Up Anteprima film Bentornato presidente Slideshow

MAS_1020
MAS_1023
MAS_1025
MAS_1026
MAS_1027
MAS_1031
MAS_1032
MAS_1033
MAS_1034
MAS_1035
MAS_1038
MAS_1039
MAS_1040
MAS_1041
MAS_1044
MAS_1045
MAS_1046
MAS_1047
MAS_1048
MAS_1049
MAS_1050
MAS_1051
MAS_1052
MAS_1053
MAS_1054
MAS_1055
MAS_1056
MAS_1059
MAS_1060
MAS_1061
MAS_1062
MAS_1063
MAS_1064
MAS_1065
MAS_1066
MAS_1067
MAS_1069
MAS_1070
MAS_1071
MAS_1072
MAS_1073
MAS_1074
MAS_1075
MAS_1076
MAS_1077
MAS_1078
MAS_1079
MAS_1080
MAS_1082
MAS_1083
MAS_1084
MAS_1085
MAS_1086
MAS_1087
MAS_1089
MAS_1090
MAS_1093
MAS_1094
MAS_1095
MAS_1096
MAS_1097
MAS_1098
MAS_1099
MAS_1100
MAS_1104
MAS_1105
MAS_1107
MAS_1108
MAS_1111
MAS_1112
MAS_1113
MAS_1114
MAS_1115
MAS_1116
MAS_1117
MAS_1118
MAS_1119
MAS_1120
MAS_1121
MAS_1122
MAS_1123
MAS_1124
MAS_1125
MAS_1127
MAS_1128
MAS_1129
MAS_1130
MAS_1131
MAS_1132
MAS_1133
MAS_1135
MAS_1136
MAS_1137
MAS_1140
MAS_1141
MAS_1142
MAS_1143
MAS_1144
MAS_1145
MAS_1147
MAS_1148
MAS_1149
MAS_1150
MAS_1151
MAS_1152
MAS_1153
MAS_1154
MAS_1155
MAS_1156
MAS_1157
MAS_1158
MAS_1159
MAS_1160
MAS_1164
MAS_1165
MAS_1166
MAS_1167
MAS_1168
MAS_1169
MAS_1171
MAS_1172
MAS_1173
MAS_1174
MAS_1175
MAS_1176
MAS_1177
MAS_1178
MAS_1179
MAS_1180
MAS_1181
MAS_1182
MAS_1183
MAS_1184
MAS_1185
MAS_1186
MAS_1187
 

Foto: Mario Sofia © 2019



ANTEPRIMA DEL FILM "BENTORNATO PRESIDENTE"

 

Torino, 26 Marzo 2019

Anteprima nazionale del film "Bentornato Presidente" nel quale Claudio Bisio torna a vestire i panni del politico Giuseppe garibaldi. Bentornato Presidente!, sequel di Benvenuto Presidente! di Riccardo Milani, film del 2013 in cui un bibliotecario di montagna e pescatore di trote di nome Giuseppe Garibaldi, interpretato da Claudio Bisio, si ritrovava a ricoprire il ruolo di Presidente della Repubblica per via della sua omonimia con l’eroe del Risorgimento.

Il sequel, diretto dai registi di Metti la nonna in freezer Giancarlo Fontana e Giuseppe G. Stasi, è un instant movie pensato e girato in pochissimo tempo che mette alla berlina lo scenario politico dell’Italia del 2019 scaturito dalle elezioni dello scorso 4 marzo, senza risparmiare nessuna delle parti in causa. Il Peppino di Bisio, dal canto suo, torna in politica in veste di Presidente del Consiglio, per riconquistare la compagna Janis, interpretata da Sarah Felberbaum, che eredita il ruolo da Kasia Smutniak.

