FRECCE TRICOLORI IN VOLO SU PIAZZA VITTORIO E VIA PO A TORINO
"Abbraccio tricolore" il nome della manifestazione che toccherà tutte le regioni d'Italia
Torino, 25 Maggio 2020
Le Frecce Tricolori tornano a volare su Torino: succederà dopodomani, lunedì 25 maggio, quando la Pattuglia Acrobatica Nazionale effettuerà una serie di sorvoli, su piazza Vittorio Veneto e via Po. L'ora prevista è intorno alle 15. Un'iniziativa che toccherà tutte le regioni italiane e per abbracciare simbolicamente con i fumi tricolori tutto il Paese, in segno di unità, solidarietà e di ripresa. “Abbraccio Tricolore” è il nome di questa speciale iniziativa dell’Aeronautica Militare, che si unisce ai tanti contributi delle Forze Armate in un momento in cui l’Italia è desiderosa di uscire da un periodo di crisi, nel rispetto delle regole, con responsabilità e attenzione.
Il tour delle Frecce Tricolori partirà da Rivolto, in Friuli dove ha sede il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, e toccherà – nell’arco di cinque giorni – tutti i capoluoghi di regione, per poi concludersi simbolicamente il 2 giugno, con il sorvolo di Roma in occasione della Festa della Repubblica.
«Un messaggio di speranza, in un particolare momento storico durante il quale è necessario un forte impegno per assicurare la graduale ripresa delle attività sociali, lavorative ed economiche – fanno sapere dall’Aeronautica -. Ognuno di noi, per il bene di tutti, è chiamato ad agire con responsabilità e senso di disciplina, valori intorno ai quali sono costruiti anche l’addestramento e le esibizioni delle Frecce Tricolori, una squadra che fa del rispetto delle regole e dello spirito di gruppo il proprio Dna».
Uno dei principi del volo acrobatico delle Frecce Tricolori è infatti proprio quello di volare insieme, ma mantenendo le giuste distanze, un aspetto fondamentale per la perfetta riuscita delle manovre in piena sicurezza. «Questo principio può diventare anche una metafora di ciò che al momento caratterizza la nostra vita quotidiana: distanti, ma uniti, continuando ad essere coesi, ad essere squadra, seppure nella necessità di mantenere la distanza sociale e con la speranza di poterci finalmente ricongiungere appena le condizioni lo permetteranno».
Foto Mario Sofia
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