Emergenza climatica ed inquinamento: le 10 proposte politiche
per l'amministrazione comunale di Torino e della Città metropolitana di Fridays for Future e della Rete Ambiente e Clima - Torino
Non torniamo alla normalità, perché la normalità è il problema.
Torino, 5 Giugno 2020
Chi La Rete Ambiente e Clima Torino è composta dai Fridays for Future Torino e da Associazioni e Movimenti attivi da tempo sui temi dell'ambiente e del clima.
Cosa Da circa un anno la Rete Ambiente e Clima Torino ha portato avanti un percorso di dialogo e confronto che è culminato con una proposta politica che si intende ora presentare all'amministrazione comunale di Torino e alla Città metropolitana (in allegato il documento completo). Le proposte saranno presentate durante una conferenza stampa che si terrà all'aperto, all'interno del flash mob dei Fridays for Future Torino Fase 3: Ritorno al futuro", nella Giornata Mondiale per l'Ambiente.
Invitiamo giornalisti e amministratori ad essere presenti. Per ragioni di sicurezza sanitaria la cittadinanza non è invitata a partecipare di persona, ma si potrà seguire l'evento in streaming tramite la diretta facebook dalla pagina di Rete Clima: https://www.facebook.com/ReteClimaTorino/.
Dove Piazza Palazzo di Città - Torino
Quando VENERDI' 5 GIUGNO - Giornata Mondiale per l'Ambiente - ORE 15.30
Perchè La necessità di fare fronte comune è nata dall'urgenza legata alla crisi climatica e dalla grave situazione sanitaria ed ambientale in cui si trova Torino per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico. Torino è, infatti, la città italiana più inquinata dell'ultimo decennio (1086 giorni di sforamento dei limiti delle polveri sottili). Nel 2019 è stata la peggiore in Italia con gravi conseguenze per la salute della popolazione (circa 900 morti premature l'anno). A gennaio 2020, poche settimane prima che l'OMS dichiarasse la pandemia, si era già raggiunto il livello di allarme viola - dopo l'arancione e il rosso - per l'inquinamento da polveri sottili. Ora a tutto questo si aggiunge un'altra emergenza, quella del coronavirus, fortemente connessa alle questioni ambientali e alla sostenibilità. Sino ad oggi in Italia contiamo circa 33.000 morti da coronavirus. Tuttavia ogni anno l'inquinamento atmosferico è responsabile di circa 60.000 morti premature nel nostro Paese, 8,2 milioni nel mondo. L'aria che si è respirata in questi ultimi 2 mesi a Torino ci dimostra che si può vivere anche senza smog, non perché costretti dalla quarantena, ma modificando la nostra società e le nostre abitudini. Il Comune di Torino il 1° luglio.
L'emergenza sanitaria non ci ha fatto dimenticare le criticità già presenti prima dello scoppio della pandemia. Da circa un anno le principali associazioni ambientaliste torinesi, riunite nella Rete Ambiente e Clima — Torino insieme ai giovani di Fridays for Future, hanno portato avanti un percorso di dialogo e confronto attraverso differenti tavoli di lavoro, che è culminato con la seguente proposta politica all'amministrazione comunale. La necessità di fare fronte comune è nata dall'urgenza legata alla crisi climatica e dalla grave situazione sanitaria ed ambientale in cui si trova Torino per quanto riguarda l'inquinamento atmosferico.
Torino è risultata, infatti, la città italiana più inquinata dell'ultimo decennio (1086 giorni di sforamento dei limiti delle polveri sottili). Nel 2019 è stata la peggiore in Italia con ben 147 giorni dove sono stati superati i limiti di legge per PM10 e Ozono, con gravi conseguenze per la salute della popolazione (circa 900 morti premature l'anno). A gennaio 2020, poche settimane prima che la l'OMS dichiarasse la pandemia, si era raggiunto il livello di allarme viola - dopo l'arancione e il rosso - per l'inquinamento da polveri sottili.
Ora a tutto questo si aggiunge un'altra emergenza, quella del coronavirus, fortemente connessa alle questioni ambientali e alla sostenibilità. Da una parte una serie di evidenze scientifiche illustrano come l'emergenza di nuove pandemie sia legata all'alterazione dei delicati equilibri naturali esistenti tra le differenti specie viventi e i loro relativi habitat, causata dall'eccessivo sfruttamento delle risorse naturali da parte dell'uomo, dall'altra pare che il particolato possa avere un effetto nel facilitare la diffusione del virus e nel peggiorare la prognosi dei malati di Covid. Sino Oggi in Italia contiamo circa 30.000 morti da coronavirus. Tuttavia ogni anno l'inquinamento atmosferico è responsabile di circa 60.000 morti premature nel nostro paese, 8,2 milioni nel mondo. Inoltre, secondo la prestigiosa rivista The Lancet i cambiamenti climatici saranno la principale minaccia per la salute del XXI secolo.
