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Foto: Mario Sofia © 2020



IL TURISMO IN PIEMONTE: EVOLUZIONI 2019 e PROSPETTIVE 2020

Cresce il turismo straniero in Piemonte
Tra gli italiani che si metteranno in viaggio nei prossimi mesi,
uno su quattro pensa a una vacanza piemontese


 

Torino, 29 Luglio 2020

Nel 2019 il turismo in Piemonte ha segnato +1,82% in termini di arrivi, con un incremento maggiore nella componente estera, pari al +3,7%. In flessione di un punto percentuale i pernottamenti. In aumento la soddisfazione e il sentiment positivo di chi ha visitato il Piemonte.

Oggi lo scenario turistico è radicalmente cambiato, ma il Piemonte presenta un’offerta turistica pronta ad accogliere gli ospiti che la sceglieranno: il 25% degli italiani che andranno in vacanza ha intenzione di soggiornare in Piemonte nei prossimi mesi.

Sono risultati significativi, che confermano la tendenza alla crescita a e al consolidamento del settore, quelli presentati oggi in conferenza stampa dall’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte-DMO presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte alla presenza di Vittoria Poggio, Assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio.

Nel corso del 2019 l’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte ha operato in stretta collaborazione con la Direzione Turismo della Regione Piemonte per avviare il processo di innovazione della raccolta dati, elaborazione e monitoraggio del turismo in Piemonte. Una nuova piattaforma per la raccolta dei dati statistici, uno strumento di sentiment analysis sulle recensioni on-line insieme con un monitoraggio tramite big data - basato sui dati di telefonia mobile - sviluppato in collaborazione con l’Agenzia regionale 5T, monitoraggio che in questa prima fase è stato sperimentato sul caso studio dell’Osservatorio Langhe Monferrato Roero, presentato anch’esso nel corso della stessa conferenza.

Il lancio della nuova piattaforma Piemonte Dati Turismo (ROSS1000), avvenuto il 1° aprile 2019, ha richiesto la disponibilità delle strutture ricettive ad adottare questo nuovo strumento di invio dei dati statistici e dell’aggiornamento delle loro caratteristiche e servizi. Dal 1° ottobre 2019 la piattaforma ha permesso l’avvio della mappatura delle locazioni turistiche e raccolta dei relativi movimenti di ospiti, consentendo così di monitorare il fenomeno di tipo “Airbnb”. A fine 2019, la fotografia emersa indicava 6.861 strutture ricettive e 2.993 locazioni turistiche, per un totale complessivo di 9.854 unità (in termini di anagrafiche attive). Gli utenti che hanno adottato la nuova piattaforma per l’invio dei propri dati sono stati circa il 60% del totale.
La ragione per cui si è avviato il cambio della piattaforma di rilevazione dati è legata alla volontà di semplificazione del sistema di trasmissione da parte degli operatori ricettivi.

© Autorizzazione concessa 29_07_2020

 

Entrando nello specifico degli andamenti, nel 2019 il turismo in Piemonte ha registrato oltre 5 milioni e 372 mila arrivi, cioè +1,82% sul 2018, con un particolare incremento del mercato estero, +3,7%, in linea con gli arrivi internazionali registrati in Europa dall’Organizzazione Mondiale del Turismo. Oltre 14milioni e 932mila i pernottamenti registrati con una flessione di 1,1% maggiore nel mercato domestico. Se si analizza l’evoluzione turistica piemontese su un arco temporale più ampio, si osserva che negli ultimi 10 anni gli arrivi sono cresciuti di oltre il 31%, le presenze del 20%.

I mesi estivi si confermano i più importanti per il turismo regionale, attraendo oltre il 60% dei flussi, con il + 2% di arrivi ma -1% di presenze. L’andamento mensile conferma i picchi di luglio e agosto e, come per l’anno precedente, risulta in aumento il mese di ottobre: +2,7% dei pernottamenti e +10,5% di arrivi. Complessivamente i flussi sono cresciuti maggiormente nell’ultimo trimestre dell’anno.

