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Foto: Mario Sofia © 2019


MOI: MIGRANTI UN'OPPORTUNITA' DI INCLUSIONE

Liberate stamani le ultime due palazzine occupate dell'ex Villaggio olimpico.
Come previsto dal progetto,
proseguono le attività di accoglienza e accompagnamento delle persone verso l'autonomia.



Torino, 30 Luglio 2019

Avviato nelle prime ore di questa mattina e concluso in giornata il trasferimento, in alloggi e altre strutture, delle circa 400 persone ancora dimoranti nelle ultime due palazzine dell'ex Moi, occupate dal 2013.

Le operazioni si sono svolte senza tensioni, con ordine e in un clima disteso. Per le donne e gli uomini che hanno lasciato oggi gli edifici dell'ex Villaggio olimpico iniziano ora le attività di accompagnamento previste dal progetto "MOI, Migranti un'opportunità di Inclusione", con percorsi di formazione professionale e inserimenti lavorativi e abitativi.
Attività finalizzate a favorire i processi di inclusione e l'accompagnamento delle persone verso il maggior grado di autonomia possibile.

Gli immobili non più occupati saranno oggetto di interventi di riqualificazione e destinati ad housing sociale.

Sintesi delle principali attività del progetto "Moi, migranti un'opportunità di inclusione" realizzate fino al 30 luglio 2019

Il progetto nasce con il protocollo d'intesa interistituzionale firmato nel giugno 2017 da Comune di Torino, Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Prefettura di Torino, Diocesi di Torino, Compagnia di San Paolo.

GLI OBIETTIVI DEL PROGETTO

Obiettivo generale Affrontare l'emergenza abitativa e lavorativa degli abitanti delle palazzine occupate dell'Ex MOI per consentire la graduale restituzione alla proprietà e verificarne le possibili utilizzazioni e fini di riqualificazione urbana e sociale.
Obiettivi specifici
• Offrire opportunità abitative e lavorative agli occupanti le 4 palazzine e gli interrati
• Permettere la programmazione del riutilizzo delle 4 palazzine e degli interrati, attraverso la liberazione degli spazi occupati e la successiva riqualificazione urbana dell'area.

Liberazione delle strutture Il 21 novembre 2017 si è proceduto alla parziale liberazione degli interrati, occupati sia da dimoranti sia da attività di riciclo e riuso di materiale di scarto ivi stoccati e lavorati.
Sono state trasferite 103 persone, Il 6 Agosto 2018 è stata liberata la cosiddetta palazzina marrone o palazzina dei somali.

In totale sono state trasferite 99 persone. Il 17 dicembre 2018 sono iniziate le operazioni di liberazione completa degli interrati, sia dalle persone ancora dimoranti (55), sia dai materiali stoccati. L' 11 marzo 2019 è stata liberata la palazzina blu e sono state trasferite 141 persone. Il 30 luglio 2019 sono state liberate le ultime due palazzine e trasferite circa 400 persone (220 dalla palazzina arancione, 180 quella grigia).

Accoglienza e percorsi di autonomia Il Servizio Stranieri e Minoranze Etniche del Comune di Torino, l'Equipe del Progetto , l'Ufficio Pastorale Migranti della Diocesi e la Compagnia di San Paolo hanno lavorato in sinergia per offrire ai beneficiari percorsi di accompagnamento individualizzato e concrete opportunità di inclusione sociale, in particolare attraverso la strutturazione di percorsi personali volti all'autonomia abitativa e lavorativa. Le persone trasferite (senza considerare quelle delle palazzine liberate stamani) sono state in totale 424, compresi i nuclei famigliari. Attualmente le persone in accoglienza (anche in questo caso senza considerare quelle delle palazzine liberate stamani) sono 301 presso strutture del Terzo Settore individuate attraverso procedure pubbliche dal Servizio Stranieri e Minoranze Etniche del Comune di Torino e in strutture della Diocesi di Torino.

Inserimenti lavorativi e abitativi Le attività d'inserimento lavorativo, avviate inizialmente attraverso la collaborazione con aziende operanti nei cantieri navali, hanno previsto nel tempo un ampliamento anche in altri settori, quali la ristorazione, la panetteria, l'agricoltura. Ad oggi sono stati promossi 218 formazioni professionali, 88 tirocini e sono stati attivati 132 contratti di lavoro. I percorsi d'inserimento lavorativo sono finalizzati all'autonomia delle persone. Negli ultimi mesi il progetto sta strutturando maggiormente i servizi di accompagnamento alla locazione, attraverso una fondazione partner e contatti diretti con il mercato privato. Ad oggi circa 30 persone hanno affittato autonomamente una casa attraverso questo servizio di accompagnamento che include, oltre alla ricerca ed al sostegno nella contrattazione, un supporto economico all'entrata ed una serie di garanzie per il proprietario.

Le attività previste dal progetto proseguiranno attraverso percorsi di formazione professionale, inserimenti lavorativi e abitativi, per rafforzare il percorso di inclusione e accompagnare le persone a raggiungere il maggior grado di autonomia possibile.

Le persone accolte presso i centri di Settimo Torinese e Castel d'Annone (Asti) potranno, in questa fase preliminare di accoglienza temporanea, essere inserite in percorsi di formazione, di tirocinio o di orientamento e abilitazione a meccanismi di progressiva autonomia. In autunno, quando saranno disponibili ulteriori posti presso strutture del Terzo Settore anche le persone temporaneamente ospitate presso le strutture transitorie verranno trasferite.

Riqualificazione delle palazzine e rigenerazione dell'area Si prevede di utilizzare le quattro palazzine liberate per una operazione di social housing, destinazione già ad ora in atto per le altre tre palazzine dello stesso complesso.

L'idea è di inserire il progetto di rifunzionalizzazione delle 7 palazzine e del loro utilizzo ai fini di social housing in un più ampio progetto di riqualificazione urbana e sociale dell'area, che potrebbe includere anche la rigenerazione delle limitrofe Arcate dell'ex Mercato Ortofrutticolo all'Ingrosso (o ex MOI).

 

 

    Foto Mario Sofia

 

 

   VBS50 Network Photography Torino

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