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Foto: beppe © 2016 vbs50
FREEDHOME 27 ottobre 2016: Inaugurazione Freedhome store a Torino IL primo concept store dedicato alle eccellenze dell’economia carceraria italiana. In via Milano 2c a Torino DUE PAROLE SU FREEDHOME. ANZI, QUALCUNA IN PIÙ. Questo spazio è di proprietà del Comune di Torino. Con generosità e lungimiranza è stato messo a disposizione del Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria del Piemonte, Liguria e Valle D’Aosta che lo ha dato in uso a Extraliberi, cooperativa che lavora nel carcere Lorusso e Cutugno di Torino. Grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo, alla dedizione di Monica Cristina Gallo, Garante per i diritti dei detenuti del Comune di Torino, al progetto dell’architetto Marina Massimello e all’impegno della rete di cooperative rappresentate dal marchio Freedhome, questo concept store è diventato realtà. Più che un semplice luogo, Freedhome è lo straordinario risultato della collaborazione tra istituzioni, professionisti, cooperative, manager, agenti di polizia penitenziaria, detenuti e volontari: storie diverse, a volte opposte e contrarie, che qui si incontrano sulla stessa strada.
LAVORO VOLONTARIO E ACCESSORIO IN CITTÀ PER I DETENUTI DEL “LORUSSO E CUTUGNO” Città di Torino, direzione della Casa Circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino e Amiat, società del Gruppo Iren sottoscrivono un Protocollo di Intesa per lo svolgimento di lavori di pubblica utilità nell’ambito della cura e manutenzione di spazi pubblici urbani, in favore della comunità locale, da parte di soggetti in stato di detenzione presso la Casa Circondariale. La durata del Protocollo è di circa sei mesi. Le attività saranno organizzate in tre moduli, di sette settimane ciascuno, coinvolgendo per ogni modulo circa trenta detenuti. Le persone in regime carcerario che beneficeranno della possibilità di lavorare all’esterno del carcere saranno individuate dalla Casa Circondariale; le attività saranno svolte a titolo volontario e gratuito. I costi assicurativi per la copertura di eventuali infortuni e malattie professionali, oltre alla Responsabilità Civile verso terzi, saranno a carico della Città di Torino che si potrà avvalere delle polizze già attive, a nome dell’Amministrazione. La Città di Torino integrerà i moduli di lavoro volontario con attività in regime di lavoro accessorio per la durata di una settimana, attraverso un contributo della Compagnia di San Paolo e la collaborazione della “Casa di Carità Arti e Mestieri” di Torino che sarà il datore di lavoro ed erogherà i voucher a favore dei detenuti coinvolti. Sempre la Città fornirà alla Casa Circondariale i titoli di viaggio offerti gratuitamente da Gtt. I detenuti opereranno con la supervisione dei referenti del progetto indicati da Città e Amiat, in costante collegamento con la Casa Circondariale. Amiat metterà a disposizione know how, personale, abbigliamento, adeguate attrezzature e strutture necessarie. ù Dal progetto AxTo, realizzato dall’Amministrazione comunale per accedere ai finanziamenti del Governo per la riqualificazione delle periferie, potrebbero pervenire altri fondi per estendere da 30 a 40 il numero massimo di persone private della libertà personale da utilizzare per ciascuno dei tre moduli e la realizzazione di un programma di sostegno economico temporaneo, rivolto a persone in difficoltà attraverso la forma del lavoro accessorio, o altra forma meno precaria: 70 persone disoccupate, da individuarsi con apposito bando pubblico. Torino, 27 ottobre 2016 (h14.00) Comunicato n. 311/2016
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