PRESENTAZIONE LIBRO "CI PIACEVA BALLARE NONOSTANTE LA GUERRA "
DI FRANCA GARESIO PELISSERO
San Damiano d'Asti, 10 Febbraio 2024
E' stato presentato oggi in sala Consiliare del Comune di San Damiano d'Asti per la serie di Incontri con l'Autore, il Libro "Ci piaceva ballare nonostante la guerra" scritto da Franca Garesio Pelissero.
Dopo i saluti agli intervenuti da parte del rappresentante del Sindaco Martina Guelfo, ha preso la parola la Presidente della Biblioteca Nosengo Ester Rosso che ha introdotto la presentazione del bellissimo libro.
Numerosi gli spunti di vita contadina vissuti in prima persona dalla scrittrice narrati e spiegati in parole semplici e arricchiti dai numerosi interventi del pubblico.
Abstracta dal romanzo CI PIACEVA BALLARE NONOSTANTE LA GUERRA
Il romanzo, intitolato "CI PIACEVA BALLARE NONOSTANTE LA GUERRA", è ambientato nell'inverno 1944/45 in un paese non specificato dell'Astigiano, dove arriva lentamente l'eco della guerra partigiana. "Una sera di fine anno, un gruppo di amici, che, trent'anni prima, avevano avuto un'esperienza comune frequentando una scuola improvvisata durante la Seconda Guerra, si ritrovano a festeggiare il nuovo anno. È stata una di loro, Livia, ad avere l'idea di riunirli nella sua casa di campagna tra il silenzio delle colline, che li videro ragazzi, e la maestosità delle Alpi al tramonto. Come allora, è la magia del luogo e l'evocazione dei ricordi, anche molto amari, che ricreano lo spirito gioviale e di amicizia di un tempo, cui non è estraneo un personaggio originale, il `vice bidello', che conosce il latino e recita Dante". Egli sarà il personaggio clou per svelare il mistero dell'omicidio, avvenuto 1'8 marzo 1945, del capitano irlandese Charles Connell (pseudonimo di John Keany vittima reale) il quale aveva con sé un ricco bottino di dollari destinati alla causa partigiana. Numerosi flashback, intercalati a scene della realtà del momento, ricostruiscono quell'esperienza giovanile drammatica e gioiosa al tempo stesso, vissuta da giovani che si amavano e amavano vivere nonostante la guerra2Sebbene a distanza di trent'anni molte cose siano cambiate, l'atmosfera è alquanto piacevole e avvincente, gli affetti e le simpatie di un tempo rivivono nuovamente in ricordi e prospettive modulate su nuove speranze. La profondità del racconto è anche data da vari personaggi femminili che fanno da compendio alle vicende storiche e umane del momento, nonché dall'emergere di tradizioni e miti antichi, ancora vivi all'epoca.
Una sera di fine anno, un gruppo di amici, che, trent'anni prima, avevano avuto un'esperienza comune frequentando una scuola improvvisata durante la Seconda Guerra, si ritrovano a festeggiare il nuovo anno. È stata una di loro, Livia, ad avere l'idea di riunirli nella sua casa di campagna tra il silenzio delle colline, che li videro ragazzi, e la maestosità delle Alpi al tramonto. Come allora, è la magia del luogo e l'evocazione dei ricordi, anche molto amari, che ricreano lo spirito gioviale e di amicizia di un tempo, cuí non è estraneo un personaggio originale, il 'vice bidello', che conosce il latino e recita Dante. Sebbene ognuno abbia ormai la propria vita, rimane ancora spazio per nuove simpatie e affetti profondi, per rimpíantí e soprattutto per ricordare e svelare il colpevole del brutale omicidio di un capitano britannico che portava un ricco bottino di dollari alla causa partigiana.
Curriculum di Franca Garesio
Franca Garesio, di origine astigiana, laureata in Lettere, ha insegnato presso il liceo scientifico F. Vercelli di Asti. Da circa venticinque anni si interessa di archeo-antropologia, in particolare si è occupata delle tradizioni e delle usanze del mondo contadino piemontese su cui, oltre a vari articoli pubblicati su riviste del settore, ha scritto i seguenti libri: I segni del tempo. Cultura contadina astigiana (2003), con prefazione di Alessandro Barbero e postfazione di Piercarlo Grimaldi. Il libro nel 2004, al Concorso letterario indetto dal CEPAM Centro Pavesiano, ha vinto il Premio Speciale nella sezione "Il Vino nella Letteratura, nell'Arte, nella Musica e nel Cinema". Un secondo libro, Ricordati di Villa. Amministrazione, opere e curiosità: dalla Repubblica Giacobina alla Repubblica italiana, è stato edito dalla Regione Piemonte nel 2005. Sulla vita religiosa in alcuni paesi del nord Astigiano, dal Concilio di Trento in poi, ha scritto: Quando all'imbrunire suonava l'Avemaria. Il passato religioso dei paesi astigiani della Vai Rilate (2011), la prefazione è di Alessandro Barbero. Nel 2017 ha pubblicato il suo primo romanzo, ambientato nell'Astigiano nei primi decenni del Novecento e ispirato a una storia vera, dal titolo La straordinaria vita di Maria Luigia. Il libro ha ottenuto la "Segnalazione della Giuria del IV Premio Augusto Monti 2020". Nel 2019 ha pubblicato Pane e pere a colazione, con la prefazione di Piercarlo Grimaldi, una ricerca antropologica sulle usanze, le tradizioni e le ritualità dei mondo contadino relative al cibo. È inoltre coautrice del libro Di tartufi e di marche. 11 tartufi bianco d'Alba: una storia notturna, a cura dì Piercarlo Grimaldi (2017). Infine nel giugno del 2022 è uscito il suo secondo romanzo dal titolo ci piaceva ballare nonostante la guerra, ora riedito da Editrice Dell'orso.
Foto Beppe Sacchetto
|