Oggi mai come prima ci è chiaro quanto la salute sia un bene sacro. L'aria che si è respirata in questi mesi a Torino ci dimostra che si può vivere anche senza smog, non perché costretti dalla quarantena, ma semplicemente modificando la nostra società e le nostre abitudini. Il Comune di Torino ha da tempo dichiarato l'emergenza climatica e riteniamo ora sia fondamentale agire di conseguenza per tutelare la salute di tutti e tutte, presenti e futuri. Per tale motivo presentiamo all'Amministrazione un decalogo con le richieste prioritarie di Fridays for Future-Torino e della Rete Ambiente e Clima Torino.
1. Sostenibilità e contrasto al cambiamento climatico in tutte le politiche - Le amministrazioni si impegnano affinché ogni atto politico dell'amministrazione sia guidato dal principio della sostenibilità e della salvaguardia dell'ambiente. Ogni assessorato dovrà produrre con urgenza una serie di proposte concrete in tale ottica, dotandosi di strumenti di monitoraggio trasparenti e di verifica del raggiungimento degli obiettivi.
2. Trasporto pubblico: elettrico, integrato ed efficiente - Miglioramento di puntualità, efficienza e accessibilità del trasporto pubblico. - Elettrificazione della flotta del trasporto pubblico, estensione capillare metropolitana, con intermodalità rispetto alla mobilità dolce, in particolare la b - Ampliamento della linea metropolitana 1 e costruzione di una seconda linea. parcheggi di interscambio negli snodi principali, fuori dall'area urbana. - Incentivo della mobilità sostenibile non collettiva (pedonale e ciclabile) per rischio contagio, e del car pooling aziendale.
3. STOP auto! L'automobile deve diventare l'ultima scelta. - Ampliamento della ZTL come orari ed estensione. - Attuazione di ulteriori limitazioni al transito dei veicoli all'interno di un certo perimetro nei giorni festivi, in particolare nel periodo invernale: tutte le domeniche devono essere ecologiche. - Aumento delle tariffe di sosta in centro città per finanziare il trasporto pubblico - Istituzione di una giornata feriale fissa di incentivo a muoversi senza auto, attraverso la gratuità dei mezzi pubblici, finanziata attraverso l'aumento delle tariffe di sosta in centro città. - Limitazione al transito delle motorizzazioni più inquinanti, con attenzione alla tutela delle fasce di reddito più svantaggiate.
4. Edifici sostenibili e STOP agli sprechi energetici - Riqualificazione energetica degli edifici pubblici per diminuire le necessità di riscaldamento e condizionamento estivo, con istituzione e verifica di limiti di temperatura massima e minima consentiti. - Adozione da parte della pubblica amministrazione di fornitori che utilizzino elettricità prodotta a partire da fonti rinnovabili. - Completamento della sostituzione delle lampade dell'illuminazione pubblica con luci a Led. - Taglio dei consumi, spegnendo o riducendo l'illuminazione pubblica non necessaria (es. sui monumenti). - Obbligare i commercianti a tenere le porte chiuse se hanno riscaldamento o aria condizionata accesi. - Disincentivare il riscaldamento dei dehors ("funghi").
5. Meno asfalto/ pit) verde e conviviality! Plessi scolastici e zone pedonali - Individuare otto plessi scolastici (almeno uno per circoscrizione) da chiudere al traffico, implementando progetti alternativi quali pedibus, bicibus e simili, per aumentare la sensibility ambientale di ragazzi e genitori. - Progettare in ogni quartiere zone pedonali, parzialmente trasformate in aree verdi, pensate innanzitutto come spazio pubblico di incontro e aggregazione sociale. - Tutela del patrimonio arboreo esistente e nuove piantumazioni.
