PRESENTAZIONE ICONICA ATELIER TORINO ARTEFICE DI ELEGANZA
Abiti e bozzetti delle Maison torinesi di Alta Moda dagli anni ‘50 agli anni ‘80
19 - 22 settembre 2019 Palazzo Chiablese – Appartamenti Alfieriani, piazza San Giovanni 2, Torino
INGRESSO GRATUITO
Torino, 17 Settembre 2019
Dopo il successo dello scorso anno, dal 19 al 22 settembre 2019 torna ICONICA, il format
nato con l’obiettivo di avvicinare il pubblico alle grandi e piccole storie di personaggi diventati icone
del nostro tempo: dalla moda all’arte, dalla letteratura alla musica, dal cinema al design.
La seconda edizione della manifestazione, organizzata in collaborazione con la Soprintendenza
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, in occasione delle
Giornate Europee del Patrimonio, si propone di celebrare il ‘saper fare’ di una Torino artefice
indiscussa di eleganza.
Il tema di ICONICA 2019 - realizzata con il contributo e il patrocinio di Regione
Piemonte e Camera di commercio di Torino e con il patrocinio di Città di Torino, main
sponsor Azimut Capital Management (Gruppo Azimut), partner Marco Polo e
Irreplaceable – è, infatti, ‘Atelier. Torino artefice di Eleganza’.
Quattro giorni di appuntamenti, incontri a tema, mostre, laboratori e, sabato 21 settembre,
l’esibizione teatrale “Corpi - Live performance” messa in scena da Casa Fools-Teatro Vanchiglia.
Eventi che ruoteranno intorno agli abiti e agli accessori creati dalle più famose sartorie e modiste
torinesi negli anni 1950-80. Si tratta della ricostruzione della storia affascinante e inedita
che ha consacrato Torino capitale della moda, seconda solo a Parigi da dove il capoluogo
piemontese importava i modelli più esclusivi.
La mostra, a ingresso gratuito, si svolgerà in 8 sale degli appartamenti alfieriani di Palazzo
Chiablese aperte al pubblico in occasione delle ‘Giornate Europee del Patrimonio’.
“Gli abiti esposti sono il lampo che ha illuminato qualche istante della vita delle donne che li hanno
scelti e indossati. Allo stesso tempo hanno il dono di suscitare in ciascuno di noi ricordi o narrazioni
di quell’epoca, una passeggiata nel tempo lungo la quale risuonano luoghi, profumi e colori che
rivelano la fantasia e l’estro dei creatori di moda, la grande professionalità delle sarte e delle
modiste, il legame dialettico tra gli eventi di massa e quelli riservati a una élite - spiega la
curatrice, Monica Bruno -. Abiti che raccontano una storia, innescano suggestioni, sono
testimoni di un divenire storico che ci appartiene ed è per questo che è necessario esporli per far
si che diventino patrimonio di tutti –. Anche la scelta del luogo dov’è stato realizzato lo shooting
fotografico, Passamaneria Massia, mette al centro l’eccellenza del ‘saper fare’ - continua Monica
Bruno –. Si tratta infatti di un’azienda storica del territorio che ha saputo proiettarsi nel mondo
moderno. Allo stesso modo Iconica 2019 vuole recuperare l’altissimo livello degli anni ‘50 – ‘80,
quando Torino era capitale della moda e comunicava direttamente con Parigi, e raccontarlo con un
servizio fotografico realizzato con creatività, tecnica e professionalità. I capi fotografati sembrano
usciti da una sfilata dei giorni nostri, in realtà provengono dagli armadi di collezioni private o dagli
archivi delle Maison”.
“A distanza di oltre settant’anni - sottolinea l’Architetto Luisa Papotti, Soprintendente
Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino - gli Appartamenti
del complesso di Palazzo Reale tornano a ospitare un’iniziativa dedicata alla moda: era il 1946
quando l’Ente Nazionale della Moda proponeva a Palazzo Reale, tra le prime iniziative pubbliche
della fase repubblicana, una mostra di abiti sartoriali e una sfilata, a significare il valore che la
moda italiana, e quella torinese in particolare, potevano avere per la rinascita del paese. Con
Iconica – continua la Soprintendente -, le sale di Palazzo Chiablese, che hanno ospitato Paolina
Bonaparte e la Regina Margherita di Savoia, rinnovano una vocazione loro propria: quella di fare
da cornice, con la grazia incomparabile delle architetture settecentesche, a figure femminili capaci
di essere icone del loro tempo. Gli specchi che scandiscono l’infilata di sale degli Appartamenti dei
Duchi del Chiablese moltiplicano e riflettono le creazioni di eccellenza dei grandi atelier storici
torinesi, a salvaguardare la memoria di una stagione unica, in cui la genialità delle sartorie e la
qualità della produzione tessile faceva di Torino una capitale dell’eleganza.”
La moda italiana è nata a Torino. Il 31 marzo 1911 nel centro città per la prima volta una
donna torinese indossò un paio di pantaloni femminili. Si trattava di calzoni modello
‘jupes-culottes’ lanciati dal sarto parigino Paul Poiret all’Esposizione Internazionale dell’Industria
e Lavoro che si teneva nel capoluogo piemontese in quei giorni. Per sfuggire al clamore che la
vista di tale ‘sfacciata’ mise provocò nel pubblico a passeggio in piazza Carlo Felice, la signora
dovette rifugiarsi in una profumeria e uscire dal retro diverse ore dopo.
Con l’Expo del 1911 e il lussuoso Padiglione dedicato alla Moda si parlò per la prima volta
della nascita della “Sartoria Italiana” e Torino si consacrò polo di riferimento al pari della vicina
Parigi.
Nel 1935 in città si aprì la sede dell’Ente Nazionale della Moda e, nel novembre del 1950,
nacque il Samia, il primo salone della moda italiana. Era una manifestazione unica in Italia
che riscosse un grande successo fino alla sua chiusura nel 1977. Per quasi tutto il XX secolo Torino
è stata capitale indiscussa della moda, seconda solo a Parigi. La forza del settore torinese
risiedeva, prima che nell’originalità, nell’abilità sartoriale, un’eccellenza artigiana che poteva
vantare una grande e ricca clientela in tutto il mondo.
Occorre arrivare all’inizio degli anni ’60 perché il GFT (Gruppo Finanziario Tessile) di Torino
trasformi la produzione della moda da sartoriale a industriale dando vita a una delle prime
distribuzioni del prêt-à-porter delle grandi case di moda. Per circa vent’anni l’azienda torinese fu il
principale polo produttivo e distributivo della moda italiana e non solo lavorando per Valentino,
Armani, Dior, Ungaro e molti altri marchi prestigiosi. Con molteplici società, stabilimenti anche
all’estero e un gran numero di marchi propri come Marus, Facis e Cori l’azienda rappresentò un
esempio di industria fiorente completamente torinese. Furono invece gli anni ’90 a segnare il
passaggio del testimone da Torino capitale della moda a Milano, con la nascita della sua famosa
Fashion Week e l’imporsi di nuovi brand nel panorama internazionale.
Foto Mario Sofia
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