Per quanto riguarda la provenienza dei turisti, si confermano le quote pari a 56% dal mercato italiano e al 44% dal mercato estero già registrate nel 2018. I pernottamenti generati da turisti dall’estero sono stati circa 6milioni e 559mila. La Germania è sempre il primo Paese estero con una quota pari a circa il 22% del totale estero. Nel 2019, la Francia ha superato il BeNeLux ed entrambe valgono il 12% della componente internazionale. La flessione dei pernottamenti dall’estero riguarda maggiormente il Nord Europa, che l’anno precedente aveva registrato un forte incremento – i pernottamenti dalla Scandinavia registrano una flessione pari a -9,2%, e i Paesi Bassi (-11%) - mentre crescono le altre principali provenienze europee: Germania +2,7% arrivi e +0,6% presenze, Francia +5,1% di arrivi e +0,3% di presenze, Regno Unito +6,6% di arrivi e +19,9% di presenze e Russia +0,8% di arrivi e +9,3% di presenze.
Tra i mercati extra-europei di particolare interesse si confermano gli Stati Uniti (+5,3% di arrivi e +7,3% di presenze) e Cina, che aumenta gli arrivi, ma vede in contrazione le presenze (+13,6% di arrivi e -9,9% di presenze).

Oltre ai dati statistici, la nuova piattaforma permette di disporre di indicazioni qualitative sugli ospiti. L’informazione raccolta sul 63% dei turisti che hanno soggiornato in Piemonte descrive puntualmente il genere e il profilo anagrafico: il segmento più numeroso pari al 22% dei turisti ricade nella fascia di età 45-54 anni ed è prevalentemente di genere maschile. Il 6% di ospiti del segmento “bambini fino a 12 anni” conferma ampiamente la fruizione da parte delle famiglie.

Accanto a questi dati qualitativi si uniscono gli indicatori di soddisfazione e sentiment elaborati a partire dalle recensioni on-line dei principali portali di ricerca e prenotazione dei servizi turistici. In aumento la soddisfazione complessiva: da 84,14/100 del 2018 a 85,28/100 nel 2019. Il sentiment è anch’esso in aumento di un punto e arriva a 86,31/100. Complessivamente la soddisfazione degli ospiti circa le strutture ricettive piemontesi è migliore rispetto al totale italiano: 87,7/100 verso 86,7/100.

Facendo riferimento ai territori, il 2019 ha registrato un bilancio positivo per la stagione invernale 2018/2019 della montagna, che registra un +4,18% di arrivi e +3,13% di presenze. Per questa stagione a crescere sono soprattutto i flussi turistici italiani, compensando una flessione dall’estero.

Ottimo il consuntivo del turismo della montagna estiva: crescono gli arrivi (+1,08%), ma soprattutto i pernottamenti (+14,34%). Al contrario della stagione invernale, in questo caso entrambe le componenti registrano un incremento per quanto riguarda i pernottamenti (+10,5% dall’Italia e +24,2% dall’estero), mentre aumentano gli arrivi italiani e sono in flessione quelli esteri.

Per il segmento lacuale estivo, la stagione ha registrato una flessione sia degli arrivi (-1,58%) che dei pernottamenti (-2,05%). L’area prodotto si consolida a forte prevalenza internazionale: infatti, la provenienza estera è pari al 77% degli arrivi e all’84% delle presenze totali. Si registra una flessione sia negli arrivi che nelle presenze della componente straniera, mentre per il turismo nazionale i pernottamenti risultano in aumento (+4,15%) con una lieve flessione degli arrivi (-0,42%)

Il segmento colline conferma la propria posizione con una crescita degli arrivi (+3,14%) e una flessione delle presenze (-1,68%). La componente estera vale oltre il 51% delle presenze totali e il 46% degli arrivi. Aumentano i flussi nazionali, mentre quelli esteri registrano una contrazione nei pernottamenti.