6. Verso Rifiuti Zero - Applicazione del Green Public Procurement in tutte le gare di appalto, owero Capitolati di appalto che prevedano la riduzione alla base della produzione di rifiuti e it riutilizzo dei contenitori delle mense, distributori alla spina, e stoviglie riutilizzabili. Revisione del - Regolamento Comunale di gestione rifiuti e aggiornamento del Piano Rifiuti Comunale che preveda spazi in ogni circoscrizione per it conferimento dei beni dismessi con possibility di riutilizzo e riparazione; inoltre obbligo di utilizzo di bicchieri riutilizzabili nei locali pubblici, diurni e notturni, etc. e sconti sulla TARI (parte fissa) per i locali pubblici che dimostrino di non usare imballaggi e usa e getta o sulla superficie commerciale destinata al commercio "sfuso". - Concessione del Patrocinio Comunale/Metropolitano esclusivamente alle manifestazioni pubbliche che siano attente alla riduzione degli sprechi (alimentari, materiali ed energetici) e prevedano un piano di corretta gestione dei rifiuti. - Revisione del contratto di servizio con AMIAT-IREN-TRM. Estensione della raccolta porta a porta condominiale/famigliare con tariffazione puntuale proporzionale alla produzione di rifiuti indifferenziati. - Costruzione di una filiera del riciclo locale.
7. Acqua pubblica - SMAT deve essere trasformata da Society per Azioni (per definizione volta al lucro) ad Azienda Speciale Consortile di Diritto Pubblico. - Misure concrete, urgenti ed efficaci per ridurre e eliminare lo spreco idrico: a. L'applicazione dei misuratori di captazione a tutte le fonti di prelievo idrico; b. La definizione rigorosa delle aree di salvaguardia intorno a pozzi e sorgenti; c. La sostituzione e rinnovamento della rete idrica che in gran parte risale al dopoguerra, inclusa ove possibile la realizzazione di reti duali per destinare l'acqua potabile ai soli usi piu preziosi.
8. Stop al consumo di territorio e politiche urbanistiche - Fermare ogni altro consumo di suolo su tutta la Citta metropolitana di Torino, rendendo piu stringenti le norme gia esistenti nel Piano Territoriale di Coordinamento: a. In caso di necessity di utilizzo di ulteriori spazi it Comune deve incentivare la riqualificazione e it riutilizzo degli edifici in disuso e gia esistenti sul territorio urbano. b. Ove per ragioni specifiche di interesse comune si necessiti di nuova cementificazione, si deve prevedere una compensazione in forma di rinaturalizzazione, possibilmente nelle vicinanze.
- Favorire la condivisione degli spazi, abitativi ma anche pubblici, prevedendo facilitazioni per il subaffitto, l'affitto e la proprietà condivisa, anche con l'obiettivo di contrastare l'aumento di superficie abitativa pro capite. - Contrastare processi di espulsione degli strati sociali più deboli da quartieri in trasformazione (gentrificazione) attuando misure preventive di tutela degli affittuari.
9. Economia locale e stili di vita sostenibili - Deve essere valorizzata ed incentivata un'economia locale, equa e sostenibile - Incentivo dei mercati dei contadini, allevatori e artigiani locali. - Utilizzo in tutte le mense pubbliche di prodotti biologici, provenienti da filiere a KM O o equosolidali, privilegiando la dieta mediterranea - Costituzione con l'aiuto del comune di una Rete di Economia Solidale (R.E.S.). Supporto ai Gruppi di Acquisto Solidale (GAS) attraverso la creazione in ogni quartiere di uno spazio per carico-scarico merci con personale dedicato e di supporto logistico (es. software web unico). - Fornire ai cittadini un'informazione chiara e completa, veicolando una cultura volta alla promozione dei principi ispirati alla sostenibilità (psicologica, ecologica e sociale) in contrapposizione al consumismo esasperato, alla competizione, alla mercificazione e allo sfruttamento (degli esseri umani e della natura) che caratterizzano la società contemporanea, per esempio incentivando: a) Il consumo critico e la semplicità volontaria b) La riduzione dell'orario lavorativo e il telelavoro c) La condivisione (cohousing, coworking, orti partecipativi, etc.)
10. Educazione È imprescindibile che venga promossa una cultura della sostenibilità, in particolare illustrando i fattori che causano la crisi climatica e la necessità di costruire un modello culturale, economico e sociale alternativo a quello in atto, non basato sul consumo e sulla crescita economica fine a sé stessi. A tal fine si chiede vengano realizzate azioni concrete ed efficaci di educazione alla sostenibilità nelle scuole, nei processi formativi e nelle azioni di sensibilizzazione in senso lato: a) Programmi di educazione alla sostenibilità nelle scuole di ogni ordine e grado, promuovendo azioni dirette delle scuole e delle associazioni giovanili sui territori; b) Inserire verifiche sulle competenze ambientali nei percorsi di laurea, negli esami di abilitazione, di iscrizione agli albi professionali e nel rilascio delle licenze lavorative; c) Realizzare iniziative di formazione e di sensibilizzazione della cittadinanza al fine di promuovere una cultura improntata alla sostenibilità, incluso festival ed eventi pubblici.
Foto Mario Sofia
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