Up Sotto Diciotto Film Festival Slideshow

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Foto: Mario Sofia © 2018



SOTTODICIOTTO FILM FESTIVAL & CAMPUS XIX EDIZIONE

 

Torino, 12 Marzo 2018<br><br>

► Per l’edizione 2018 del Festival dedicato ai più giovani, un cartellone di anteprime, inediti, film d’animazione, programmi speciali, focus di approfondimento, eventi live in cui si intersecano cinema, musica, grafica, fotografia, danza… <br><br>

► In apertura di Festival, The Breadwinner, il film di animazione che ha gareggiato tra i favoriti nella recente edizione dell’Oscar, prodotto da Angelina Jolie e tratto dal romanzo Sotto il burqa: una straordinaria storia di resilienza al femminile nell’Afghanistan sotto il regime talebano <br><br>

► “Conversazioni animate – Bozzetto & Bronzit”: un’occasione unica per assistere a un incontro dal vivo tra due grandi maestri dell’animazione internazionale, che, in una selezione a sorpresa dei loro film, si confrontano sul rispettivo lavoro e condividono con il pubblico curiosità e segreti del “mestiere” <br><br>

► Nel ricco programma di animazione anche un altro candidato all’Oscar, Revolting Rhymes, tratto dalle storie in rima di Roald Dahl, il nuovo capolavoro di Benjamin Renner Le Grand Méchant Renard et autres contes e per i più piccoli un imperdibile appuntamento con Molang, sullo schermo e in live character <br><br>

► Splendidi cinquantenni: il Festival festeggia il mezzo secolo della sempre attuale parodia di Bruno Bozzetto Vip, mio fratello superuomo, di Yellow Submarine, tornato in forma smagliante grazie a un prodigioso restauro, e dell’indimenticabile e inossidabile Professor Balthazar <br><br>

► Tra inediti e anteprime, il difficile nuovo avvento del Messia nello smaliziato Terzo Millennio in Oh Mio Dio! di Giorgio Amato, il tema dell’immigrazione affrontato in chiave fiabesca in Jupiter’s Moon di Kornél Mundruczó, un giovane triangolo amoroso in Les Deux Amis di Louis Garrel, una riflessione sulle conseguenze del terrorismo per le nuove generazioni in Dopo la guerra di Annarita Zambrano <br><br>

► HIP HOP DROPS: proiezioni, performance dal vivo, dj set, mostre, incontri per esplorare a tutto tondo il fenomeno contemporaneo che dagli anni Settanta in poi ha influenzato, e continua a influenzare, i giovani in ogni angolo del Pianeta<br><br>

► “Martha Cooper: On the Street”, la più ampia mostra mai dedicata in Italia alla storica fotografa del movimento hip hop, la “Kodak Girl” che negli anni Settanta ha immortalato i graffiti dei primi writer a New York e da allora non ha mai smesso di documentare la street art in ogni parte del mondo <br><br>

► Una rassegna di film per ripercorrere la storia dell’hip hop sul grande schermo: dall’inedito Boom for Real: The Late Teenage Years of Jean-Michel Basquiat, dedicato al geniale artista statunitense e alla rivoluzionaria scena culturale della New York anni 70-80, ai grandi classici come Wild Style e Beat Street, ai cult degli anni Novanta e del nuovo Millennio come 8 Mile, Do the Right Thing e La Haine <br><br>

► Mr. Wany all’opera con le sue bombolette su un “muro” di 25 metri costruito all’ombra della Mole appositamente per il Festival: un evento unico di live painting in cui un grande writer italiano di fama internazionale darà vita a uno dei suoi capolavori per il pubblico di Sotto18 & Campus e per la città <br><br>

► Spazio ai Manetti Bros: il Festival rende omaggio ai due fratelli registi che nel loro lavoro hanno sempre riservato un posto d’onore alla musica in generale e nei loro primi film, Torino Boys e Zora la vampira, all’hip hop in particolare <br><br>

► Negli eventi dal vivo e negli incontri di Wikicampus, le lezioni “aperte” a tutti organizzate dal Festival con il DAMS di Torino, la parola alla cultura hip hop di ieri e di oggi: sul palco o in cattedra, Danno, Ensi, Willie Peyote, Rancore, Dj Mastafive, Dutch Nazari, Double S e altri <br><br>

► A chiusura di Festival, Jeanette, L’Enfance de Jeanne D’Arc: il musical techno-pop, rock e metal di Bruno Dumont sulla santa guerriera bambina e adolescente che finisce dove tutti gli altri film dedicati a Giovanna D’Arco cominciano.

 

 

    Foto Mario Sofia

 

 

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