PRESENTAZIONE MITO - SETTEMBRE MUSICA
MITO SETTEMBREMUSICA 2016
GRANDE MUSICA PER “PADRI E FIGLI”
Un millennio di grande musica in 160 concerti tra Torino a Milano,
per un Festival che si rinnova e diventa tematico
In programma le musiche di 112 compositori viventi, 3 nuove commissioni,
8 prime esecuzioni assolute, 2 prime per l’Europa
e 4 per l’Italia
Introduzioni e guide all’ascolto per ogni concerto per il piacere di una comprensione più profonda.
Concerti gratuiti nelle zone meno centrali delle due città, appuntamenti speciali dedicati ai più piccoli e
due grandi serate in piazza in cui il pubblico diventa protagonista.
La London Symphony Orchestra e Gianandrea Noseda inaugurano il Festival
Torino – Milano, dal 2 al 22 settembre
Torino/Milano, 27 maggio 2016 – Dal 2 al 22 settembre ritorna a Torino e a Milano il festival MITO SettembreMusica che compie quest’anno 10 anni. Rinnovato nella sua governance, con una nuova
Presidenza, Anna Gastel, e una nuova Direzione artistica, Nicola Campogrande, il festival svela
un’identità musicale inedita e riconferma il desiderio delle due Amministrazioni di offrire a cittadini e
turisti un’esperienza musicale di altissima qualità.
«Nel ripensare MITO SettembreMusica, e volendo dedicare la manifestazione interamente alla musica
classica – spiega il direttore artistico Nicola Campogrande – ho tenuto presente due gruppi di
ascoltatori: gli habitué e quelli che non hanno mai messo piede in una sala da concerto. Ad entrambi ho
voluto proporre qualcosa di inusuale, che rinnovasse il piacere dell’ascolto per chi già frequenta i
concerti e, al tempo stesso, abbattesse ogni barriera per chi non è abituato a farlo. Così ho immaginato
un festival tematico, nel quale ogni appuntamento è costruito ad hoc e proposto a un pubblico cui si
chiede, in alcuni casi, di essere protagonista attivo. Per il 2016 il tema sarà Padri e f igli: mi sembra si
adatti bene a una manifestazione che ha una lunga storia alle spalle ma si sta aprendo al nuovo. E
penso che la stessa apertura stia avvenendo all’intero universo della musica classica: amiamo il grande
repertorio del passato ma abbiamo voglia di ascoltarlo in modo inedito, fresco, arricchito dalla più bella
musica degli autori viventi».
Ognuno dei 160 concerti in programma (80 per ogni città) sarà preceduto da un’introduzione
all’ascolto con l’obiettivo di offrire un’esperienza musicale inedita, curiosa, capace di coinvolgere il
pubblico offrendogli il piacere di una comprensione più profonda. Saranno quindi Stefano Catucci a
Torino, dal 2 settembre al Teatro Regio, e Gaia Varon a Milano, dal giorno successivo alla Scala, a
presentare ciascun concerto in cartellone I due musicologi introdurranno poi tutti i concerti del
cartellone e, in alcuni casi, a loro si affiancheranno dei sopratitoli che, sui display normalmente utilizzati
per i libretti delle opere, faranno scorrere una vera e propria guida all’ascolto appositamente realizzata
per il festival.
La serata d’apertura è affidata alla London Symphony Orchestra e vede protagonista
Gianandrea Noseda, recentemente nominato Direttore ospite principale della prestigiosa compagine
inglese. Il programma, intitolato Debussy recasted, ruota attorno alla figura del compositore
francese, accostando un capolavoro come La mer alla prima esecuzione italiana di cinque dei suoi
Préludes per pianoforte, appena trascritti per orchestra dal compositore greco Nikos Christodoulou e alla
Seconda Sinfonia di Rachmaninov, nata negli stessi anni.
«Quello di MITO è un invito a godere della musica classica rivolto a tutti. Anche ai bambini più piccoli: se
ascoltano bene, cresceranno bene e saranno cittadini migliori», dice ancora Nicola Campogrande. Lo si
capisce fin dal primo appuntamento del cartellone dedicato agli ascoltatori più giovani: lo spettacolo
intitolato Glimp, in programma il 3 settembre a Milano e il 4 a Torino, appositamente pensato per i
bambini tra i 2 e i 4 anni. Creato in Olanda, è pensato per trasportare il giovanissimo pubblico in un
mondo astratto e magico, nel quale musica, immagini e tecnologia si fondono insieme. Realizzato
dall’Oorkaan Ensemble, lo spettacolo ha vinto due diversi premi agli Young Audience Music Awards
2015: “migliore produzione dell’anno” e “migliore piccolo ensemble”.