La Città di Torino registra oltre 3milioni e 644mila presenze (-4,1%) e oltre 1milione e 389mila arrivi (+7,6%), con un incremento più significativo della componente straniera (+3% di presenze e +26% di arrivi).
Per Torino gli indicatori di soddisfazione degli ospiti circa le strutture ricettive elaborata a partire dalle recensioni on-line risulta pari a da 87,2/100, maggiore di quasi due punti rispetto a quella per Milano.

In valori assoluti, le ATL Turismo Torino e Provincia e il Distretto dei Laghi si confermano come le più attrattive, seguite dal territorio di Langhe Monferrato Roero. La prima supera i 7 milioni di presenze con oltre 2.500.000 arrivi, la seconda invece registra più di 1,1milioni di arrivi e oltre 3milioni 780mila presenze.
Le migliori performance, in termini di crescita, si registrano sul territorio dell’ATL di Novara (+7,5% di arrivi e +7,2% di presenze), a seguire le Langhe Monferrato Roero (+5,3% di arrivi e -0,3% di presenze). L’ATL del Cuneese registra +1,9% di arrivi e -1,1%% di presenze, sostanzialmente stabili gli arrivi di Alexala (-0,2%) con una flessione nelle presenze (-4,0%), analogamente al territorio dell’ATL Biella Valsesia e Vercelli (-0,6% di arrivi e -5,2% di presenze).

Se questi dati disegnano la fotografia della destinazione prima dell’emergenza sanitaria, il monitoraggio nel corso del 2020 è particolarmente importante per verificare l’effettiva ripresa del settore.
Nell’ambito del programma #RipartiTurismo, l’Osservatorio Turistico Regionale di VisitPiemonte DMO ha sviluppato due azioni specifiche per monitorare l’offerta e sondare la domanda dei prossimi mesi, in particolare, la popolazione italiana quale mercato più promettente nell’immediato.

Gli operatori turistici piemontesi si sentivano sostanzialmente pronti ad accogliere i visitatori fin dall’inizio di giugno. L’indagine ha coinvolto gestori di strutture ricettive (Hotel, Agriturismo, B&B, etc.) ristoratori, guide / accompagnatori, consorzio turistici, tour operator, agenzie di viaggi, attrattori turistici (sito culturale, museale, promotore gestore eventi, concerti e intrattenimenti, ecc.), noleggio attrezzature (bike, e bike), trasporti turistici, attività commerciali, produttori agroalimentari e opinion leader del territorio. A loro è stato chiesto una valutazione sui volumi dell’attività nei prossimi mesi, sul loro prodotto e sulle criticità e opportunità rilevate.

Al di là della forte preoccupazione per la crisi - oltre 80% degli operatori ritiene che nei prossimi tre mesi la propria attività subirà una forte contrazione - la maggior parte degli interpellati si è dichiarato preparato a riaprire l’attività, pur lamentando poca chiarezza nelle linee guida di comportamento. Si dichiarano più preparati nella zona delle Langhe Monferrato Roero e, a seguire, nell’area di Biella Valsesia e Vercelli.

I punti di forza riconosciuti al Piemonte sono legati ad elementi intrinseci del territorio e del prodotto: montagna, lago, ampi spazi per soggiorni nella natura, attività outdoor, con possibilità di stare all’aria aperta in tranquillità. Questo soprattutto nei territori di Biella Valsesia e Vercelli, Cuneese e Distretto Turistico dei Laghi. Ma altrettanto importanti sono gli elementi connessi alla configurazione dell’offerta turistica locale: strutture piccole di qualità, a conduzione famigliare, con elevato rapporto qualità-prezzo. Questo dato emerge soprattutto nelle aree di Langhe Monferrato Roero, Alexala e Novarese.

Le debolezze del prodotto sono connesse alla necessità di riorganizzazione per mercati differenti da quelli esteri che rappresentano i bacini consolidati (soprattutto per Distretto dei Laghi e Langhe Monferrato Roero) e al bisogno di aumentare la capacità di servizio con risorse non disponibili nell’attuale organizzazione (es., personale per le pulizie e sanificazione).

