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VISITA A TORINO DEL SINDACO DI
BETLEMME
FIRMA DELLA LETTERA D’INTENTI TORINO-BETLEMME
"Costruiamo insieme il Terra Sancta Museum a Gerusalemme"
Una lettera di intenti per un "patto di cooperazione" tra
Torino e Betlemme Oggi al Museo d’Arte Orientale alla presenza del
sindaco di Torino Piero Fassino e del sindaco di Betlemme Vera Baboun è
stata inaugurata l’esposizione al Mao e al Museo della Sindone di
quattro reperti archeologici risalenti al I secolo d.C., provenienti da
Gerusalemme, concessi dalla Custodia di Terra Santa in occasione
dell’Ostensione della Sindone. Si tratta di oggetti semplici della vita
quotidiana e delle tradizioni funerarie dell’epoca erodiana che
rimarranno esposti fino alla fine dell’Ostensione, poi torneranno a
Gerusalemme, dove faranno parte del «Terra Sancta Museum» che verrà
realizzato nel cuore della Città Vecchia in collaborazione con la Città
di Torino.
Alla presentazione sono intervenuti tutti i soggetti promotori
dell'iniziativa: il Comitato per l’Ostensione della Sindone, la Custodia
di Terra Santa, l'Associazione Pro Terra Sancta, il Consolato generale
d'Italia a Gerusalemme, l'Ordine provinciale dei Farmacisti, in
collaborazione con la Fondazione Torino Musei, il Museo della Sindone,
il Museo d'Arte Orientale.
Nella stessa occasione i sindaci Fassino e Baboun hanno firmato una
lettera d’intenti propedeutica ad un patto di cooperazione fra le città
di Torino e Betlemme, che comporta anche l'impegno comune a realizzare a
Betlemme due progetti: il primo riguarda la gestione del sistema idrico
e di acqua potabile della città palestinese con il contributo della
società pubblica Smat, il secondo è finalizzato alla ristrutturazione
dell’area dei Mercati generali di Betlemme.
«Sono due progetti - ha evidenziato nel suo intervento il sindaco di
Torino - che investono le attività quotidiane e la vita delle nostre
comunità e che consolidano i rapporti di amicizia e di scambio tra le
nostre due città».
Ha aggiunto il sindaco Vera Baboun ringraziando per la cordiale
accoglienza dei torinesi: «La pace può essere raggiunta solo attraverso
la giustizia e ad una missione fatta di azioni concrete.
Anche la visita alla Sindone è stata per me molto arricchente,
un’emozione che porterò ai miei concittadini che non possono venire a
Torino».
Gli oggetti in esposizione al Museo della Sindone sono una lucerna
erodiana e un unguentario che provengono dagli scavi sul Monte degli
Ulivi a Gerusalemme, testimoni silenziosi dei luoghi della Passione. Al
Museo d'Arte Orientale sono esposti due piccoli unguentari (uno in
ceramica e uno in vetro), anch'essi risalenti al I sec. d.C.
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