Clôture de l’Amour, andata in scena in Italia proprio con Anna Della Rosa. E quando mi è stato proposto di realizzare la versione italiana di Soeurs con Anna Della Rosa e Sara Bertelà ho subito detto di sì, pieno di entusiasmo per questa nuova esperienza». Così il regista ha rimodellato la pièce sul corpo e la personalità di Anna Della Rosa e Sara Bertelà in questo che è il primo adattamento italiano del suo testo, già presentato con successo in Estonia, Perù, Grecia, Venezuela e Hong Kong e ora nuovamente in scena sul palco che lo ha visto nascere fin dalle prime prove. «Il rapporto tra queste due figure - racconta il regista francese - è un gigantesco miscuglio tra gelosia, ammirazione, desiderio. Non c’è niente di chiaro in loro perché non c’è niente di chiaro nei sentimenti di ognuno di noi. Ci piace illuderci di controllare le cose che accadono, di essere padroni di noi stessi, la verità è che non sappiamo nemmeno gestire le contraddizioni che nascono dal di dentro, dal lato più profondo di ciascuno di noi».

Con Sorelle prosegue l’impegno di TPE nella circuitazione nazionale delle proprie produzioni e coproduzioni. Dopo le repliche torinesi la pièce andrà in tournée raggiungendo alcune delle principali città italiane come Genova, Napoli, Modena, Parma, Cremona e molte altre.

 



 

Pascal Rambert
Classe 1962, il francese Pascal Rambert è autore, regista, scenografo e coreografo. Le sue creazioni sono state presentate in Europa, America Centrale, America del Sud, Africa del Nord, Russia, Asia e Medio Oriente e i suoi testi sono stati tradotti e pubblicati in molte lingue. Rambert ha aperto l’ultimo Festival di Avignone con il suo testo più recente, Architecture. Tra i suoi successi teatrali ricordiamo Clôture de l’amour che nel 2019 è stata recitato almeno 200 volte ed è stata tradotto in 23 lingue diverse. Sono stati realizzati adattamenti di questa pièce in 11 lingue diverse.

Anna Della Rosa
Diplomata alla Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi, si specializza con Luca Ronconi e Massimo Castri. Debutta con Peter Stein in Pentesilea e Medea al Teatro Greco di Siracusa. È Giacinta nella Trilogia della villeggiatura di Carlo Goldoni diretta da Toni Servillo, spettacolo prodotto dal Piccolo Teatro di Milano e Teatri Uniti. Per questa interpretazione vince il Premio ETI Gli Olimpici del Teatro come migliore attrice emergente e il Premio Virginia Reiter 2009. È protagonista diretta da Lluís Pasqual in Blackbird di David Harrower prodotto dal Piccolo Teatro di Milano. Per questa interpretazione vince il Premio Marisa Bellisario e il Premio Duse come migliore giovane attrice di teatro. È protagonista diretta da Pascal Rambert, in Clôture de l’amour e Prova (Répétition). Interpreta Sonja in Zio Vanja diretta da Marco Bellocchio. È Toinette ne Il malato immaginario diretta da Andrée Ruth Shammah, è protagonista in Peperoni difficili e Bad and Breakfast, scritti e diretti da Rosario Lisma, per il Teatro Franco Parenti di Milano. È Antigone ne I sette contro Tebe, diretta da Marco Baliani, in scena nel 2017 al Teatro Greco di Siracusa, produzione Inda. Interpreta Celimène in Molière / Il Misantropo per la regia di Valter Malosti prodotto da TPE – Teatro Piemonte Europa. Nella stagione 2018-2019 è interprete di Accabadora dal romanzo di Michela Murgia, regia Veronica Cruciani, coproduzione TPE – Teatro Piemonte Europa, e di un altro monologo: L’Angelo di Kobane, di Henry Naylor, produzione Teatro Nazionale di Genova e TPE – Teatro Piemonte Europa, regia di Simone Toni. È protagonista diretta da Martin Kusej in Disgraced di Ayad Akhtar, prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Nel 2020 è protagonista di Cleopatràs di Giovanni Testori per la regia di Valter Malosti. È la voce narrante di Via col Vento di Margaret Mitchell, realizzato per Storytell, con cui collabora per numerosi audiolibri. È la Ragazza Esangue nel film premio Oscar La grande bellezza di Paolo Sorrentino.

Sara Bertelà
Diplomata alla Scuola del Teatro Stabile di Genova, debutta, ancora allieva, ne La buona Moglie di Goldoni di Marco Sciaccaluga con cui collabora nel tempo. Giovanissima lavora, tra gli altri, con Albertazzi, Castri, De Bosio, Lavia, Benno Besson, Sergio Fantoni. Ricorrenti nel suo percorso: Valerio Binasco, Carlo Cecchi, Cristina Pezzoli, Fausto Paravidino, Filippo Dini, Danilo Macrì, Paola Donati, Andrée Ruth Shammah. E anche Cristina Comencini, Marco Bernardi, Beppe Rosso, Roberto Tarasco. Per la regia di Binasco è protagonista di Una specie di Alaska di Harold Pinter (2009), riproposto nell’estate 2020 al Teatro Carignano di Torino per Summer Plays. Il pubblico del Teatro Astra l’ha applaudita accanto a Valter Malosti come Arsinoè nella produzione TPE Molière / Il Misantropo con la regia dello stesso Malosti (2018) e in Niente di me (2020) diretta da Jacopo Gassmann. Diversi i ruoli in serie tv, tra cui Colletti bianchi di Bruno Cortini con cui debutta nel 1988, Cotti e Mangiati, Provaci ancora prof!, e al cinema: Una vita scellerata di Giacomo Battiato, Il mio miglior nemico di Carlo Verdone, Un bacio di Ivan Cotroneo e Favolacce dei fratelli D’Innocenzo. Diversi sono anche i premi: dal Premio Duse alle Maschere del Teatro, dall’Eti Oscar del Teatro al Premio Anct – Associazione Nazionale dei Critici di Teatro.

Sorelle

testo, messinscena e spazio scenico di Pascal Rambert
con Sara Bertelà e Anna Della Rosa
traduzione italiana di Chiara Elefante
produzione TPE - Teatro Piemonte Europa, FOG Triennale Milano Performing Arts
orario Spettacoli: h 21 / dom h 17
durata: 100 min

Foto: © Luca Del Pia

 

 

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