SCIOPERO NAZIONALE DEL PERSONALE SOCIO-SANITARIO
Torino, 21 Maggio 2021
Le questioni all'ordine del giorno oggi sono le tante, troppe operatrici e operatori SOSPESI per il rifiuto all'obbligo vaccinale, le strutture socio-sanitarie in crisi, l'elevato sfruttamento del personale che lavora nel settore sociale, i bassi salari e lo scarso servizio che viene offerta all'utenza delle strutture pubbliche e private. Il danno alla cittadinanza è rilevante!
Sul vaccino anti Covid-19 è necessario sottolineare come l'Italia sia L'UNICO PAESE EUROPEO CHE ABBIA STABILITO UN OBBLIGO al vaccino e per Io più ad una categoria di lavoratrici e lavoratori ben specifica. Quella categoria che a marzo 2020 era la categoria delle eroine e degli eroi.
Serve una vera RICOLLOCAZIONE DEL PERSONALE NON VACCINATO. Per noi è essenziale che nessuno sia lasciato senza reddito. Le istituzioni devono fare il loro dovere verso la cittadinanza e verso gli eroi di ieri.
Lo sblocco dei licenziamenti provocherà un disastro occupazionale ovunque, nella sanità privata sarà ancor più evidente. Le strutture socio-sanitarie sono in crisi. Già oggi il Fondo di Integrazione Salariale (F.I.S.) mette in grossa difficoltà le famiglie. Esiste un diffuso impoverimento sociale. Occorre prolungare il blocco dei licenziamenti affiancata da un vero e pieno sostegno al reddito: deve essere garantito il 100% del reddito percepito in piena occupazione.
Chiediamo un'internalizzazione dei servizi oggi privati. Negli anni sono diventati evidenti quanto odiosi gli aumento dei costi per i cittadini, le liste d'attesa (nel pubblico come nel privato), la privatizzazione del settore. L'aumento del privato a discapito del servizio pubblico non ha provocato un vantaggio: lo dimostra la differenza tra l'Italia e gli altri paesi europei nella gestione dell'epidemia!
Noi chiediamo un servizio pubblico, universale, gratuito, fondato sull'integrazione tra politiche sociali e sanitarie e sulla omogeneizzazione dei servizi di salute sull'intero territorio nazionale!
Serve cambiare la legge regionale sui MINUTAGGI non è possibile che nel 2020 si debba avere 3 minuti per fare l'igiene intima ad un anziano ospite di una Casa di Riposo. Serve più assistenza domiciliare, più sanità di territorio e prossimità
Bisogna superare i contratti di lavoro "pirata" che prevedono costanti peggioramenti delle condizioni di lavoro ed economiche delle lavoratrici e dei lavoratori.
Su tutte queste questioni chiediamo un tavolo di concertazione con la Regione a cui partecipino tutte le Organizzazioni Sindacali, nel quale poter avanzare le istanze delle lavoratrici e dei lavoratori!
PASSA DALLA TUA PARTE, ORGANIZZATI CON LA CUB.
Il 21 maggio CUB Sanità proclama sciopero in tutta Italia per i lavoratori e le lavoratrici della Sanità, del comparto socio-sanitario-educativo-assistenziale, delle case di riposo e "di interesse sanitario". Contestiamo l'inutile e odioso autoritarismo imposto agli operatori sanitari dal Governo Draghi. Non accettiamo che lavoratrici e lavoratori siano costretti con la minaccia di non avere possibilità di mantenersi. Il reddito necessario a vivere deve essere garantito, anche a chi non può o non si sente di vaccinarsi. La pandemia ha reso più duri i turni massacranti, le carenze croniche di personale, le carenze nelle misure di sicurezza e nella tutela della salute dei lavoratori del settore, le situazioni drammatiche nei servizi esternalizzati e nelle RSA, dove migliaia di lavoratori sono in cassa integrazione e a rischio licenziamento. Sosteniamo la campagna internazionale, contro la speculazione e il profitto privato sulla salute delle persone, i brevetti che tutelano i profitti di "Big Pharma" togliendo ai popoli l'accesso a cure e vaccini.
21 MAGGIO: SCIOPERO! IL DECRETO 44 NON VA CONVERTITO IN LEGGE!
NO ALL'USO DELLA PANDEMIA per creare MISERIA, SFRUTTAMENTO E PER PRIVATIZZARE LA SANITÀ
"NO-PRORT-ON-PANDEMICS".
VOGLIAMO UNA RIFORMA PER UNA SANITA' PUBBLICA, UNIVERSALE, GRATUITA, DIFFUSA SUL TERRITORIO e OMOGENEA IN TUTTA ITALIA
Contestiamo la privatizzazione e l'esternalizzazione dei servizi sanitari che — con appalti, accreditamenti, ticket sempre più cari, agenzie interinali, taglio del personale... - stanno smantellando il Servizio Sanitario Nazionale, conquistato con le lotte dei lavoratori e lavoratrici. Alla riunione del G20 del 21 maggio partecipano le grandi multinazionali della salute e del farmaco per discutere della gestione della salute e della pandemia. Le decisioni che ne rispecchieranno una visione industriale e aziendalizzata della salute. Ma solo una nuova RIFORMA DELLA SANITA', ADEGUATAMENTE FINANZIATA con il Recovery Plan può veramente tutelarci da futuri rischi pandemici (invece di fare regali a banche e aziende).
♦ BLOCCO DEI LICENZIAMENTI FINO A FINE PANDEMIA.
♦ CASSA INTEGRAZIONE E FIS ALL'80% DEL NETTO COME ERA PRIMA DEL JOBS ACT
♦ ASSUNZIONE STABILE PER TUTTI I TEMPI DETERMINATI che non abbiano una causale precisa.
♦ ASSUNZIONE DIRETTA DEL PERSONALE ESTERNALIZZATO DA APPALTI, COOPERATIVE E AGENZIE
♦ ABOLIZIONE DEI MINUTAGGI CHE TAGLIANO IL PERSONALE E PEGGIORANO I SERVIZI
♦ RICONOSCIMENTO COME LAVORI USURANTI DELLE PROFESSIONI SOCIALI E SANITARIE
TORINO P.za Castello ore 10.00 MANIFESTAZIONE ALLA PREFETTURA E ALLA REGIONE
Foto Mario Sofia
|