LOVERS FILM FESTIVAL 2023
Inizia il conto alla rovescia della più antica rassegna cinematografica sui temi LGBTQI+ d’Europa e terza nel mondo
Torino, 18 - 23 aprile 2023, Cinema Massimo – Museo Nazionale del Cinema
Il 18 marzo anticipazione del festival con l’anteprima nazionale di Stranizza d’amuri
di Giuseppe Fiorello presente in sala con Vladimir Luxuria
Omaggio a Maurizio Costanzo con la proiezione di Una giornata particolare
il film di Ettore Scola di cui ha firmato la sceneggiatura
Presidenti delle tre sezioni competitive i rappresentati di alcuni dei principali festival LGBTQI+ d’Europa
(Gran Bretagna, Ucraina e Estonia)
Torino, 12 Marzo 2023
Inizia ufficialmente il conto alla rovescia del Lovers Film Festival, il più antico festival italiano
sui temi LGBTQI+ (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali) diretto da Vladimir
Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai che si svolgerà dal 18 al 23 aprile
2023 presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema di Torino.
L’anteprima nazionale di Stranizza d’amuri
Il 18 marzo, alle 19.30, al Cinema Nazionale in anteprima nazionale verrà proiettato Stranizza d’amuri, il nuovo film di Giuseppe Fiorello presente in sala con la direttrice di Lovers
Vladimir Luxuria. La pellicola sarà poi nei cinema italiani dal 23 marzo.
Dedicato a Giorgio e Antonio, vittime del delitto di Giarre, avvenuto nel 1980 in provincia
di Catania il film è diretto da Giuseppe Fiorello: attore, regista, sceneggiatore e produttore.
Stranizza d'amuri è il suo primo lungometraggio da regista per il cinema.
Sicilia 1982. Mentre le televisioni trasmettono i mondiali di calcio e gli italiani sperano nella
coppa del mondo, due adolescenti sognano di vivere il loro amore senza paura.
Gianni e Nino si incontrano per caso e poi si amano per scelta.
Il loro amore sarà puro e sincero, ma non può sottrarsi al pregiudizio del paese che non
comprende e non accetta. Il loro amore non sarà compreso nemmeno dalle rispettive
famiglie, generando così un conflitto interno forte e doloroso.
Stranizza d’amuri racconta il sogno di amarsi senza paura.Nel cast del film, prodotto da
Eleonora Pratelli e Riccardo Di Pasquale e distribuito da Bim Distribuzione, Gabriele Pizzurro,
Samuele Segreto, Fabrizia Sacchi e Simona Malato.
Una produzione Iblafilm, Fenix Entertainment con Rai Cinema e in associazione con Silvio
Campara, Golden Goose e Generalife.
L’omaggio a Maurizio Costanzo
Lovers, quest’anno, renderà omaggio a Maurizio Costanzo, a pochi mesi dalla sua
scomparsa, con la proiezione di un capolavoro di cui firmò la sceneggiatura: Una giornata
particolare (1977) diretto da Ettore Scola e interpretato da Sophia Loren e Marcello
Mastroianni. Il film, che ha ottenuto 2 candidature agli Oscar e ha vinto 3 Nastri d'Argento,
2 David di Donatello e vinto un premio ai Golden Globes, è ambientato nella Roma fascista
del 1938. La città è in festa per l'arrivo del Führer in visita al duce e, in un edificio popolare
Antonietta, distrutta dalle gravidanze e dalle fatiche, apre la gabbietta del merlo che va a
posarsi sul davanzale di un appartamento di fronte al suo. Quello di Gabriele, ex
annunciatore dell'EIAR che sta preparando la valigia in attesa di andare al confino perché
omosessuale. Mentre la radio continua a trasmettere la radiocronaca dell'incontro tra Hitler
e Mussolini, Antonietta e Gabriele si rispecchieranno l'una nell'altro.
“A Maurizio Costanzo devo molto, anzi moltissimo – commenta Vladimir Luxuria – e vorrei
usare il plurale. Dobbiamo moltissimo. Perché è stato il primo a sdoganare in tempi non
sospetti, in Tv nelle trasmissioni di massa, temi ostici come la lotta all’omofobia,
l’omosessualità e l’identità di genere come nel mio caso. Invitandomi spesso ai suoi talk
show a cui sono stata anche con mia madre. Ma gli dobbiamo anche riconoscenza e
gratitudine per aver scritto la sceneggiatura di uno dei film più belli della storia del cinema
italiano: Una giornata particolare, una pellicola ancora molto attuale che tratta il tema
della censura e che racconta poeticamente due solitudini che si incontrano”.
