TERMINATI I LAVORI DEL PARCO MENNEA. UNO SPAZIO DELLO SPORT E DELLA FRUTTA
Torino, 5 Luglio 2019
Un grande parco pubblico dello sport e della frutta: questo è oggi lo spazio verde di oltre 35 mila mq. intitolato a Pietro Mennea, l'atleta pugliese che a Torino alla fine degli anni '70 venne tesserato dalla Fiat Iveco Torino e che con la maglia della società torinese vinse la Coppa Europa nei 100 metri.
In quell'area, un tempo occupata dai capannoni della Materferro, ora adulti, ragazzi e bambini potranno passare lì il proprio tempo libero praticando varie attività motorie. Con la conclusione della seconda parte dei lavori la Città consegna ai torinesi uno spazio già molto utilizzato per la scelta di attività proposte in un luogo prima dominio assoluto delle fabbriche.
L'intervento è il cuore di un Programma di Riqualificazione Urbana - PRIU - a cofinanziamento pubblico-privato che comprende anche la Piazza Del Piano, Corso Lione e Piazza Marmolada. Oneri di urbanizzazione a scomputo, accanto a finanziamenti ministeriali e risorse private, progettisti della Città di Torino e professionisti privati, in una collaborazione proficua e felice. Affinché nessuno sia escluso, il Parco Mennea è un'ampia area dedicata allo sport e alla salute con giochi e attrezzi fitness dal design innovativo, progettati per tutti: giovani, atleti, adulti e anziani. Le attrezzature fitness disposte all'ombra dei frutteti, con più di sei specie e trenta varietà diverse, tra ciliegi, pruni, albicocchi, gelsi, meli e cotogni. E ancora, ribes e uva spina e le immancabili erbe aromatiche. Lungo i viali tematici, che riprendono il tracciato dei capannoni industriali, si alternano alberi di specie differenti e attrezzature di gioco e sport.
Un grande e ondulato tappeto volante azzurro intenso per la ginnastica, il gioco e lo sport sono a disposizione delle aspirazioni e delle capacità di ognuno. Anche l'apertura della seconda parte di questo spazio cittadino rimarca la vocazione sportiva di tutta l'area: piste d'atletica, un campetto polivalente (basket-calcetto), più canestri di allenamento e tavoli da ping pong. Lo skate park, che ospiterà anche eventi importanti per questo sport, è stato progettato e realizzato insieme all'AST - Associazione Skateboard Torino, unico in città. Pensato come una grande scultura, principianti ed esperti si cimenteranno in piccole e grandi evoluzioni su tavola.
E ancora un'area dedicata al calisthenic, in grande sviluppo, per esercizi fisici a corpo libero. Inoltre, in un parco dedicato al grandissimo atleta Pietro Mennea non poteva mancare la pista di atletica, 100 metri per scattare, correre e sfidare gli amici.
Non manca neanche una grande area dedicata all'agricoltura in città, un orto collettivo e una vigna (davvero unica in un parco pubblico) con sei varietà di uve, ben esposta a sud dove le Associazioni potranno sperimentare come coltivare insieme; ciò costruisce una comunità, migliora lo spirito, dà grandi soddisfazioni assaggiando gustose verdure autoprodotte, cui si aggiunge un grande prato recintato per i cani, dove poter correre liberi.
E poi salire sul Belvedere dei Volontari Olimpici, una collina fiancheggiata da alberi e dalle pendici ricoperte di profumatissimo gelsomino, dove con un solo sguardo si abbraccia tutta la città e oltre, dalle montagne olimpiche alla collina torinese, alla sorpresa della vista sulla Basilica di Superga! Complessivamente sono stati messi a dimora più di 300 alberi, di cui 80 alberi da frutta, peri, meli, ciliegi, susini, fichi e gelsi e alberi da ombra e da fiore, dalla Magnolia alli Olmo, dal Liriodendron dai fiori bianchi al Liquidambar dalle foglie dorate, all'Acero rosso e la Paulownia.
Dunque, la storia del quartiere rivive nelle nuove realizzazioni e vi si raccontano tutte le stratificazioni del tempo: dalla piazza dedicata al Polo Nord (nella tradizione di antico quartiere dove si depositava la neve per le ghiacciaia cittadine) sulle sfumature del bianco e dell'azzurro alla piazza del ferro e della tradizione industriale dove il rosso è in evidenza. Sono spazi semplici, flessibili, divertenti e lineari progettati per essere utilizzati nelle diverse ore del giorno. I progettisti hanno pensato a materiali a bassa manutenzione: arredo urbano in cemento colorato robusto, dal design contemporaneo e piacevole, comodo e non vandalizzabile.
Pavimentazioni in cubetti colorati che definiscono i percorsi e le funzioni con mix di colori diversi, pavimentazioni drenanti accanto ai viali alberati per un parco senza raccolta acque piovane, per non caricare le reti, ma a naturale smaltimento.
