INTITOLAZIONE VIA AL GENERALE GUIDO AMORETTI
Torino, 29 Novembre 2024
La Via di fronte all’ingresso del Museo Pietro Micca, è stata intitolata al Generale Guido Amoretti. La cerimonia di intitolazione si è svolta questa mattina alla presenza dei familiari del Generale e delle autorità cittadine, tra cui l’assessore alla Toponomastica, Francesco Tresso, e il Vicepresidente vicario del Consiglio Comunale, Domenico Garcea, presso il Circolo dell’Esercito di Palazzo Pralormo.
La via si trova di fronte al luogo in cui una batteria di cannoni francesi, nel 1706, apriva una breccia nella Cittadella, e che ora è l’ingresso del Museo Pietro Micca e dell'Assedio di Torino, che racconta avvenimenti tra i più importanti della storia di Torino. Il Generale Amoretti contribuì infatti fortemente alla nascita e all’ideazione del Museo, di cui è stato curatore e primo direttore, dal 1961, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 2008.
Guido Amoretti
(Torino, 18.12.1920 – Venaria Reale (TO), 14.07.2008)
Torinese di nascita, è allievo della Regia Accademia di Fanteria e Cavalleria di Modena dal 1940 al
1942, partecipa alle operazioni sul fronte Balcanico della 2° Guerra Mondiale e, per non aver aderito
alla Repubblica Sociale Italiana, viene internato nei campi di prigionia tedeschi e polacchi dal 1943
al 1945.
Nel Dopoguerra ricopre incarichi presso corpi, enti nazionali e internazionali, dedicandosi,
dal 1956, all’opera di tutela del sistema di gallerie di contromina della scomparsa Cittadella di
Torino. Nel 1958 rinviene la scala sotterranea, teatro dell’episodio di Pietro Micca del 1706, e i resti
della grandiosa opera fortificata del XVI Secolo, detta il “Pastiss”.
Da quel periodo inizia lo studio e lo svuotamento del forte per restituirlo alla Città. Dal 1959 al 1961, accanto all’attività di servizio, si dedica, nel quadro del Centenario dell’Unità d’Italia, al recupero di oltre 1600 metri di gallerie
sotterranee a due livelli, per il costituendo “Museo Pietro Micca”, di cui viene nominato direttore.
Terminate le celebrazioni diviene Conservatore del museo e prosegue la sua opera con lo studio e lo
svuotamento del Pastiss, per restituirlo alla Città di Torino e portando alla riapertura di altri 1200
metri di gallerie sotterranee e al rinvenimento dei resti del Pozzo Grande della Cittadella.
Per rendere “vivente” il museo, nel 1964 crea l’Associazione “Amici del Museo Pietro Micca” e istituisce la rievocazione annuale
della battaglia di Torino del 1706, dell’Assietta e della Marsaglia.
Insignito di due Croci di Guerra al Merito e della medaglia d’Argento di Lungo Comando, nominato Ispettore Onorario per la
Conservazione dei Monumenti e degli Oggetti d’Antichità e d’Arte per la Provincia di Torino, nel 1994 riceve l’onorificenza dal
Primo Ministro della Repubblica Francese di “Chevalier dans l’Ordre des Palmes Academiques”. Nominato Presidente del Centro
Studi e Ricerche Storiche sull’Architettura Militare del Piemonte, nel 1998 ottiene il Premio “Bogianen” da parte della Camera
di Commercio di Torino, che va a unirsi ai premi Castagna d’Or, Verna d’Or e Arcangelo.
Per quanto da lui realizzato per la città,
nel 2003 è formalmente nominato Direttore del Museo Pietro Micca e dell’Assedio di Torino del 1706.
Foto Carlo Cretella
|