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Foto: beppe © 2016

 



FIORELLA MANNOIA in “a te” omaggio a Lucio Dalla

Fiorella Mannoia nasce a Roma il 4 aprile del 1954 con una predisposizione innata per il mondo dello spettacolo: a metà anni '60, ancora giovanissima, esordisce infatti come stunt-man a Cinecittà e poi come controfigura di Monica Vitti e Candice Bergen. Nel frattempo si dedica anche alla musica: partecipa al Festival di Castrocaro nel 1968 e l'anno successivo al Disco per L'Estate. Inizia a fare sul serio solo nel 1972, quando incontra il cantautore Memmo Foresi e insieme a lui registra due 45 giri e l'album "Mannoia Foresi & Co.".

È un episodio che rimane pressoché isolato, perché per rivedere la Mannoia bisogna attenere fino al 1981, quando partecipa al Festival di Sanremo con la canzone "Caffè Nero Bollente", un pezzo rock che ottiene un discreto successo di vendite. La vera svolta arriva però con il Festival di Sanremo del 1984, dove la Mannoia presenta il brano "Come Si Cambia": è il primo vero successo di pubblico e coincide con una presa di coscienza definitiva della propria identità artistica e delle proprie potenzialità. Segue, l'anno dopo, l'album "Momento Delicato", un lavoro che mette in mostra la crescita espressiva della cantante romane e contiene il singolo "L'Aiuola", che va in finale al Festivalbar raggiungendo le zone calde della classifica.

Dopo aver pubblicato l'album "Fiorella Mannoia" nel 1986, l'anno successivo è ancora sul palco del Festival di Sanremo, ed è la consacrazione definitiva: la canzone "Quello Che Le Donne Non Dicono", scritta per lei da Enrico Ruggeri, vince il premio della critica e ottiene un enorme successo.

L'anno successivo è segnato da un altro incontro molto importante, quello col cantautore genovese Ivano Fossati, che scrive per lei "Le Notti Di Maggio". Il brano viene presentato al Festival Sanremo, aggiudicandosi il premio della critica: un riconoscimento che bissa quello dell'anno precedente e incorona la Mannoia come un delle più grandi interpreti della canzone d'autore italiana. L'album che esce di lì a poco, "Canzoni Per Parlare" è infatti una raccolta di grandi firme della nostra musica, che comprendono, oltre a Ruggeri e Fossati, anche Ron e Riccardo Cocciante.

Il disco si avvale della produzione di Piero Fabrizi, compagno della cantante, che da questo momento in poi ne curerà gran parte dei lavori. A fine anno arriva anche il riconoscimento più prestigioso: la Targa Tenco quale migliore interprete. Nel 1989 esce "Di Terra E Di Vento": è ancora una raccolta di firme prestigiose (alle quali si aggiunge quella di Francesco De Gregori) ed è ancora Targa Tenco per la miglior interprete.

La Mannoia si ripresenta al grande pubblico tre anni dopo con "I Treni A Vapore", uno dei suoi dischi più completi e intensi: oltre alla splendida title- track scritta da Ivano Fossati (altro pezzo immancabile nel suo repertorio), l'album si avvale di altre ottime canzoni, come "Il Cielo D'Irlanda" di Massimo Bubbola e "Inevitabilmente" di Enrico Ruggeri. E arriva la terza Targa Tenco (sempre nella categoria miglior interprete).

 

 

    Foto Beppe

 

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