I presidenti di giuria, i film e le sezioni competitive
Il programma comprenderà circa 60 titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi
provenienti da tutto il mondo. Tre le sezioni competitive principali: All The Lovers, concorso
internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future
Lovers, concorso internazionale cortometraggi. Le tre giurie, per la prima volta nella storia del festival, saranno presiedute dai rappresentati
di alcuni dei principali festival LGBTQI+ d’Europa.
“L’anno scorso la scelta dei presidenti di giuria era legata alla militanza e alla storia del movimento omosessuale italiano, quest’anno invece abbiamo deciso di chiamare i rappresentanti di festival cinematografici internazionali a tematica LGBTQI+ per rimarcare il ruolo del cinema e della cultura in generale nella lotta per i diritti” afferma
Vladimir Luxuria.
Per il concorso internazionale lungometraggi: Brian Robinson, programmer del BFI Flare, LGBTQIA+ Film Festival di Londra.
Per il concorso internazionale documentari: Bohdan Zhuk che lavora al Kyiv International Film Festival Molodist, il più importane festival cinematografico ucraino, per cui cura anche la selezione di Sunny Bunny, il programma a tema LGBTQI+ della manifestazione. Per il concorso internazionale cortometraggi: Tiina Teras responsabile della programmazione di Festheart, il primo festival a tematica LGBTQI+ estone.
Gli altri premi
Una giuria di giovani studenti assegnerà poi il premio Young Lovers – Matthew Shepard scegliendo un film del concorso internazionale lungometraggi. Verrà assegnato un premio speciale dedicato a Giò Stajano che Lovers, da un’idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più importanti e significative della cultura LGBTQI italiana. Il premio Torino Pride, verrà assegnato dal Coordinamento Torino Pride, in collaborazione con l’associazione Amiche e amici della cultura e del Festival del Cinema LGBT, a un film che rappresenti al meglio la lotta e la militanza della comunità LGBTQI+. Infine il premio Riflessi nel Buio, dedicato a un film realizzato in un Paese dove la condizione omosessuale è un pericolo e un rischio a volte per la vita.
Vauro Senesi per il Lovers Film Festival
È Vauro a firmare l’immagine 2023.
“Stiamo vivendo un periodo di immobilismo rispetto ai diritti della comunità LGBTQI+. Come se tutti fossimo attaccati a una fune. L’immagine che ha pensato per noi Vauro e che ci ha donato porta invece con sé una speranza: che un giorno la fune si possa spezzare e che finalmente le nostre vite e la nostra dignità possano prendere il volo.
Noi, con il cinema, cerchiamo di volare e di far volare il nostro pubblico con la fantasia ma speriamo anche che a questa nostra battaglia culturale possa seguire presto una battaglia politica: confido che potremo non solo festeggiare presto il quarantennale del festival ma anche il raggiungimento di nuovi traguardi sociali con la conquista di nuovi diritti”
commenta la direttrice Vladimir Luxuria“.
“Dicono che l'aquilone sia simbolo di libertà. Vola, volteggia nel vento. Ma è legato ad un filo. Quel filo può essere duro come il pregiudizio, può essere resistente
quanto l'odio, freddo come l'insofferenza. Quel filo può essere una catena.
Libertà è che il filo si spezzi. È il vento la libertà, non l'aquilone, pur con tutti i suoi nastri e colori. Il vento non ha colore ma soffia o sussurra dove vuole. Il vento può liberare l'aquilone se il filo si rompe”
afferma Vauro.
Vauro Senesi, noto semplicemente come Vauro, è giornalista, scrittore, vignettista satirico, ha effettuato come inviato diversi reportage dall’Iraq, dalla Palestina, dall’Afghanistan, dalla Sierra Leone, dal Sudan, dall’Ucraina. Ha firmato vari libri e collaborato con varie testate giornalistiche fra cui Il Manifesto e, oggi, Il Fatto Quotidiano.
Molte anche le collaborazioni con la televisione: con la trasmissione di informazione Annozero, condotta da Michele Santoro; dal 2011 con Servizio Pubblico su La7. Per L’aria che tira ha curato la rubrica Il Vauro che tira.
Il Lovers Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MiC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.
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