FESTA DELLA DONNA 2024 PROIEZIONE DEL DOCUMENTARIO "VENIRE AL MONDO. LE LEVATRICI DEL '900. UN MESTIERE DI DONNE"
San Damiano d'Asti, 6 Marzo 2024
Mercoledì 6 Marzo 2024 in occasione della Giornata internazioneale della Donna, a Palazzo Civico di San Damiano d'Asti, in Sala Consiliare, verrà proiettato il film di
Remo Schellino “Venire al mondo. Le levatrici nel Novecento”, un interessante ed emozionante documentario sul nascere nel mondo rurale del secondo dopoguerra.
Il film racconta il tradizionale mestiere della levatrice, frutto di una cultura secolare, dell’esperienza diretta di donna nella civiltà contadina, poiché aiutava a dare la vita, godeva di un grande prestigio e di una grande autorità. Era testimone del succedersi delle generazioni, garantiva l’identità di ognuno, entrava nelle famiglie ed era testimone della loro discendenza.
Il documentario intende quindi raccontare, grazie alla voce delle protagoniste di un tempo, il mestiere di ostetrica e colmare un vuoto. Poco infatti è stato raccontato di questo mondo femminile soprattutto nel delicato momento di passaggio tra guerra e dopoguerra in cui con fatica la vita sociale ed economica iniziava un nuovo lento cammino.
Il documentario racconta le vicende di queste levatrici protagoniste in
prima persona di quell'epoca:
- Maria Pistone di Carrù
- Aida Burchi di Perosa Argentina, classe 1931
- Teresa Rossio di Castelnuovo Nigra
- Carla Ferrari di Alba
- Manfrinotti Luigina di Ceppo Morelli (Verbania)
La proiezione, è ad ingresso gratuito e vedrà la presenza del regista Remo Schellino.
REMO SCHELLINO
Nato cinquantanove anni fa a Dogliani l'8 gennaio 1965. Ha vissuto gli anni
dell'infanzia e della giovinezza in Alta Langa, a Belvedere.
Studente all'Istituto Tecnico Professionale "F.Garelli" di Mondovì. Iscritto
all'Università, ma non ha conseguito nessuna laurea. Servizio civile
(Obiettore di coscienza) a Serravalle Langhe.
Oggi titolare di una piccola casa di produzione cinematografica nata nel
marzo del 1991.
A seguire, a cura di Tiziana Mo, "Magna Jeta, la levatrice di Cisterna.
MARIA GALLINO, per tutti Magna Jeta, Nasce nel 1891 a Valle San Matteo, Frazione di Cisterna. Nel 1910, a 19 anni, sposa Gallino Nicola, nel 1915 diventa vedova, a 24 anni rimane sola con due figlie, la terza nascerà sei mesi dopo la morte del marito.
Decide di non risposarsi, collabora con i suoceri nel lavoro in campagna e cresce le tre figlie avviandole a “mestieri”, per garantire loro l’indipendenza economica: parrucchiera, maglierista, sarta.
A trentuno anni, nel 1922, con il solo diploma di quarta elementare, si iscrive al corso biennale di Scuola
Infermieristica e Ginecologica di Torino; nel 1924 consegue il Diploma di Infermiera e di Ostetrica, abilitata
alla libera professione.
Nel 1927 viene assunta dal comune di Cisterna come Ostetrica Condotta. L’istituzionalizzazione della professione della levatrice e l’obbligo, per i comuni, a stipendiarla per la cura dei poveri vennero introdotti dal Governo Crispi nel 1888.
Nel 1932 sposa Bartolomeo
Scapino, suo cognato. La
sorella Anna, sul letto di
morte, durante il parto del
quarto figlio, chiede a Magna
Jeta di far da madre ai propri
figli. «Un grande dono
d’amore», come ricorda il
figlio adottivo Don Matteo
Scapino,
«per accompagnare
la nostra vita con una
generosità che la fa capace di
essere Madre di due famiglie,
cioè di una famiglia più grande
e per sempre».
Nel 1957
Magna Jeta
conclude la
sua attività e
segue, con il
marito, il
figlio
adottivo ad
Asti, presso
la Parrocchia
Cattedrale
dove rimarrà
fino alla
morte,
avvenuta nel
1974.
Una figura mitica,
il cui ricordo e’
rimasto vivo nella
memoria di chi l’ha conosciuta
Foto Beppe Sacchetto
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