MOSTRA ELLIOTT ERWITT. FAMILY
NEXT EXHIBITION in collaborazione con SUDEST57
Palazzina di Caccia di Stupinigi (TO) - Dal 4 marzo all’11 giugno
Torino, 1 Marzo 2023
Il lavoro - lungo una vita di un artista che ha fatto la storia fotografica del nostro secolo, ELLIOTT ERWITT.
Una produzione Next Exhibition, in collaborazione con SUDEST 57 e Associazione Culturale Dreams.
Curatela della Dottoressa Biba Giacchetti.
Con il patrocinio di Città Metropolitana di Torino.
In mostra gli scatti che hanno meglio descritto il concetto inesprimibile e totalizzante della famiglia. Da qui il titolo “FAMILY”.
Elliott Erwitt, il grande autore che ha fatto la storia fotografica del nostro secolo, con il suo stile unico, potente e leggero, romantico o leggermente ironico, affronta in modo trasversale il tema della Famiglia.
La curatrice della mostra, la Dottoressa Biba Giacchetti, ha chiesto a uno dei più importanti maestri della fotografia di creare un album personale e pubblico, storico e contemporaneo, serissimo e al contempo ironico: è nata così “Elliott Erwitt - FAMILY”.
Alla Palazzina di Caccia di Stupinigi le fotografie che nella lunghissima carriera di Erwitt – oggi 94enne – meglio hanno descritto e rappresentato tutte le sfaccettature del concetto così inesprimibile e totalizzante dell’essere famiglia. Niente è infatti più assoluto e relativo, mutevole, universale e altrettanto
particolare come il tema della famiglia, che ha a che fare con la genetica, il sociale, il diritto, la sicurezza, la protezione e l’abuso, la felicità e la tristezza. Mai come oggi la famiglia è tutto e il suo contrario.
Gli scatti esposti in mostra nelle antiche cucine della Palazzina di Caccia di Stupinigi sono stati selezionati da Erwitt in persona e raccontano trasversalmente settant’anni di storia della famiglia e delle sue infinite sfaccettature intime e sociali.
Si offrono indifferentemente all’osservatore istanti di vita dei potenti della terra, come Jackie al funerale di JFK, accanto a scene intime come la madre che osserva rapita la neonata, che poi è Ellen, la primogenita del fotografo.
Scorci rigorosamente in bianco e nero da tutto il mondo.
Dalla Provenza, in Francia, un adulto che porta con sé un bambino, in bicicletta, su un viale alberato che pare non avere fine, un’immagine celebre e tanto amata.
Dall’Irlanda due anziani, di spalle, si godono la brezza del mare, curvati e appesantiti dall’età, ma insieme.
Dalla Cina un bimbo aiuta la sua mamma a spingere un carrellino pieno di povere cose.
Dagli Stati Uniti la protagonista del manifesto della mostra: un’elegante signora, vestita con soprabito e stivali alti, raffigurata mentre porta a passeggio un buffo e minuscolo cagnolino da una parte e un altrettanto imponente cane dall’altra; la celebre immagine iconica di Erwitt: Felix Gladys and Rover.
La cifra di Erwitt si esprime in questa mostra con un ritmo esilarante eppure profondo su un tema che certamente ha avuto un’importanza determinante nella sua vita personale, visti i quattro matrimoni, i sei figli e un numero di nipoti e pronipoti tutt’ora in divenire.
Come sempre Elliott Erwitt – spiega Biba Giacchetti “è voluto uscire dai canoni classici e sviluppare il concetto di famiglia in modo libero e provocatorio. Immagini romantiche si alternano a immagini di denuncia (come quella del Ku Klux Klan), fino alla ben nota ironia che vuole assolvere chi elegge a membro prediletto della propria famiglia l’animale più amato, che sia un cane, un maiale o un cavallo, e celebrare così con serietà e sorriso, il sentimento universale che ci lega a chi amiamo”.
IL CONCETTO DI FAMIGLIA
Next Exhibition e SUDEST 57 hanno voluto che la mostra di Erwitt diventasse un vero inno alla Famiglia in senso universale.
