RIAPERTURA GIARDINO STORICO DI PALAZZO CISTERNA E PRESENTAZIONE MESSER TULIPANO 2023
Torino, 24 Marzo 2023
Sarà il sindaco della Città metropolitana di Torino Stefano Lo Russo a tagliare il nastro davanti all’elegante cancello di via Carlo Alberto, riaprendo l'angolo verde che rappresenta un unicum per il centro di Torino.
Si tratta di un giardino storico come il palazzo, oggi sede aulica di Città metropolitana di Torino, le cui tracce risalgono alla fine del XVII secolo, quando il nucleo originario dell’edificio si arricchì dell'area verde donata dalla Madama reale Maria Giovanna Battista di Savoia Nemours.
Un vero gioiello in cui elementi naturali e architettonici si fondono perfettamente e che, dopo importanti lavori di ristrutturazione e consolidamento della facciata lato giardino, dal 24 marzo tornano ad essere patrimonio pubblico.
Il giardino storico resterà aperto sette giorni su sette dalle ore 9 alle ore 18: è tornata a zampillare l'acqua nella fontane centrale ed è nuovamente funzionante anche il toret.
La riapertura del giardino sarà anche l’occasione per presentare insieme a Consolata Soleri Beraudo di Parlormo l’edizione 2023 di Messer Tulipano, la grande manifestazione nel parco del castello di Pralormo che dal 1 aprile al 1 maggio riproporrà l'appuntamento con la straordinaria fioritura di oltre 100mila tulipani.
Per l'occasione, nelle aiuole del giardino di Palazzo Cisterna sono stati piantumate alcune migliaia di tulipani donati da Consolata Pralormo, che a breve fioriranno, meteo permettendo.
XXIII EDIZIONE DAL 1 APRILE AL 1 MAGGIO 2023
Il piantamento è sempre rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani neri e un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani pappagallo, ai viridiflora, ai tulipani fior di giglio ed ai frills dalle punte sfrangiate.
La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo dall’architetto di corte Xavier Kurten, artefice dei più importanti parchi all’inglese delle residenze sabaude. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e
sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico e prospettico. Le aiuole dunque
“serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, di narcisi e di giacinti.
Nella serra, giunta da Parigi nel 1896 come regalo di fidanzamento del Conte Carlo a Matilde, si ammira una preziosa
collezione di orchidee, in particolare l’orchidea Wanda sospesa al muro e dai colori particolari.
Nel teatro all’aperto in cui sono conservate le statue delle 4 stagioni si ascolta invece una musica evocativa degli
spettacoli che si tenevano nel 1700 a lume di candela.
Accanto alla passeggiata nel parco tra i colori dei tulipani, ogni anno la manifestazione propone anche esposizioni a tema e allestimenti.
Per la XXIII edizione, nel padiglione Orangerie, viene presentato l’argomento ‘’Flower Design’’: il fiore come fonte
d’ispirazione per stilisti, artisti e designers. Si ammira in particolare una collezione di vasi da fiore, di mobili da giardino e di tessuti.
Nel ‘700, soprattutto in Francia, il tessuto a fiori divenne di gran moda sia nell’arredamento sia nell’abbigliamento. Un
sezione della mostra è infatti dedicata alla Regina Maria Antonietta, personaggio che può essere considerato la prima
‘’influencer’’ della storia nel mondo del frivolo e della moda.
Amò moltissimo i fiori e di conseguenza i tessuti a fiori, che usò nei suoi suntuosi abiti e nell’arredamento delle sue
dimore. Il suo stile all’epoca dettava legge e alcuni tessuti da lei prediletti sono ancora oggi utilizzati da grandi stilisti e arredatori.
In occasione di MESSER TULIPANO inaugura anche la nuova stagione di aperture al pubblico del castello che propone due
itinerari: uno dedicato alla vita quotidiana in un’antica dimora tra cantine, cucine, camere da pranzo e saloni d’onore e uno al Trenino del Conte, uno stupefacente impianto d’epoca, che occupa tre sale, su cui viaggiano treni in scala 0 tra paesaggi dipinti sulle pareti, gallerie scavate nei muri e un colossale scalo merci.
Foto Carlo Cretella
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