CHIESA DI SAN ROCCO
La confraternita di San Rocco, nata a Torino durante una
pestilenza per dare sepoltura ai cadaveri abbandonati, nel 1598, ottiene dal vescovo Carlo Broglia la possibilità
di officiare nella propria cappella di famiglia, dedicata alla Madonna delle Grazie, presso la chiesa di San
Gregorio, esistente già nel medioevo.
Nel 1662, a causa di liti tra la parrocchia e la confraternita, le autorità ecclesiastiche decidono di sopprimere
la parrocchia di san Gregorio: l’edificio, costruito nel 1617 ad opera di Carlo di Castellamonte, viene così
completamente concesso ai confratelli, che, nel 1667, affidano a Francesco Lanfranchi i lavori di riedificazione
della chiesa.
All’esterno sono visibili solamente il tiburio ottagonale della cupola e la facciata, che viene terminata nel
1885, quando viene deliberato l’ampliamento di via San Francesco d’Assisi, e il conseguente arretramento di parte
del fronte della chiesa. Sulla facciata accanto al portale, due nicchie conservano le statue di san Rocco e
sant’Espedito, patrono dei commercianti. In alto, sul portale d’ingresso si trova un ampio finestrone circolare.
L’interno è a navata unica, con due cappelle laterali. Sulla grande cupola, poggiata su un alto tamburo ottagonale
si aprono altrettanti finestroni.
La cappella a destra conserva la statua in pietra della Madonna delle Grazie, attorno alla quale si riuniva, alla
fine del Cinquecento, il nucleo originario della confraternita di san Rocco. La pala d’altare rappresenta la
Nascita della Vergine, ed è opera della seconda metà del Seicento di Giovanni Antonio Mari. Sotto l’altareuna
statua lignea di sant’Aventino, protettore contro il mal di testa.
La cappella di sinistra è dominata da un grande gruppo ligneo rappresentante la Crocifissione, opera dello
scultore Stefano Maria Clemente.
La zona presbiteriale viene realizzata tra il 1745, con l’allestimento della balaustra, e il 1772, anno in cui
vengono terminati gli splendidi scranni del coro realizzati da Giuseppe Maria Bonzanigo e Francesco Gilardi. Nella
nicchia absidale trova posto la bellissima statua lignea del santo, opera di Pietro Botto, che, fino al
rifacimento ottocentesco, era sita nella facciata della chiesa. L’altar maggiore, progettato nel 1755 da Bernardo
Antonio Vittone, viene realizzato con marmi policromi, e reca sulla cimasa le statue dei padri della chiesa,
mentre sotto la mensa è conservata l’urna con le reliquie di san Rocco. L’affresco della volta, eseguito nel 1791
da Rocco Comaneddi, rappresenta episodi della vita del santo, mentre alle pareti si trovano due tele seicentesche:
una di Giovanni Antonio Mari, La predica di san Rocco agli appestati, l’altra di Tarquinio Grassi, rappresentante
La morte del santo.
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