Le principali criticità sottolineate dagli operatori sono legate all’incertezza sulle decisioni governative e alla cancellazione delle prenotazioni su tutto il territorio regionale. Tuttavia si intravvede anche l’opportunità legata alla scoperta di destinazioni minori da parte dei potenziali visitatori.

E i potenziali visitatori del Piemonte nei prossimi mesi ci sono e, secondo il sondaggio realizzato con la collaborazione di Metis Ricerche, il 25% degli italiani ha intenzione di fare una vacanza in Piemonte.
Per chi sceglierà la nostra regione, le principali destinazioni saranno Torino, Val Susa con Bardonecchia e Sestriere, poi Langhe, Roero e Monferrato, le Valli del Cuneese e il Lago d’Orta. Il soggiorno sarà all’insegna dell’attività all’aria aperta, del trekking, dell’escursionismo e della bicicletta. L’enogastronomia è la motivazione principale di coloro che ritengono probabile un soggiorno in Piemonte, seguita dai cammini spirituali. È da notare che coloro che dichiarano di non sapere ancora dove andranno sono coloro che hanno una probabilità maggiore di apprezzare i soggiorni culturali.
Per la vacanza in Piemonte, si soggiornerà in albergo e in case private in affitto insieme alla propria famiglia o con il partner. La durata sarà in maggioranza di più settimane – tipico della vacanza estiva - ma è importante anche la quota di chi trascorrerà solo una settimana o short breaks. Il periodo più probabile della vacanza si concentra nei mesi di agosto e settembre, spostandosi quindi più verso la fine dell’estate, mentre la ricerca delle informazioni avverrà in primo luogo tramite passaparola di amici e parenti, accanto alla ricerca sui portali di prenotazioni e sui siti web delle singole destinazioni.
Per l’acquisto si prediligerà accordi diretti con gli operatori (albergatori, guide, transfer, ecc.) e l’acquisto on-line (rispettivamente, il 34% e 27%).
Da sottolineare che chi ha fatto una vacanza in Piemonte negli ultimi tre anni dichiara un livello di soddisfazione molto elevato: in una scala da 1(min) a 5(max), il 55% dei casi attribuisce il voto massimo e votazione elevata (4) per il 39%. Ancora, l’89% dichiara che rifarebbe la vacanza in Piemonte.

Oggi i primi segnali di ripresa dei movimenti turistici sul territorio si stanno registrando anche nelle recensioni on-line dei visitatori. Infatti, nei primi quattro mesi del 2020 l’emergenza sanitaria ha inciso notevolmente sui comportamenti degli utenti, registrando un forte calo dei contenuti che, per la ricettività, è stato pari a -55,6% (in particolare, -76,7% a marzo e -86,4% ad aprile). Nel mese di maggio l’andamento dei contenuti ha evidenziato una lieve risalita (-80,4%), che per giugno registra una crescita rispetto a maggio: complessivamente nel I semestre 2020 il calo di contenuti si attesta a -60% e lascia auspicare che si riduca via via per raggiungere i livelli dei primi mesi dell’anno.

“Il turismo - commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio - è una delle leve strategiche per l’economia del nostro territorio. Lo dimostrano i numeri degli ultimi 15 anni, in costante crescita, a testimoniare un comparto che rappresenta un’opportunità per tante imprese piemontesi. Realtà coraggiose e virtuose a cui va il merito di questo risultato. Perché se le Olimpiadi del 2006 sono state la scintilla, ad alimentare il fuoco di questo settore sono stati, negli anni, coloro che nel turismo hanno creduto e investito. A loro va adesso tutto il nostro supporto per ripartire in questo anno così difficile e complesso per tutti. Non solo i 40 milioni di euro già messi in campo attraverso i bonus, i voucher e le altre misure emergenziali. Ma tutto quello che la Regione potrà fare di qui in avanti per sostenere e far crescere un’industria, il turismo, che significa innanzitutto qualità della vita e cura del territorio”.