“La famiglia odierna – spiega Lara Martinetto, responsabile PR & Communication di Next Exhibition –
non è più da intendersi solamente in senso classico e non è necessariamente composta solo da persone con legami parentali. Si può essere famiglia con gli amici come recita il famoso aforismo “Gli amici sono la famiglia che ti scegli”. Oppure si può considerare parte del nucleo famigliare anche l’animaletto di casa. Non ci sono distinzioni di genere e nessuna barriera: dove c’è amore lì c’è famiglia.”
Su questo concetto gli organizzatori hanno inventato il contest fotografico “MY FAMILY”, volto a far diventare protagonista il pubblico che visiterà la mostra.
Dal 4 marzo al 28 maggio incluso il pubblico potrà inviare all’indirizzo e-mail ufficiale della mostra info@elliotterwitt.it la foto della sua famiglia. Tutte le foto verranno inserite in un album sulla pagina facebook di Next Exhibition, oltre ad essere esposte nella sala didattica in mostra alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. La foto più votata dagli utenti su facebook vincerà la possibilità di essere stampata ed esposta ufficialmente sempre nell’area didattica della mostra, mentre l’autore dello scatto potrà accedere gratuitamente a tutte le esposizioni realizzate in Italia da Next Exhibition fino a fine 2023.
ELLIOTT ERWITT – una carriera senza fine
Elliott Erwitt nasce a Parigi da una famiglia di emigrati russi, nel 1928. Passa i suoi primi anni in Italia, a Milano. A 10 anni, si trasferisce in Francia con la sua famiglia e da qui negli Stati Uniti, nel 1939, prima a New York e, due anni dopo, a Los Angeles.
Durante i suoi studi alla Hollywood High School, Erwitt lavora in un laboratorio di fotografia che sviluppa stampe “firmate” per i fan delle star di Hollywood.
La grande opportunità gli viene offerta dall’incontro, durante le sue incursioni newyorchesi a caccia di lavoro, con personalità come Edward Steichen, Robert Capa e Roy Stryker, che amano le sue fotografie al punto da diventare i suoi mentori. Nel 1949 torna in Europa, viaggiando e immortalando realtà e volti in Italia e Francia. Questi anni segnano l’inizio della sua carriera di fotografo professionista. Chiamato dall’esercito americano nel 1951, continua a lavorare per varie pubblicazioni e, contemporaneamente, anche per l’esercito stesso, mentre soggiorna in New Jersey, Germania e Francia.
Nel 1953, congedato dall’esercito, Elliott Erwitt viene invitato da Robert Capa, socio fondatore, a unirsi a Magnum Photos in qualità di membro fino a diventarne presidente nel 1968 per tre mandati. Oggi Erwitt è riconosciuto come uno dei più grandi fotografi di tutti i tempi. I libri di Erwitt, i saggi giornalistici, le illustrazioni e le sue campagne pubblicitarie sono apparse su pubblicazioni di tutto il mondo per oltre quarant’anni.
Pur continuando il suo lavoro di fotografo, Elliott Erwitt negli anni Settanta comincia a girare film. Tra i suoi documentari, si ricordano Beauty Knows No Pain (1971), Red White and Blue Grass (1973), il premiato dall’American Film Institute The Glass Maker of Herat (1997). Negli anni Ottanta Elliott Erwitt produce diciassette commedie satiriche per la televisione per la Home Box Office.
Dagli anni Novanta fino ad oggi continua a svolgere un’intensa vita professionale che tocca gli aspetti più disparati della fotografia. Ad oggi, i libri di fotografia pubblicati da Erwitt sono più di 45, tra cui The Private Experience (1974), Son of Bitch (1974), Museum Watching (1998), Personal Best (2006), Elliott Erwitt’s Kolor (2013), Found, not Lost (2021).
Tra le sedi espositive più prestigiose dove Erwitt ha presentato i suoi lavori si segnala: Museum of Modern Art e International Centre of Photography a New York, Scavi Scaligeri a Verona, The Chicago Art Institute, The Smithsonian Institution a Washington, The Museum of Modern Art a Parigi (Palais de Tokyo), The Maison Européenne de la Photographie di Parigi, Museo Reina Sofia Museum di Madrid, The Barbican a Londra, The Royal Photographic Society a Bath, The Museum of Art of New South Wales a Sydney, Spazio Oberdan e MUDEC a Milano, International Center of Photography a New York, Casa dei Tre Oci a Venezia, Reggia di Venaria Reale a Venaria, Palazzo Ducale a Genova, Villa Bardini a Firenze e molte altre.
NEWS
|