Up Presentazione Chiese a porte aperte Slideshow

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Foto: Mario Sofia © 2018



CHIESE A PORTE APERTE
11 nuove aperture automatizzate dei beni ecclesiastici in Italia

 

Torino, 7 Giugno 2019

Video introduttivo Giovanni Quaglia, Presidente della Fondazione CRT Mons. Derio Olivero, Delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Piemontese Luisa Papotti, Soprintendente Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino Roberto Canu, coordinatore progetto Città e Cattedrali (Don Popolla legge il saluto di Don Pennasso)

 

© Autorizzazione concessa 07-06-2019


11 NUOVE APERTURE AUTOMATIZZATE DI BENI ECCLESIASTICI IN ITALIA
• Sarà possibile accedere tramite smartphone con la app "Chiese a porte aperte"
• Sabato 8 e domenica 9 giugno visite in "anteprima" ai beni grazie alla guida dei volontari
• Fondazione CRT rilancia la scommessa e l'investimento nel connubio tra arte e tecnologia

Al via l'apertura automatizzata di 11 beni culturali ecclesiastici in Piemonte, cui sarà possibile accedere tramite smartphone con la app "Chiese a porte aperte": una modalità tecnologica innovativa, unica in Europa, sviluppata nell'ambito del grande progetto Città e Cattedrali, ideato dalla Fondazione CRT e dalle Diocesi del territorio, in collaborazione con la Regione Piemonte e gli organi periferici del MIBACT, per ampliare le opportunità di accesso alle numerose testimonianze d'arte sacra nel nostro Paese.

L'iniziativa è resa possibile grazie all'impegno economico della Fondazione CRT, con il cofinanziamento della Consulta Regionale per i Beni Culturali Ecclesiastici del Piemonte e della Valle d'Aosta e la partecipazione degli enti proprietari dei beni, sotto l'alta sorveglianza dalle Soprintendenze Archeologia Belle Arti e Paesaggio.

Dopo la sperimentazione avviata con successo sui primi due "beni-test" — la Cappella di San Bernardo di Aosta a Piozzo in Provincia di Cuneo (Diocesi di Mondovì) e la Cappella di San Sebastiano a Giaveno (Diocesi di Torino) —, il sistema di apertura e narrazione automatizzata viene esteso ad altre 11 cappelle e chiese piemontesi: la Chiesa di San Salvatore a San Damiano Macra; la Cappella di San Giulio a Lemie di Lanzo; l'Oratorio di San Michele a Serravalle Langhe; la Cappella di San Rocco a Mombarcaro; il Santuario di N. S. del Tavoleto a Sommariva Perno; la Cappella di San Sisto a Bardonecchia (Melezet); la Cappella di Notre Dame de Coignet a Bardonecchia (Les Arnauds); la Cappella di Sant'Andrea delle Ramats a Chiomonte; la Confraternita di San Francesco a Santa Vittoria d' Alba; la Cappella di San Bernardino a Lusernetta; la Chiesa di Santa Maria di Missione a Vìllafranca Piemonte.

I beni sono stati selezionati sulla base di specifici criteri: l'assenza di beni mobili all'interno e di un portale storico all'ingresso, la presenza di elementi di interesse architettonico o pittorico nella cappella, la vicinanza a siti di rilievo, la collocazione in un sistema più ampio di "wellness" e turismo responsabile (via Francigena, percorsi enogastronomici e turistici), la partecipazione attiva da parte della comunità (con un cofinanziamento di circa il 30%).

"L'iniziativa unisce attenzione al territorio e apertura al mondo. Queste cappelle sono tesori del territorio, amati e curati dal territorio — dichiara il Delegato per i Beni Culturali Ecclesiastici della Conferenza Episcopale Piemontese mons. Derio Olivero —. Questo intervento apre le cappelle al mondo, sia perché allarga la possibilità di visita, sia perché mira a creare circuiti degni di essere fatti conoscere fuori dai confini italiani. I luoghi scelti sono tesori che riceviamo dai nostri avi. Nostro compito è mantenerli vivi. L'iniziativa mira a rispettare la tradizione trasmettendola".

"L'innovativo progetto Città e Cattedrali continua a crescere grazie alla sinergia tra le forze del territorio, al radicato senso di communitas, alle opportunità offerte dalla tecnologia, intesa come uno strumento integrativo e non certo sostitutivo della preziosa e insostituibile opera dei volontari, che hanno partecipato attivamente alla definizione del progetto — sottolinea il Presidente Fondazione CRT Giovanni Quaglia —. Le aperture automatizzate, ultimo tassello di un lungo percorso che negli anni ha messo in rete oltre 500 beni ecclesiastici del Piemonte e della Valle d'Aosta, intendono valorizzare i siti storici legati a una comunità che se ne prende cura, come luoghi vivi e riconosciuti di incontro e inclusione culturale e sociale: un nuovo modo per conoscere la bellezza del nostro territorio".

Dopo aver scaricato sul proprio smartphone l'applicazione "Chiese a porte aperte", sia per los sia per Android, occorre registrarsi e prenotare la visita gratuita. Il visitatore, giunto davanti al bene nell'orario di visita selezionato, inquadrerà il QR code e la porta sì aprirà automaticamente. All'interno, un meccanismo multimediale avvierà una narrazione storico-artistico-devozionale del bene culturale, in italiano, in inglese e francese.

La tecnologia a supporto dei volontari.

"Chiese a porte aperte" è un sistema automatizzato per l'apertura e la valorizzazione di siti di particolare interesse storico artistico, che permette di effettuare le visite autonomamente, in condizioni di sicurezza, anche in assenza di un presidio umano: l'apertura automatizzata permette di affrontare meglio la sfida dell'organizzazione dei presìdi e della flessibilità degli orari necessari per tenere aperti i tanti luoghi e spazi del sacro presenti sul territorio piemontese. La tecnologia si pone al servizio della fruizione della cultura, a supporto del ruolo dei volontari — motore ed elemento fondamentale del sistema di valorizzazione di "Città e Cattedrali" —, che si sono formati e sono maturati nella consapevolezza del percorso di crescita delle comunità locali e nel senso di appartenenza dei beni culturali e del paesaggio. Il progetto prevede l'organizzazione di percorsi di formazione annuali per incrementare le competenze storico artistiche, quelle sulla liturgia, la comunicazione, l'accoglienza, la sicurezza, la manutenzione.

Sabato 8 e domenica 9 giugno i volontari saranno a disposizione dei turisti nella scoperta delle cappelle, in una "anteprima" della visita che sarà possibile effettuare in autonomia grazie all'automatizzazione delle aperture, previa prenotazione tramite app.

 

 

    Foto Mario Sofia

 

 

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