FESTIVAL DELLE SAGRE - ASTI 11 SETTEMBRE 2016
Sono centinaia di migliaia le persone che ogni anno, attratte da una manifestazione unica nel suo genere, accorrono ad Asti per
respirare le atmosfere di un mondo antico. È il mondo contadino tra Otto e Novecento raccontato dal Festival delle Sagre Astigiane, che
domenica 11 settembre 2016 festeggia la sua 43.ma edizione.
S’inizia di prima mattina con la sfilata storica nelle vie cittadine animata da 3000 figuranti in costumi d’epoca, a piedi, sui carri
trainati dai buoi piuttosto che dai roboanti trattori “a testa calda”.
Ogni paese, con la sua pro loco, mette in scena il lavoro nei
campi, i mestieri, le feste contadine e i riti religiosi, dalla vendemmia al battesimo, dalla battitura del grano alla festa di leva.
250 carri trainati da vecchi trattori e un variegato soprendente piccolo zoo domestico con buoi, cavalli, muli, asinelli, caprette,
oche, anatre, cani da tartufo, polli e tacchini.
Il corteo riproporrà le scene più significative della vita e dell’antica civiltà contadina. “Un anno in un giorno” può essere la
sintesi di questa sfilata, un vero museo vivente.
Il corteo è ritmato dal susseguirsi delle stagioni. Per circa due ore il corteo si
snoda per le vie del centro cittadino fra due ali ininterrotte di folla, suscitando partecipazione, curiosità, ammirazione, applausi e,
molto spesso, commozione. Il corteo non ha nulla a che spartire con una semplice sfilata comuntemente intesa.
Non c’è in essa alcuna
finzione superficiale: tutto è rigorosamente autentico dagli arnesi, alle macchine, ai personaggi.
La sfilata termina in piazza Campo del Palio, dove decine di casette, una per ciascuna pro loco, disegnano i confini del villaggio che
arriva ad ospitare fino a 300.000 buongustai, provenienti dall’Italia e dall’estero.
Qui, un piccolo esercito di cuochi prepara e serve al pubblico, pazientemente in fila, il menu più ricco e variegato di ogni tempo.
I piatti sono più di 80, divisi tra antipasti, primi, secondi e dolci. Solo ed esclusivamente ricette tradizionali, tramandate di
generazione in generazione e cucinate con materia prima di territorio. Agnolotti, risotti, tagliatelle e polente negli abbinamenti più
vari. I grandi secondi della tradizioni monferrina: bolliti, fritto misto, bagna cauda e tanti piatti ormai scomparsi dal menu dei
ristoranti: come
la “puccia” (soffice polenta sciolta nel minestrone di fagioli e condita con burro e formaggio) o il “baciuà”, lo zampino di maiale
lessato, aromatizzato nell’aceto e fritto. Le proposte dolci sono normalmente più di trenta: dalle creme ai biscotti, dal bunet alle
torte “alla moda di un tempo”.
Area attrezzata per i disabili.
Il villaggio gastronomico è aperto al pubblico anche sabato 10 settembre dalle 18.30 alle 23.
Temi della sfilata:
Estate: storie sotto il sole
Callianetto Il ciclo della canapa
Refrancore Il ciclo del fagiolo
Grazzano Badoglio La festa per l’arrivo in paese del nuovo parroco all’inizio del ‘900
Isola d’Asti Intrattenimenti di un tempo nei cortili e lungo il Tanaro
Portacomaro Portacomaro e la musica
Viarigi La filossera
Montechiaro Intervento dei pompieri contadini
Motta di Costigliole Sagra del peperone. C’era una volta…
Variglie La pesca limonina: coltivazione, raccolta e conservazione
Costigliole Per grazia ricevuta
Mongardino ‘l martinèt (il maglio) d’Mungardin e l’antica fabbricazione degli attrezzi agricoli
Villanova Il ciclo del grano
San Damiano La Festa ‘d San Roc
Quarto La corsa degli asini
Autunno: vendemmie, stregoni e santi
Villafranca La leva
Chiusano La pèssera: quando nasce un bambino a Chiusano
Castellero Raccolta e lavorazione della nocciola
Villa San Secondo La macinazione del granoturco
Casabianca ‘l carbùn d’na vira (taglio e commercio della legna)
Cortazzone L’ultimo viaggio
Cunico La vinificazione
Palucco L’aratro nel tempo
Antignano L’esodo dalla campagna verso la fabbrica negli anni ’50
Castagnole Monferrato …un tempo a Castagnole Monferrato c’era…
Serravalle La zucca nella vita: tradizione e cultura contadina
Calliano Momenti di vita paesana
Boglietto di Costigliole La distilleria: dal grappolo alla grappa
San Marzanotto I due San Marziano: quello della Chiesa e quello della pentola
Azzano Quando ad emigrare eravamo noi… sogni, speranze, disperazione verso “la Merica”
Inverno: briciole d’inverno
Cellarengo Il ciclo del legno: taglio, contrattazione e lavorazione
Monastero Bormida Quando non c’era la mutua
Cessole La castagna: raccolta, essicatura e battitura
Santa Caterina di Rocca d’Arazzo Tremate… le masche son tornate
Castello di Annone L’alluvione del 1911 a Castello di Annone
Mombercelli Quando il cinema, la radio, la televisione sono arrivati nelle nostre campagne
Valenzani Gli antichi mestieri
Revignano Andùma a viè (la veglia nella stalla)
Moncalvo Il mercato del giovedì
Primavera: mogli e buoi
Montegrosso L’arciconfraternita dei “batì” (la festa della carità)
Montiglio Monferrato L’acqua elemento essenziale di vita e di lavoro nel Monferrato agli inizi del ‘900
Nizza Monferrato Nizza Monferrato: terra di botti e di vino
Sessant Quando la campanella dell’asilo suonava a Sessant
Corsione Al forno come una volta
Revigliasco Le ciliegie: la fioritura, il raccolto, il mercato
Rocchetta Tanaro Rocchetta: il suo fiume, la sua storia
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