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Foto: beppe © 2016
FESTIVAL DELL'EDUCAZIONE Torino 23 - 27 novembre 2016 connessioni educative IL CAMBIAMENTO E LA COSTRUZIONE DELLA CONOSCENZA
Come si gestisce il
cambiamento? Le nostre pratiche educative e scolastiche rispecchiano e
rappresentano la visione di società che desideriamo promuovere? Il tema, attraverso un approccio multidisciplinare, sarà declinato in venti aree tematiche secondo quattro dimensioni: io, noi, spazio, tempo, interconnesse tra loro in un processo circolare. “Nella nostra società, caratterizzata da trasformazioni sempre più accelerate, la sfida è quella di trovare gli strumenti per governare il cambiamento cogliendolo come un momento di crescita e come una possibilità di reinventare costruttivamente la propria esistenza – ha spiegato Federica Patti, Assessora all’Istruzione e all’Edilizia scolastica della Città di Torino -. Le istituzioni educative e formative devono preparare le nuove generazioni ad affrontare i mutamenti della nostra società multietnica e globalizzata, per garantire a tutti di vivere liberi nel rispetto delle nostre differenze”. “Le buone politiche debbono creare le condizioni necessarie affinché i luoghi educativi, sin dai nidi e dalle scuole d’infanzia, svolgano il loro compito di far crescere cittadini e cittadine responsabili, consapevoli e competenti, fondamento essenziale della democrazia” ha sottolineato la Sindaca Chiara Appendino. ”In quest’edizione - ha aggiunto - si è pensato anche ad un’anteprima, organizzata durante la mattina del mercoledì, che offre una finestra sui servizi educativi della Città e sulle scuole, per presentare i progetti e le esperienze che ogni giorno si portano avanti nelle nostre istituzioni e per aprire uno spazio di discussione, confronto e scambio”. La manifestazione avrà come media partner La Stampa e Rai3. Quattro giorni di sessioni plenarie, 34 seminari tematici, 17 tavole rotonde, 45 workshop per approfondire, e discutere, presentare buone pratiche. Poi 50 laboratori che saranno occasione per conoscere e visitare i servizi educativi (scuole dell’infanzia e Centri di Cultura per l’infanzia e l’adolescenza di ITER) e gli istituti scolastici (primarie, secondarie di primo e secondo grado). E ancora 20 proposte di visite interattive e laboratori nei principali musei (museo Nazionale del Cinema, Castello di Rivoli museo d’Arte Contemporanea, Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, pinacoteca dell’Accademia Albertina, museo della Scuola e del Libro per l’infanzia, museo Ettore Fico, per citarne alcuni) e nelle istituzioni culturali della città come ad esempio il Centro Italiano per la Fotografia, il Parco Arte Vivente o la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani. Infine le mostre “Colori tra spazio e tempo. Le opere delle bambine e di bambini raccontano il mondo”, “I percorsi della memoria: l’inverno e le altre stagioni” in cui saranno presentati i giochi e gli intrattenimenti praticati da piccoli e grandi nella società contadina e urbana tra il 1940 e il 1960 in Piemonte e in Valle d’Aosta, e l’istallazione “Insediamenti ludici. Muovere il gioco negli spazi urbani e scolastici”: oltre cento sedie rosse, trasformate in strumenti di gioco dai bambini e dalle loro famiglie nelle scuole primarie e nelle ludoteche di Iter (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile). E poi cinema, teatro, musica e un ricco calendario di attività per le famiglie. Gli appuntamenti saranno ospitati in 20 diverse sedi, 50 saranno quelle in cui si svolgeranno eventi e iniziative rivolte alle mamme e ai papà. Numerosi gli argomenti che saranno dibattuti e approfonditi. Si parlerà di cambiamento e della costruzione della conoscenza; di outdoor education per dare una risposta ai bisogni di corpo, movimento e gioco che rappresentano un aspetto determinante nello sviluppo psico-fisico delle bambine e dei bambini; dei temi dell’omosessualità e della transessualità nell’educazione; delle basi neurali dell’apprendimento e della memoria; dell’educazione alla consapevolezza di genere e delle famiglie “plurali”, una riflessione sugli stili educativi e i modelli relazionali in trasformazione. Saranno affrontati le tematiche del contrasto alla povertà educativa, del fenomeno dell’adultizzazione e dei “Corpi bambini” per porre all’attenzione sull’urgenza di trovare risposte ad alcune questioni importanti: quali sono i desideri dei bambini? Quale spazio offre il nostro tempo alla loro rappresentazione della realtà? E ancora quali relazioni nascono tra i bambini nelle classi multiculturali delle nostre scuole? Ampio spazio sarà