Il pubblico di tutte le età sarà invece coinvolto in MITO Open Singing, il 10 settembre a Milano e il
giorno successivo a Torino, un evento che mira a coinvolgere il pubblico quale parte attiva della
performance, al termine di due giornate nelle quali trenta cori provenienti da tutta Italia, per un totale
di oltre mille cantori, si esibiscono in diverse zone del tessuto urbano. Le due città del festival
diventeranno in quest’occasione un gigantesco palcoscenico e la sera, rispettivamente in piazza del
Duomo e in piazza San Carlo, il pubblico potrà mescolarsi ai musicisti per un canto comune nel quale –
grazie alle partiture distribuite gratuitamente – tutti diventeranno cantori, intonando i brani in
programma, preannunciati sul nostro sito, sotto la guida del direttore Michael Gohl e con il sostegno
del Coro Giovanile Italiano, in veste di “coro-guida” sul palcoscenico.
Il Festival si chiuderà a Torino il 21 e a Milano il 22 settembre con il concerto Jobim o Villa-Lobos?
Esiste infatti un particolare gioco di rimandi tra la musica di Villa-Lobos e le canzoni di Jobim, oltre che
tra la Spagna di Manuel de Falla e l’Argentina di Astor Piazzolla; la violoncellista francese Ophélie
Gaillard, con il suo ensemble e insieme a Toquinho, esploreranno i due mondi musicali e geografici
grazie a trascrizioni inedite e curiose.
Tutti gli artisti invitati hanno accettato di preparare programmi or iginali, nati apposta per il festival
e speculari nelle due città (con poche eccezioni). Molta attenzione è rivolta poi a chi abita nelle
zone meno centrali di entrambe le città, con un concerto gratuito ogni sera, che in alcuni casi
coinvolge gli stessi grandi artisti presenti nelle sale centrali.
«Salvaguardando le caratteristiche che hanno reso MITO un appuntamento di grande successo e
notorietà internazionale – dice la Presidente Anna Gastel – quest’anno il festival si presenta con una
nuova governance, un nuovo direttore artistico e, per quel che riguarda Milano, anche una nuova
gestione organizzativa. Sarà nostro interesse e cura mantenerne vivi i tratti distintivi: oltre alla
presenza nelle grandi sale da concerto, in teatri, auditorium, chiese e in sedi non convenzionalmente
deputate alla musica, nelle zone meno centrali delle due città, è stata potenziata l’accessibilità del
festival, attraverso il prezzo ridotto dei biglietti e un gran numero di concerti gratuiti,
per raggiungere e avvicinare alla musica classica il più vasto pubblico possibile».
Il programma del Festival percorre un arco temporale di oltre ottocento anni di musica, in molte
occasioni oltrepassando le barriere di genere. Composizioni nuove fanno capolino tra il repertorio
barocco; improvvisazioni s’inseriscono tra Schubert e Schumann; Richard Strauss fa spazio alle colonne
sonore di Hollywood e al repertorio contemporaneo che ne è erede. Con una precisazione importante:
«Mi sono stufato del modernismo legato alle vecchie avanguardie – dice Nicola Campogrande –: il
mondo è ormai pieno di autori che scrivono musica capace di dare piacere, gioia, emozione, senza
costringere le orecchie a esperienze punitive; e dunque tutti i 112 compositori viventi eseguiti (64 nelle
sole giornate dedicate ai cori) sono stati scelti tra coloro che si dedicano a rinnovare con intelligenza e
passione il godimento dell’ascolto». In quest’ottica vanno letti anche i numeri del festival, che, oltre ad
aver commissionato 3 nuovi brani (uno dei quali in collaborazione con Torino Danza), offre 14 prime
esecuzioni (8 assolute, 2 europee e 4 italiane).
Un’ulteriore novità riguarda i prezzi che, per la prima volta, sono gli stessi sia a Torino, sia a Milano, e che rimangono particolarmente contenuti. Tutti i concerti pomeridiani sono proposti a 5
euro, e sempre 5 euro costano tutti i concerti per bambini e ragazzi sotto i quattordici anni. I concerti
serali vanno da 10 a 30 euro. Quelli nelle zone non centrali delle città sono gratuiti.
Le città di Torino e Milano hanno congiuntamente deciso di dedicare quest'edizione di MITO a Giorgio
Balmas, ideatore di SettembreMusica, nel decimo anniversario della sua scomparsa.
Il Festival è realizzato grazie all’impegno economico delle due Città, e al prezioso contributo degli
sponsor, dal Main partner Intesa Sanpaolo, che ha creduto al progetto sin dalla prima edizione, a
Pirelli, Fondazione Fiera di Milano e, per la Città di Torino, Compagnia di San Paolo.
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