RIAPERTURA GIARDINI REALI
Conferenza stampa
Lunedì 21 marzo 2016, ore 12
Musei Reali, Palazzo Chiablese
Piazza San Giovanni 2, Torino
Introduce e coordina
Enrica Pagella, Direttrice dei Musei Reali
Intervengono:
- Piero Fassino, Sindaco della Città di Torino
- Antonella Parigi, Assessore alla Cultura e Turismo della Regione
Piemonte
- Aldo Reschigna, Vicepresidente e Assessore al Bilancio della
Regione Piemonte
- Franco Iseppi, Presidente del Touring Club Italiano
Al termine della conferenza è previsto un tour dei Giardini guidato da
Marina Feroggio, Direttrice dei lavori, e da Giovanni Lepri, Direttore
della Regione Piemonte.
I Giardini saranno aperti al pubblico dal 24 marzo.
I Giardini Reali di Torino sono delle aree verdi situate dietro al Palazzo Reale e il Palazzo della Prefettura-Armeria Reale, nel pieno centro
di Torino, tra la Piazza Castello e Corso San Maurizio, dove quest'ultima parte è pubblica.
Le aree verdi sono attraversati dai Viali I Maggio
e Viale dei Partigiani, alla cui confluenza fu eretto il Monumento nazionale al carabiniere nel 1933, poi dichiarato monumento nazionale
italiano.
Quando incominciarono a sorgere erano situati all'estrema periferia di quella Torino sabauda che Emanuele Filiberto volle ergere a capitale
del suo guerresco ducato. Presero forma per ispirazione alle maggiori regge d'Europa, allora decorate con gli eleganti giardini, specie di
idea toscana (basti pensare alle ville medicee).
Quanto oggi è visibile, è in gran parte opera dell'architetto André Le Nôtre, già attivo alla corte di Versailles, per committenza dei
Borbone, rispecchiava quella che era una caratteristica dei giardini nobiliari europei, i giochi d'acqua e le prospettiva floreali. Già
nell'epoca di Carlo Emanuele I e di Vittorio Amedeo I di Savoia il giardino aveva subito notevoli ampliamenti, ma è sostanzialmente dal tardo
seicento che si avranno, con il lavoro del De Marne (che attuava i progetti del de Nôtre) i veri e propri splendori.
Nereide e Tritoni (Martinez,1767).
Al centro della parte recintata dei giardini, si può scorgere una vasca in marmo bianco con la centro la Fontana di Nereide e i Tritoni, più
semplicemente chiamata "Fontana dei Tritoni".
Si tratta di un'opera raffigurante figure mitologiche: una Nereide (ninfa marina) circondata da
dei Tritoni (i figli del dio Poseidone. A sua volta, la vasca è circondata da dodici statuette di esseri metà umani e metà acquatici. L'opera
fu concepita dallo scultore di corte Simone Martinez (1689-1768) nel 1765-1768.
Prima del ritorno dei Savoia, a seguito della
Restaurazione, quel Giuseppe Battista Piacenza che già aveva lavorato per il secondo piano di Palazzo Reale, ebbe l'incarico di restaurare
alcune statue settecentesche raffiguranti le Quattro Stagioni e i grandi vasi celebrativi provenienti dalla Reggia di Venaria Reale, e
sostanzialmente questa fu l'ultima grande modifica che subì il giardino; ancora qualche statua venne posta verso fine Ottocento, quando per
volontà di Vittorio Emanuele II si posero qui le raffigurazioni marmoree di Amedeo VI di Savoia, Vittorio Amedeo I e Vittorio Amedeo II, ma lo
spostamento della capitale a Roma ridusse drasticamente l'importanza del luogo.
Foto Beppe
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