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Foto: BEPPE © 2015
“Il cortile dietro le sbarre” Il libro di Marina Lomunno presentato a Palazzo Civico nella Sala Colonne. Il libro-intervista di Marina Lomunno "Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti. Dialogo con don Domenico Ricca, cappellano del carcere minorile di Torino". Il libro-intervista sarà uno dei regali offerti a papa Francesco nel corso della sua visita a Torino. Domenica 21 giugno, infatti, don Domenico e alcuni ragazzi del Ferrante Aporti pranzeranno con il Pontefice e, proprio in quell'occasione, gli doneranno una copia del volume. All'incontro in Sala Colonne erano presenti insieme all'autrice, Marina Lomunno, e a don Domenico Ricca, il vicesindaco Elide Tisi, Ennio Tomaselli, già Procuratore della Repubblica presso il Tribunale minorile di Piemonte e Valle d'Aosta, e Antonino Pappalardo, Dirigente del Centro giustizia minorile di Torino.
Questo ampio libro-intervista raccoglie le memorie personali di don Domenico
Ricca, sacerdote salesiano, da 35 anni cappellano dell'istituzione
carceraria minorile torinese.
A raccoglierle è Marina Lomunno, giornalista
professionista, redattrice del settimanale diocesano di Torino La voce del
popolo, collaboratrice del quotidiano Avvenire e di diverse altre testate
cattoliche.
Ne emerge un quadro vivo, toccante pur nella più
totale discrezione dovuta, perché sono storie di ragazzi e di adolescenti
che hanno bisogno di crescere senza esposizioni mediatiche inutili e
dannose. Un libro che vuole anche rendere omaggio a san Giovanni Bosco nel bicentenario della nascita: per Don Bosco le visite alle carceri furono importantissime, nella scelta di privilegiare in ogni modo i poveri e gli emarginati. I diritti d'autore della vendita del libro-intervista saranno devoluti per borse di studio e lavoro per i ragazzi del Ferrante Aporti. Dall'
introduzione:
Quanti sono, i ragazzi di don Mecu, da 35 anni
cappellano al Ferrante Aporti, il carcere minorile di Torino? Questo è il
libro delle loro storie e del sogno di un prete salesiano che cerca di
vivere il carcere come un oratorio. È l'idea di san Giovanni Bosco, che
nella Torino di metà '800, veniva tra queste stesse mura a incontrare i
ragazzi detenuti. È dal dolore e dalla speranza del carcere che nasce il
"sistema preventivo", pilastro dell'educazione salesiana che farà di don
Bosco il "santo dei giovani". Questo libro parla di libertà. Perché il carcere minorile non è un mondo a parte: può diventare una scuola, un oratorio, perfino una famiglia. Se c'è gente che ci spende la vita, e ci mette la faccia. Come don Mecu.
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