“Abbiamo potuto rilevare dei dati importanti quali il significativo aumento delle presenze turistiche straniere nell’anno 2019 e, cosa più importante, l’accrescimento della soddisfazione e del sentiment positivo di chi è stato nei nostri territori piemontesi. É indubbio che lo scenario che ci si prospetterà quest’anno sarà molto diverso, ma non necessariamente drammatico. I dati degli ultimi sondaggi parlano proprio di come gli italiani che quest’anno hanno deciso di andare in vacanza – dichiara Vittoria Poggio, Assessore al Turismo della Regione Piemonte – abbiamo scelto il Piemonte. Indubbiamente l’iniziativa che abbiamo messo in campo dei Voucher Vacanza è e sarà un grande volano attrattivo per i mesi a venire ma siamo già al lavoro per mettere in campo nuovo misure di incentivazione del turismo per la prossima primavera.”

“Quest’anno con l’Osservatorio Turistico abbiamo fatto un ulteriore sforzo nell’arricchire e integrare i vari strumenti di misurazione, così da offrire maggiore profondità all’analisi dei dati e, quindi, rendere più chiara la comprensione dell’evoluzione turistica nella nostra regione. La situazione critica determinata dall’emergenza sanitaria ha fatto emergere una consapevolezza più estesa sulla necessità di comprendere i fenomeni, misurarne la portata, individuare i punti forti/deboli per potere poi decidere come adattare le strategie di promozione. In breve, assistiamo ad una nuova centralità dei dati quali-quantitativi – dichiara Luisa Piazza, Direttore Generale di VisitPiemonte – Di conseguenza, accanto alle consuete analisi statistiche – il cui uso è oramai consolidato – abbiamo integrato altri dati provenienti da indagini dirette agli operatori della filiera turistica e ai potenziali visitatori del Piemonte, dati che, uniti alle recensioni online (“sentiment analysis”) forniscono interessanti letture tridimensionali sul nostro territorio e sulla percezione positiva di cui gode il Piemonte”


Osservatorio Langhe Monferrato Roero: un caso studio.
Gli impatti del turismo sul territorio

Mercoledì 29 luglio a Torino la presentazione dei risultati dello studio.
 

Nell’ambito della conferenza stampa “Il turismo in Piemonte. Evoluzioni 2019 e prospettive 2020” relativa agli andamenti turistici regionali, che si è svolta oggi presso la Sala Trasparenza della Regione Piemonte, sono stati presentati anche i risultati “Osservatorio Langhe Monferrato Roero: una case history. Gli impatti del turismo sul territorio”, alla presenza di Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte, e Vittoria Poggio, Assessore regionale alla Cultura, al Turismo e al Commercio.

La ricerca realizzata dall’Osservatorio Langhe Monferrato Roero è frutto del protocollo d’intesa siglato lo scorso 13 marzo tra VisitPiemonte – Regional Marketing and Promotion (la società in-house della Regione e di Unioncamere Piemonte per la valorizzazione turistica e agroalimentare del territorio), Unioncamere Piemonte, soggetto di raccordo e rappresentanza delle imprese territoriali, l’Ente Turismo Langhe-Monferrato-Roero, l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba (organizzatore dell’omonimo evento) motore di promozione del sistema turistico piemontese nel suo complesso, e la Banca d’Alba, importante soggetto di riferimento per gli operatori della filiera turistica del territorio delle Langhe.

Obiettivo dell’indagine: valutare l’impatto economico che un evento di livello internazionale quale la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco di Alba (CN) è in grado di generare sul territorio delle Langhe-Monferrato-Roero e del Piemonte in termini di movimenti turistici e con quali variazioni economiche.

