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Foto: Mario Sofia © 2019



MANIFESTAZIONE TEATRO REGIO TORINO

Teatro Regio, il Va’ Pensiero come canto di protesta dei lavoratori
Dopo il commissariamento la manifestazione contro la sindaca sotto il Comune di Torino



Torino, 1 Giugno 2020



CRONACA (Torino). Ha il suono dolceamaro del Va’ pensiero la protesta dei lavoratori e dei precari del Teatro Regio di Torino, che dopo la notizia dei giorni scorsi del commissariamento, dovuto alla mancanza di soldi per il bilancio, hanno deciso di manifestare sotto il Comune, con la speranza di essere ricevuti dalla sindaca Appendino. Speranza vana, perché la prima cittadina non è a Palazzo di Città, ma il momento è stato comunque toccante: in centinaia, con le mascherine, hanno intonato il canto di Verdi, concludendo la performance con un lungo applauso e con il grido “Vergogna” ad accompagnare l’emozione.

Christillin: “Le campane d’allarme suonavano da un pezzo”
“Sono profondamente dispiaciuta, sono qui oggi perché ero presidente dell’orchestra per 14 anni e so come i musicisti siano cresciuti e la qualità delle performance. Questa situazione mi intristisce ma le campane di allarme avevano suonato da un prezzo, ci avrei pensato un po’ prima ecco – così Evelina Christillin, presidente della Fondazione Museo Egizio, alla manifestazione dei lavoratori del Teatro Regio di Torino sotto il Comune dopo la notizia del commissariamento – Ho stima del sovrintendente Sebastian Schwarz, ma cosa poteva fare lui? Chi soffre di più è lo spettacolo dal vivo, siamo qui per sostenere l’orchestra e il Teatro Regio, è chiaro che i liberi professionisti, gli artisti, hanno un gigantesco problema. Abbiamo un ministro sensibile al tema, ma bisogna vedere come determinare questi contributi”.

“Il commissariamento sembra una vendetta”

“Vendetta? All’apparenza sembra così, ci siamo opposti fortemente al rinnovo di Graziosi, alcune persone hanno pagato per questo. E poi la coincidenza, scoppia la bomba e ore dopo viene fuori il commissariamento – a parlare è Carlo Caputo, rsu e maestro nel Teatro Regio, che insieme a centinaia di lavoratori e precari è andato sotto il Comune di Torino per protestare dopo la notizia del commissariamento del teatro – Ci saremmo aspettati un percorso istituzionale, che la sindaca ci coinvolgesse, dopo di ché sta a lei decidere”. “Mercoledì ci sarà un incontro con la sindaca, ci aspettiamo di avere notizie da parte di Appendino, ma la preoccupazione c’è” aggiunge Riccardo Massa, ex direttore di scena.

ANSA) - TORINO, 01 GIU - Oltre 200 lavoratori del Teatro Regio di Torino hanno manifestato oggi pomeriggio davanti al Comune per dire No al commissariamento chiesto dalla sindaca Chiara Appendino. La manifestazione è stata aperta dal canto del 'Va Pensiero' di Verdi e dell'Inno di Mameli, con la partecipazione di un gruppo di voci bianche. Tra un brano e l'altro uno scroscio di applausi da parte del pubblico che si è unito ai manifestanti.

Una delegazione, entrata in Comune per recapitare un documento alla sindaca Chiara Appendino, è stata ricevuta dai capigruppo in un breve incontro virtuale.

Nel documento, firmato dalle Rsu, si chiede, tra l'altro, l'accesso dettagliato al bilancio del 2019 "visto che il sovrintendente aveva rassicurato i dipendenti sul fatto che fosse in pareggio". Alla sindaca, in particolare, viene chiesto che "spieghi la sua scelta di commissariare il teatro, che sembrerebbe non motivata" e la convocazione di una commissione cultura-lavoro. (ANSA).

 

 

    Foto Mario Sofia

 

 

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