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Foto: beppe © 2015
FIERA STORICA DEL CAPPONE 13 e 14 Dicembre – San Damiano d’Asti Mostra Mercato che, oltre ai capponi, propone la presentazione di prodotti agroalimentari e specialità del territorio. La Fiera Storica cade nel periodo pre-natalizio, momento clou dell’anno per il consumo del pregiato cappone. Il cappone ha una tradizione gastronomica antichissima, legata in particolare al Natale ed alle festività di fine anno. Una produzione che era molto diffusa nelle campagne del Piemonte, dove praticamente in ogni cascina si allevavano capponi, che poi venivano venduti al mercato per arricchire la tavola con una specialità gastronomica considerata all’epoca un “lusso”. Negli ultimi anni, la storica manifestazione ha ripreso vigore, unitamente al desiderio dei consumatori di ricercare specialità alimentari gustose, genuine e di origine garantita, per arricchire nel migliore dei modi i menù delle famiglie e dei ristoranti. Per l’allevamento dei capponi a San Damiano si utilizza una razza autoctona che prende il nome di “Bionda”. I metodi di allevamento del cappone si rifanno a un’antica tradizione; la capponatura (castrazione) viene effettuata sui pulcini quando hanno raggiunto il peso di circa 1 – 1,5 kg, attraverso un’operazione effettuata a mano. La capponatura comprende anche il taglio della cresta e dei bargigli in modo da eliminare anche i caratteri sessuali secondari. I capponi sono poi allevati liberi all’aperto, nei cortili o nelle zone limitrofe all’azienda agricola; vengono alimentati con prodotti aziendali, per la maggioranza mais anche intero. Il giorno della fiera i capponi sono portati in esposizione e venduti, capita spesso però che molti capponi siano prenotati e venduti direttamente in cascina. Un buon cappone deve essere chiaro, senza cresta, con testa piccola; il peso dei capponi di San Damiano d’Asti oscilla dai 2,5 ai 3 chilogrammi ed arriva in qualche caso a 3.5 kg. La carne è molto più gustosa e morbida di quella del pollo normale ed indicata per la preparazione di prelibate ricette (vedere apposita sezione), anche semplicemente bollito ed accompagnato dal bagnèt o altre salse. Se ne ricava un brodo tra i più gustosi, molto adatto a far cuocere ravioli ed altre paste ripiene tipiche delle feste, oppure abbinato a crostini della classica “Grissia” Monferrina, forma di pane storica di lunga conservazione, proposta anche questa, per mantenere una storica tradizione, durante l’Antica Fiera del Cappone di San Damiano d’Asti.
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