 

© Autorizzazione concessa 29_07_2020

L’analisi si è concentrata sull’89ma edizione della Fiera, che si è svolta dal 5 ottobre al 24 novembre 2019. Nel periodo della Fiera, ad Alba, si sono registrate oltre 60.000 presenze medie giornaliere, in crescita del +3,4% rispetto all’anno precedente – indicatore elaborato su dati di telefonia mobile - attirando visitatori dall’estero provenienti principalmente da Francia, Germania, Svizzera e USA: questi Paesi hanno generato 8.465 arrivi e 18.338 pernottamenti. Se si guarda al dato complessivo, durante il periodo della fiera ad Alba gli arrivi sono stati pari a 26.386 e i pernottamenti 53.571.
In termine di stagionalità, il 36% dei movimenti annuali si concentra nei mesi di settembre, ottobre e novembre. Da sottolineare che gli arrivi nei mesi di ottobre e novembre risultano in aumento rispetto all’anno precedente.
In termini di spesa media giornaliera, la curva del bimestre ottobre–novembre (periodo della Fiera) indica un chiaro incremento della ricaduta economica sul territorio in entrambi gli anni considerati, con un valore di spesa superiore rispetto agli altri periodi dell’anno. La performance particolarmente brillante dell’edizione 2019 è confermata sia dal numero di transazioni (+23,3%) sia dal volume complessivo speso (+10,7%), con una crescita a doppia cifra rispetto all’anno precedente. Un risultato prestigioso, al quale il settore della ristorazione e della ricettività ha fornito un contributo determinante.

In termini di reputazione e soddisfazione – misurate con analisi basate sulle recensioni on-line raccolte dai principali portali connessi ai punti di interesse della filiera turistica - l’area delle Langhe, Monferrato, Roero è uno dei territori piemontesi con maggior presenza online (per numero di recensioni e valutazioni positive totalizzate).
Nel 2019, questa notorietà online raggiunge un indice di soddisfazione pari a 88,16 /100 e un sentiment positivo pari a 89,16/100, maggiore dei corrispondenti valori a livello regionale (86,21/100 e 85,28/100 rispettivamente). Da sottolineare, inoltre, l’elevato grado di apprezzamento espresso dagli ospiti per il sistema ricettivo dell’area (pari al 91,5/100), superiore al gradimento dichiarato dagli ospiti in Toscana (86,9).
Questo è il quadro che emerge dal cruscotto di indicatori ottenuti integrando i contributi dei partner del protocollo d’intesa. In particolare, VisitPiemonte DMO con l’Osservatorio Turistico regionale ha lavorato sulla parte riguardante le statistiche ufficiali del turismo (indagine ISTAT), l’analisi delle presenze, sviluppata in collaborazione con 5T attraverso lo strumento Data Visual Insight di TIM, e il sentiment monitorato attraverso Travel Appeal Index. Unioncamere Piemonte si è occupato degli indicatori di spesa ottenuti attraverso il servizio Spend Index basato sulle transazioni del circuito Mastercard e opportunamente rielaborati attraverso indicazioni apportate dalla Banca d’Alba.

L’Osservatorio Langhe Monferrato Roero vuole rappresentare un modello di partnership strategica pubblico/privato inteso come fattore chiave di successo per la governance territoriale, replicabile in altre aree piemontesi.
I partner coinvolti hanno messo a disposizione le rispettive specifiche competenze per promuovere lo sviluppo e la prosperità del territorio regionale, a partire dall’area delle Langhe Monferrato Roero, così da aumentare la capacità attrattiva della destinazione e l’impatto economico generato dall’incremento dei visitatori.

