ISTANZA DEI LAVORATORI DEL GIOCO PUBBLICO
Torino, 20 Aprile 2021
I lavoratori e le lavoratrici, nonché tutto l’indotto, manifestano oggi, 20 aprile 2021, per sensibilizzare le Istituzioni piemontesi e l’opinione pubblica sul grave stato in cui versa il settore a causa degli effetti del “game over” causato dai limiti imposti all’offerta di gioco legale dalla legge 9/2016.
La L. regionale 9/2016 si proponeva di contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo patologico (prevenzione e cura della malattia), attraverso la limitazione della possibilità di fruizione del prodotto gioco lecito da parte della popolazione.
Nel suo periodo di vigenza la domanda si è trasferita verso il gioco illegale: in Piemonte si è assistito al primo caso di chiusura di attività legali NON per effetto di particolari contingenze economiche, ma per decisioni del legislatore, perché con la L. 9/2016 non si è regolamentato il gioco, ma si è abolita un’attività lecita ed autorizzata dallo Stato, ottenendo
come effetto principale la riemersione dell’illegale. Lo dimostrano i dati rilavati dalla CGIA Mestre che, sulla base dei dati della Guardia di Finanza, ha sottolineato una preponderante riemersione del gioco illegale su tutto il territorio regionale, evidenziando come i soggetti verbalizzati per violazione delle normative che disciplinano l’offerta di gioco sono passati dai 284 del 2016 a 799 nel 2019, con un incremento del 181%. Il tasso di positività dei controlli è tendenzialmente in crescita così come è in forte crescita, rispetto al 2016, il numero degli apparecchi sequestrati.
Non ha tutelato le fasce deboli: ha sostanzialmente spostato la raccolta di gioco (che, anzi, è aumentata) verso le altre tipologie di gioco non soggette a limitazioni -legali e non-, o verso i territori confinanti in cui non sono presenti misure restrittive. I dati della dipendenza non hanno subito flessioni:
erano 1.012 nel 2012, 1.054 nel 2019.
La normativa vigente sta sommando alla propria inefficacia sul fronte sanitario, una sostanziale implosione dei soggetti economici su cui incide: sta smantellando le aziende piemontesi che distribuiscono gioco lecito, con
pesanti ripercussioni sull’indotto occupazionale, soprattutto a causa della retroattività dei divieti in essa contenuti, annullando tutti gli investimenti effettuati.
Alla luce di quanto sopra esposto
I lavoratori e le lavoratrici del settore del gioco pubblico chiedono al Consiglio Regionale Piemonte,
UNA MODIFICA DELLA L. 9/2016 NELLA PARTE IN CUI PREVEDE LA RETROATTIVITÀ DEI DIVIETI IMPOSTI, i quali stanno causando la completa espulsione del gioco legale dal territorio della regione.
Inoltre, pur non avendo fatto registrare una diminuzione della raccolta di gioco, ha determinato conseguenze devastanti per la tenuta delle aziende del gioco legale del Piemonte e sul relativo bacino occupazionale senza aver prodotto benefici in termini di salute pubblica.
Foto Mario Sofia
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