Si era pensato in un primo tempo di ambientarlo nelle aule di Strasburgo e nei palazzi della politica europea, come osserva lo sceneggiatore Fabio Bonifacci, ma dato che di quel mondo si conosce pochissimo sarebbe stato particolarmente complicato declinarlo in chiave di commedia. «La ricerca per questo film è andata avanti per molto tempo – dice in conferenza stampa il produttore Nicola Giuliano di Indigo Film, anche autore del soggetto insieme a Bonifacci – Volevamo raccontare questo momento storico facendo della sana satira su quello che ci circonda. In un’era in cui si deve per forza stare da un lato o dall’altro della barricata c’è bisogno di guardarsi allo specchio, ridendo di tutto e di tutti. Questo, dopotutto, era anche il senso del primo film».

Il duo dietro la macchina da presa ha dato al film un impianto visivo fresco e pop e Bentornato Presidente!, per uso delle musiche e stacchi di montaggio, ha un taglio fumettistico, quasi da graphic novel. «I nostri maestri, che guardavamo a quindici anni anni in tv, sono i Guzzanti, con Sabina abbiamo anche lavorato come autori – precisano Stasi e Fontana – Li abbiamo rispolverati per questo progetto, che quando ce l’hanno proposto ci è sembrata una chiamata alle armi. Volevamo sdrammatizzare su un presente che si prende sempre e comunque sul serio e ne è venuto fuori un selfie dell’Italia di oggi. Se il film è pieno di riferimenti visivi è perché, essendo cresciuti al tempo delle VHS, abbiamo consumato tanti film americani che abbiamo visto e assorbito».

«È un sequel vero, da tutti i punti di vista – afferma invece Bisio – Sia come storia che a livello temporale, dato che gli eventi si svolgono sei anni dopo. Peppino Rimane un personaggio naïf, ma mentre nel primo film era un pescatore di trote catapultato al Quirinale come un elefante in una cristalleria, stavolta torna in politica solo per riconquistare la sua Janis, che non gli perdona il qualunquismo e il ritiro in montagna. Peppino non ama tanto la politica, ma è una persona che adora rimboccarsi le maniche. Non lo definirei un film buonista, ma un film anti-cattivista».

«Quando c’è un filtro social di questi cambiamo tutti, ognuno di noi oggi è al contempo Dr. Jekyll e Mr. Hyde – osserva invece Pietro Sermonti, che veste i panni di Ivan Ferro, uomo nell’ombra della politica che rivelerà più di una sorpresa – È il segno della politica di oggi e i nostri personaggi non a caso fanno abbastanza tenerezza. In questo film prendiamo a mazzate un po’ di tutti, l’unico che ne esce bene è proprio Peppino, che quello che fa lo fa con amore e per amore. Nel 2013, all’epoca del primo film, c’era la dittatura dei sondaggi, oggi invece dominano dei tirannici social media manager che tengono i politici al guinzaglio della narrazione e dello storytelling ventiquattr’ore su ventiquattro e che secondo me il film rappresenta benissimo. Anche i politici vecchia scuola di Massimo Popolizio e Cesare Bocci, che a un certo punto ritornano, sono perfino ripugnanti».

In Bentornato Presidente! vengono parodiati in maniera piuttosto sfacciata sia Giuseppe Conte, dato che Bisio si auto-definisce un “premier precario a chiamata”, sia Matteo Salvini, Luigi Di Maio e un partito di sinistra, chiaramente riconducibile al PD, più che mai nel caos, il cui count-down per le prime sale anziché scendere. Il Ministro dell’Interno e leader della Lega viene rifatto da Paolo Calabresi, mentre Guglielmo Poggi interpreta un politico a 5 stelle dalla faccia pulita. «Non penso si arrabbieranno, anche perché abbiamo cercato di dargli un’umanità che non so se gli appartiene», dice Calabresi non mandandole certo a dire. «Più che le persone singole raccontiamo l’umanità di una generazione politica che non sa niente, ha il sorriso in faccia ed è molto felice. Devo ringraziare i registi per avermi dato la possibilità di interpretare qualcosa di così felicemente lontano da me», chiosa invece Poggi in chiusura con la stessa durezza.

 

 

    Foto Mario Sofia

 

 

   VBS50 Network Photography Torino

    https://www.vbs50.com - info@vbs50.com

    Foto - Città - Eventi - Attualità - Cerimonie - Web

    vbs50©1998

 

 

 



Generato da JAlbum & Chameleon | Aiuto