L’obiettivo del cruscotto messo a punto attraverso l’accordo è di ottenere informazioni ampie e oggettive utili alla misurazione concreta delle azioni di sviluppo adottate, sia alla programmazione strategica regionale. Tali risultati sono funzionali anche ad orientare l’investimento in piani di formazione per gli operatori economici piemontesi e azioni di formazione/informazione per i residenti.
“La valorizzazione territoriale efficace richiede una comprensione complessiva sia delle aspettative dei visitatori, sia dei loro comportamenti di acquisto e, di conseguenza, delle ricadute sulle realtà locali. E in questa prospettiva, Big Data basati su dati di telefonia mobile, sentiment analysis connessa alle recensioni online, oltre ai dati statistici, diventano strumenti essenziali per misurare, valutare e, quindi, decidere le azioni future- dichiara Luisa Piazza, Direttore generale di VisitPiemonte - Grazie alle competenze dell’Osservatorio Turistico Regionale, che opera all’interno della nostra Società, abbiamo sviluppato una metodologia di analisi e definito un set di indicatori utili a tal fine. Questo è il contributo che condividiamo con gli altri partner dell’accordo, sperimentando così un nuovo approccio di collaborazione pubblico/privato che si potrà replicare in altri territori e ambiti”.

“Il turismo è un asset fondamentale della nostra economia, che deve essere analizzato e studiato con attenzione per poter programmare e progettare campagne di attrazione di flussi turistici italiani e stranieri verso i nostri territori.
Utilizzare poi metodologie innovative e contemporanee, come in questo caso, ci consente di avere a nostra disposizione elementi aggiornati e immediati per adottare politiche che speriamo possano essere ancora più efficaci e determinanti per rilanciare l’appeal della nostra regione. Questa prima sperimentazione su Alba ne è un brillante esempio, che speriamo possa essere applicato su altre realtà” commenta Gian Paolo Coscia, Presidente Unioncamere Piemonte.

“Abbiamo aderito subito all’Osservatorio perché siamo convinti che solo facendo squadra si possono ottenere risultati concreti: il nostro territorio ne è da sempre la prova con i riconoscimenti Unesco e lo sviluppo esponenziale del turismo. Banca d’Alba è lieta di mettere a disposizione le proprie competenze specifiche e di mettere a fattor comune i dati economici del turismo del nostro territorio, con l’obiettivo di produrre risultati che consentano di migliorare ancora di più l’offerta ai visitatori” spiega Tino Cornaglia, Presidente di Banca d’Alba
“Gli eventi costituiscono, senza dubbio, una delle principali attrattive turistiche di un territorio, e in ottica di governance turistica di lungo termine, sono necessari feedback e informazioni puntuali su di essi." - afferma Luigi Barbero, presidente dell'Ente Turismo Langhe Monferrato Roero - "I dati dello studio dell'Osservatorio non confermano solamente il ruolo fondamentale di un evento internazionale come la Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba per le nostre colline e il Piemonte, ma testimoniano come sia importante, nel comparto turistico, avere un riscontro preciso e dati certificati in termini di movimento turistico, reputazione, soddisfazione e non da ultimo, ricaduta economica e indotto generato sul territorio.
Il mio auspicio è che l'Osservatorio Turistico Langhe Monferrato Roero continui il suo prezioso lavoro al servizio delle realtà territoriali e regionali e che collaborazioni significative come quella tra Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d'Alba, Banca d'Alba, VisitPiemonte e l'Ente Turismo si replichino a sostegno del territorio."

“Esprimo un sentito ringraziamento” - dichiara Liliana Allena la Presidente dell’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba - “a tutti i partner sottoscrittori del protocollo d’intesa che ha fatto nascere l’Osservatorio Turistico Langhe Monferrato e Roero. Per chi, come l’Ente Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, organizza eventi per generare ricaduta economica sul territorio i dati sono fondamentali per una corretta programmazione strategica. Quelli emersi sull’edizione precedente certificano le positive percezioni di un innalzamento qualitativo del profilo dei visitatori con il relativo aumento della spesa sul territorio. Il percorso di crescita registrato dall’evento è frutto di un grande lavoro di squadra tra gli attori territoriali che si è rinnovato con la collaborazione nel far nascere l’osservatorio. Siamo orgogliosi di rappresentare una buona pratica di governance territoriale che potrà fungere da laboratorio sperimentale per l’intera Regione”.

 

 

    Foto Mario Sofia

 

 

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