Benvenuti al Polo Nord! Eccoci nel quartiere che racconta la storia del ghiaccio, dove i mucchi di neve venivano immagazzinati per servire di scorta alle ghiacciaie cittadine, con il freddo vento che dalla Val Susa si spinge fin qui, in quelle che erano solo 150 anni fa pianura.
La ferrovia, che ora passa sotto i nostri piedi, ha cambiato la storia del quartiere quando è stata realizzata, e dall'inizio del '900 diventa, proprio grazie ai binari, interessante per l'insediamento delle industrie. Automobili e treni, le attività che vi trovano posto, dalla Itala (ricordate la Pechino-Parigi) alla SPA - Società Piemontese Automobili, alle decine di carrozzerie artigianali fino alla Materferro (ben ricordata all'ingresso del parco Mennea dalla scritta in ferro ossidato e mattoni, che ci raccontano i materiali della fabbrica.
Fino alla chiusura delle fabbriche e all'interramento della ferrovia, che ancora una volta, negli ultimi 15 anni ne hanno trasformato il destino. Il progetto Due quartieri separati dalla ferrovia, ora interrata con la realizzazione del passante ferroviario, si uniscono attraverso una grande cerniera verde. Una fabbrica enorme, la Materiale Ferroviario, produzione di treni e locomotive, ma anche di camion e automobili ha cessato la sua attività negli anni '80. Al suo posto un nuovo quartiere residenziale affacciato su di una grande piazza attrezzata per il gioco, per i piccoli mercati, per gli spettacoli collegata alla copertura ferroviaria trasformata in un grande viale alberato che collega gli spazi pubblici attraverso la piazza Marmolada fino al grande Parco Mennea. Una nuova pista ciclabile che collega ogni area e si connette con il sistema ciclabile esistente migliorando e completando la rete. Il verde di qualità con occhio attento alla manutenzione e gestione, un uso importante di erbe ornamentali (a ricordare un grande fiume mosso dal vento) nella piazza e nella rotonda per ridurre i costi di gestione offrendo colore, movimento, bellezza e leggerezza.
Una ricca scelta di varietà di alberi nei viali e nei boschetti, per ombreggiare le aree gioco, fitness e sosta e per offrire il colore dei fiori e delle foglie nelle diverse stagioni, e del gusto dei frutti prodotti dal frutteto urbano. Prati di trifoglio per diminuire il numero dei tagli e i relativi costi mantenendo un gradevole aspetto dei prati. Un gruppo di volontari del progetto CoCity che ogni settimana si ritrovano per la piccola manutenzione, la pulizia e il diserbo delle aree con arbusti.
Pur non essendo potuta essere presente, desideravo congratularmi con l'Amministrazione Comunale, per il bellissimo progetto realizzato all'interno di questo magnifico Parco che è stato dedicato a mio marito Pietro Mennea.
Sono certa che ne sarebbe stato entusiasta, in primis per l'attenzione che è stata rivolta ai più giovani che rappresentano il nostro futuro e, soprattutto, perché attraverso questa importante ristrutturazione è stato dato il giusto rilievo all'aspetto sportivo, dimostrando di comprendere appieno l'importanza dello sport, quale formidabile strumento dì formazione.
Io non posso che ripetere le parole che moltissime volte ho sentito pronunciare da Pietro, quando si rivolgeva ai giovani invitandoli a praticare sport, perché lo sport insegna valori come il rispetto delle regole, il rispetto dell'avversario, principi di giustizia, perché vince il più bravo e non il più furbo, e, soprattutto, a saper trarre insegnamenti anche dalle sconfitte; infine lo sport insegna ia capacità di sapersi migliorare ogni giorno: ponendosi un obiettivo, raggiungerlo, superarlo per porsene un altro più ambizioso così ha fatto Pietro con sé stesso, in particolar modo dopo aver terminato con lo sport agonistico, ed impegnandosi nella vita di tutti i giorni con la stessa determinazione e sacrificio. E' così che ha conquistato le sue quattro lauree (oltre il diploma isef), e ha svolto la professione di avvocato e di dottore commercialista ed, in verità, sarebbe troppo lungo citare cos'altro è riuscito a fare, nella sua, troppo breve, vita.
Pertanto, ringrazio davvero di cuore la sindaca, dott.ssa Chiara Appendino, per aver voluto realizzare questo importante progetto di riqualificazione proprio nel parco intitolato a Pietro, dimostrando di avere a cuore non solo la Città, ma il futuro dei suoi giovani che nel frequentare e utilizzare al meglio quanto avranno la fortuna di avere a disposizione, potranno avere la possibilità concreta di trovare quelle motivazioni che li aiuteranno a vincere nella vita, proprio come è stato per Pietro.
Un caro saluto, Manuela Olivieri Mennea
Foto Mario Sofia
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