dedicato alle didattiche innovative attraverso il confronto tra le esperienze europee di arte teatrale a scuola, il dibattito sulle nuove tecnologie per il gioco e lo studio in ospedale con la presentazione, tra le altre esperienze, del progetto Playhospital curato dalla Città di Torino e del progetto sperimentale (Più) inclusivo promosso dalla Fondazione Giovanni Agnelli, in collaborazione con il reparto di oncoematologia dell’ospedale infantile Regina Margherita, l’Ufficio scolastico regionale e l’unità di scuola ospedaliera. Molti gli ospiti nazionali e internazionali: i Sottosegretari Davide Faraone (ministero Istruzione, Università e Ricerca) e Luigi Bobba (ministero Lavoro e Politiche sociali); Lorella Zanardo, scrittrice e giornalista; l’artista Ugo Nespolo; Benedetta Tobagi, scrittrice e conduttrice radiofonica; Marx Wolfgang Stüssel, pedagogista e attore, direttore artistico del Theater Strahl di Berlino; Isabell Jannack, formatrice referente per il teatro Dipartimento Ufficio scolastico di Amburgo; Gautier Vanheule, attore e regista, Lille; Tamara Fletcher, vice direttrice e Jamie Thomas, vice direttore alla Warren Road School, Kent (Gran Bretagna). Nella prima sessione plenaria” Connessioni educative. Il cambiamento e la costruzione della conoscenza”, che si terrà mercoledì 23 novembre alle 14 alla Cavallerizza Reale, la Sindaca Appendino e l’Assessora Patti, insieme ad altri ospiti, tra cui Rosa De Pasquale, capo Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e di formazione, del ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, presenteranno la manifestazione. Sull’argomento dialogheranno, insieme ad altri relatori, Farhan Hadafo, atleta paralimpico, Roberta De Monticelli, filosofa e Chiara Saraceno, sociologa. Nella seconda sessione plenaria, sabato 26 novembre alle 14 alla Cavallerizza Reale, interverranno invece Miguel Benasayag, filosofo e psicanalista parigino, Mariagrazia Contini, docente di pedagogia all’università di Bologna e Sergio Tramma, docente di pedagogia sociale all’Università di Milano Bicocca. La partecipazione al Festival è gratuita previa iscrizione e prenotazione obbligatoria per le sessioni plenarie, i seminari tematici, i workshop e le tavole rotonde. L’edizione nazionale 2016 ha come filo conduttore “Il cambiamento e la costruzione della conoscenza”. Il tema, attraverso un approccio multidisciplinare, sarà declinato in venti aree tematiche secondo quattro dimensioni: io, noi, spazio, tempo, interconnesse tra loro in un processo circolare: DIMENSIONE IO - Aree tematiche: 1. Le neuroscienze e i processi della conoscenza 2. La cura di sé come processo formativo 3. Educare al cambiamento 4. L’apprendimento permanente e la formazione della persona adulta 5. La professione del e della docente DIMENSIONE NOI - Aree tematiche: 1. Inclusione, integrazione e intercultura 2. Scuole e università 3. Pluralizzazione delle forme familiari 4. Le relazioni nello spazio virtuale: il cyberbullismo o bullismo informatico 5. Libertà di pensiero e di scelta: il femminile e il maschile 6. Città universitaria DIMENSIONE TEMPO - Aree tematiche: 1. I tempi dell’apprendimento 2. Le didattiche innovative 3. Nuove prospettive pedagogiche e orizzonti di orientamento formativo 4. Il tempo dell’infanzia 5. Il tempo libero di bambine, bambini, ragazze, ragazzi DIMENSIONE SPAZIO - Aree tematiche: 1. Gli spazi di apprendimento e di formazione: da quelli formali a quelli informali 2. Outdoor Education 3. Cyberspazio - internet e social network 4. Gli spazi pubblici in una città Alcuni numeri significativi: · 320 relatori e relatrici nazionali ed internazionali · 2 sessioni plenarie · 34 seminari tematici · 45 workshop con presentazioni di buone pratiche · 17 tavole rotonde · 50 laboratori con attività, visite interattive nei servizi educativi e nelle scuole · 20 proposte di laboratori e visite interattive nei principali musei e istituzioni culturali della città · 4 spettacoli con iniziative di danza, cinema, teatro, musica · 4 proposte per le famiglie dedicate alla lettura ad alta voce per i più piccoli · 3 mostre e installazioni temporanee · 20 le sedi del Festival per gli appuntamenti convegnistici · 50 le sedi del Festival per gli eventi e le iniziative collaterali rivolte alle famiglie Il Festival si rivolge non solo al mondo della scuola ma a tutti coloro che a vario titolo sono interessati ai temi dell’educazione e della formazione. Ingresso gratuito con prenotazione online obbligatoria www.comune.torino.it/festivaleducazione
www.vbs50.com - info@vbs50.com VBS50 © 1998: FOTO - FOTO CITTA' - FOTO EVENTI
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