SALA GONIN - Stazione Porta Nuova Torino
Nel 1864, per la stazione della prima capitale del Regno d’Italia vennero progettati degli spazi di prestigio per la biglietteria, da sempre
famosa in quanto ospitata nel “Salone degli Stemmi”, e la sala d’attesa di prima classe, già “Sala Reale” e conosciuta come “Sala Gonin”, dal
nome del pittore di corte che l’affrescò.
All’interno di questa sala si sussegue un ciclo di pitture che riguardano gli elementi della Natura
(Terra, Acqua, e Fuoco), attraverso i personaggi mitologici che li rappresentano. Ai quattro angoli sono invece riportati i quattro
continenti, Europa, Asia, Africa e Americhe, raffigurati da carte geografiche rette da angeli volteggianti nell’aria.
Ogni particolare della
sala, compreso il soffitto, ha come unico denominatore la tecnica del “trompe l’oeil”, che dà al visitatore l’idea di una porzione di cielo
virtuale che fa capolino tra trionfi di balaustre, capitelli e colonne, tipiche della realtà barocca del tempo.
La sala, di 75 metri quadri, è stata progettata dell’ingegnere Alessandro Mazzucchetti, mentre le decorazioni e gli affreschi sono di alcuni
dei pittori e artisti preferiti di casa Savoia tra cui Francesco Gonin che ha affrescato le pareti di questa incantevole sala d’aspetto.
La saletta esiste ancora infatti, si trova a sinistra dietro l'atrio
centrale: una presenza riservata e discreta, tra un minimarket e un
negozio di calze. Ed è in buono stato, restaurata di recente sotto la sorveglianza della Soprintendenza.
Oltre agli affreschi di Gonin (furono
ritoccati nel corso dell'800, anche dallo stesso autore, quindi oggetto di un intervento nel 1934 di Luigi Boffa Tarlatta, mentre i bozzetti
originali si trovano alla Gam, acquistati nel 1997 a un'asta parigina dalla Fondazione De Fornaris) e ai mobili, conserva boiseries
settecentesche e un lampadario di Murano. Un gioiello insomma, che pochi torinesi conoscono.
Foto Beppe
www.vbs50.com
- info@vbs50.com
VBS50
© 1998:
FOTO -
FOTO CITTA' -
FOTO EVENTI
|